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I film Disney più sottovalutati di sempre

In occasione del centennale della Disney diventa indispensabile ricordare quelle pellicole che, per un motivo o per un altro, non sono tra i più ricordati e celebrati dal grande pubblico.
Quali sono i film più sottovalutati della Disney

I 100 anni della Disney sono stati caratterizzati da grandissimi alti e bassi. Dopo un periodo di “magra” tra gli anni ’60 e’70, la vera svolta arrivò solo a fine secolo con il nuovo rinascimento dell’animazione e l’arrivo di prodotti che hanno dato nuova linfa al settore. Attualmente la Disney sta vivendo un nuovo periodo di crisi, visibile nella mancanza di prodotti originali a favore di remake che puntano sempre di più all’operazione nostalgia del quale la major si è fatta portatrice negli ultimi anni. Più che rilanciare grandi classici amatissimi (come La Sirenetta o Biancaneve, ad esempio), la Disney dovrebbe puntare ad una necessaria rivalutazione di film d’animazione che, nei decenni, hanno ottenuto meno fama rispetto agli altri nonostante, molto spesso, siano allo stesso livello se non migliori. E’ una storia vecchia come il mondo nel quale, i prodotti caduti nel dimenticatoio, molto spesso sono quelli che hanno avuto il maggior coraggio di sperimentare presentando eroi meno ‘eroi’ o cattivi più anticonvenzionali rispetto a ciò a cui il pubblico si è abituato nel corso di ben un secolo di storia. 

Quali sono i 5 film più sottovalutati della Disney?

Parlare di film sottovalutati la Disney è sempre molto difficile. Si troverà sempre qualcuno che è cresciuto con quella particolare pellicola e che ha un legame speciale per un motivo specifico legato alla propria infanzia o, più semplicemente, per le emozioni che gli fa provare. Le nuove generazioni, cresciute con l’acquisizione della Pixar da parte della Disney, quasi non distinguono i prodotti realizzati dalle due case di produzione nonostante la differenza sia abissale sia nel modo di raccontare le storie che nei contenuti trattati. Chi ha un po’ più d’esperienza con il mondo dell’animazione targato Walt Disney sa il valore artistico che molti prodotti “minori” o dimenticati hanno nell’evoluzione stilistica e narrativa dello studios.

 

 

Pellicole come Koda Fratello Orso o Atlantis, nonostante siano tenute meno in considerazione rispetto alle altre, meriterebbero una rivalutazione anche solo per il modo in cui sono state cruciali per dare risvolti tematici più seri, profondi e drammatici alle narrazioni della Disney. Nel corso della sua lunga storia, la casa di produzione ha realizzato centinaia di pellicole animate e, come è logico che sia, non tutte sono state trattate allo stesso modo o con la stessa attenzione mediatica. Il pubblico è sovrano ma ciò non implica che abbia sempre ragione. La conferma sono i tanti film Disney sottovalutatissimi dagli spettatori ma che, ognuno in modo diverso, hanno applicato una piccola rivoluzione nel modo di raccontare della major. Ma quali sono le cinque pellicole che andrebbero riviste con un occhio diverso? Di seguito, i film Disney più sottovalutati della storia. 

Hercules (1997)

Il primo tra i film Disney più sottovalutati della Disney è Hercules. Nel 1997 la Disney riscriveva il mito di Ercole portando al cinema uno dei film meglio riusciti della sua fase di “rinascimento”. Oltre a presentare quello che, senza alcun dubbio, è uno dei migliori villain della storia della Casa di Topolino (Ade, ovviamente), il film ha l’enorme merito di aver avvicinato milioni di persone in tutto il mondo al fascino della mitologia greca. Nonostante non sia tanto accurato dal punto di vista mitologico, il pubblico è testimone di un “coming of age”, nella maniera più classica possibile, aggiungendo però degli elementi che rendono Hercules un capolavoro dell’animazione. La pellicola, inoltre, conferma la grande abilità della Disney di raccontare anche attraverso le musiche, che sono tra le migliori mai realizzate per un film d’animazione. Siamo, inoltre, davanti ad uno di quei casi in cui, il doppiaggio italiano aggiunge addirittura profondità e spessore al film. L’incredibile caratterizzazione di Ade, il modo in cui “semplifica” la mitologia greca rendendola fruibile a tutti e l’arrivo, forse per la prima volta, di una figura femminile come Megara, forte ed indipendente, sono solo alcuni dei grandi meriti che Hercules ha avuto.

Quali sono i film più sottovalutati della Disney

Red & Toby (1981)

Chi non ha versato almeno una lacrima con Red & Toby non può essere definito una persona con cuore. La pellicola, tra i classici della Disney arrivato al cinema nel 1981, racconta la potenza dell’amicizia e come, nonostante le differenze si riesca a diventare indispensabili gli uni per gli altri. Il film racconta la storia di Red, una piccola volpe orfana cresciuta da sola tra i boschi, e Toby, un cucciolo di cane da caccia. Nonostante i due crescano insieme e diventino grandissimi amici, crescendo solo costretti a trasformarsi in preda e cacciatore poiché Toby sarà obbligato a seguire il suo padrone nelle battute di caccia. Questo metterà inevitabilmente in difficoltà il loro rapporto ma loro cercheranno di fare di tutto per superare le difficoltà.

Il pianeta del tesoro (2002)

Definito come uno dei più grandi flop della storia della Disney (nonostante abbia comunque ottenuto una candidatura agli Oscar nel 2003), la pellicola nel corso degli anni è stata protagonista di una incredibile rivalutazione dal pubblico generalista che ne ha compreso il grande potenziale e il modo rivoluzionario in cui concepisce il genere d’avventura nel mondo animato. Protagonista del film è Jim Hawkins, un adolescente problematico che vive sul Pianeta Montressor insieme a sua madre dopo che il padre decide di abbandonarli. Per compensare il dolore, il giovane si rifugia nella sua passione verso i pirati, soprattutto, il capitano Nathaniel Flint. Sostenuto da un gruppo di amici, deciderà di imbarcarsi nella più grande avventura della sua vita, senza saperne i rischi, andando alla ricerca de Il pianeta del Tesoro.

Le follie dell’Imperatore (2000)

Nel 2000 degli improbabili Luca & Paolo e una incredibile Anna Marchesini prestano le proprie voci ad uno dei prodotti più dimenticati dell’intero panorama Disney: Le follie dell’Imperatore. Prima di Coco, Encanto & Co, l’assurda storia dell’imperatore azteco trasformato in lama è, probabilmente, il primo a raccontare, anche se in maniera superficiale e poco approfondita, le culture sudamericane. Il film ha dalla sua parte un villain femminile caratterizzato in maniera eccellente, Yzma, che può essere tranquillamente definita come la versione femminile di Ade. Nonostante all’epoca non ottenne il successo sperato, la pellicola ottenne un sequel/spin-off su Kronk, assistente tutto muscoli e niente cervello (apparentemente) della cattiva. Gli ideali di miglioramento di se stessi e di famiglia che trasmette Le follie dell’Imperatore, lo rendono, ancora oggi, uno dei film d’animazione Disney meglio riusciti.

Quali sono i film più sottovalutati della Disney

La principessa e il ranocchio (2009)

Ultimo tra i film Disney più sottovalutati della storia è La principessa e il ranocchio, del 2009. Anche in questo caso si parla di una riscrittura totale di quella che è la favola originale. Niente principesse o principi azzurri. Solo una cameriera che sogna di aprire un ristorante e un ex principe farfallone diseredato inseriti nella musicale e inconfondibile cornice di New Orleans. Anche in questo caso, uno dei meriti principali del film è quello di aver dato lustro ad un villain affascinante come il Dr. Facilier, lettore di tarocchi che maledice il principe Naveen trasformandolo in un ranocchio. La pellicola, differisce totalmente dalla storia originale attraverso uno scambio di persone e, soprattutto, la trasformazione di Tiana in una rana. A rendere il film una piccola perla sono, ovviamente le musiche, tutte jazz rimanendo perfettamente aderente all’ambientazione, e il modo in cui grazie all’intervento di personaggi secondari come il coccodrillo Louis e la romantica lucciola Ray, entrambi i protagonisti (messi allo stesso livello) riescano al capire il loro posto nel mondo.