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Recensione – Blood Simple: il primo film dei Fratelli Coen

Blood Simple, primo film dei Fratelli Coen

SCHEDA DEL FILM

Titolo del film: Blood Simple – Sangue Facile (Blood Simple) 
Genere: Thriller, Noir, Drammatico 
Anno: 1984
Durata: 99′
Regia: Joel ed Ethan Coen 
Sceneggiatura: Joel ed Ethan Coen 
Cast: John Getz, Frances McDormand, Dan Hedaya e M. Emmet Walsh 
Fotografia: Barry Sonnenfeld 
Montaggio: Joel ed Ethan Coen, Don Wiegmann 
Colonna Sonora: Carter Burwell 
Paese di produzione: Stati Uniti d’America 

Joel David ed Ethan Jesse Coen, nati rispettivamente nel 1952 e nel 1957 a St. Louis Park, Minnesota, in un piccolo sobborgo di Minneapolis, sono due sceneggiatori e registi considerati tra i più importanti autori cinematografici degli anni ’80, ’90 e 2000. Famosi per il loro incredibile stile e la loro inconfondibile messa in scena attraverso dei film che spesso sovvertono i generi e le storie che raccontano. Tranne per qualche lavoro intrapreso in solitaria, i due fratelli hanno realizzato lungo la loro carriera 18 lungometraggi, firmando anche più di qualche capolavoro. Tutto, però, è cominciato nel lontano 1984, quando i Coen hanno esordito con il loro primo film: “Blood Simple – Sangue Facile”, di seguito la trama ed una breve analisi del primo tassello di questa nuova retrospettiva.

La trama di Blood Simple, il primo film dei Coen

Il barista Ray (John Getz) ed una donna di nome Abby (Frances McDormand) parlano dell’infelice matrimonio di lei con Julian Marty (Dan Hedaya), il proprietario del bar dove lavora Ray, mentre viaggiano insieme in auto durante un violento temporale di notte. I due, in realtà, sono consapevoli di essere attratti l’uno dall’altra, decidono allora di passare la serata in un motel ed Abby finisce per tradire suo marito. Marty, però, comincia a dubitare dell’onestà di sua moglie ed assume un investigatore privato (M. Emmet Walsh), non solo per confermare i suoi dubbi in merito al tradimento, ma soprattutto per eliminare la coppia di amanti. Una scelta che porta ad un susseguirsi di terribili equivoci che finiscono per coinvolgere tutti quanti. 

Blood Simple dei Fratelli Coen

La recensione di “Blood Simple – Sangue Facile” (1984) 

Nei primi anni ’80, più precisamente nel 1984, esce sul grande schermo il primo film di Joel ed Ethan Coen. Un progetto ambizioso che ha segnato non solo l’esordio dei due autori statunitensi, ma anche del direttore della fotografia e regista Barry Sonnenfeld (“La Famiglia Addams”, “Men in Black”), dell’attrice Frances McDormand (“Fargo”, “Nomadland”), futura moglie dello stesso Joel e protagonista di ben 8 lungometraggi realizzati della coppia di cineasti, ma anche del compositore Carter Burwell, dando vita ad una più che proficua collaborazione con i Fratelli Coen, realizzando le musiche di quasi tutti i loro film. “Blood Simple – Sangue Facile” segna, quindi, un vero e proprio inizio di più di qualche carriera cinematografica, dimostrandosi un punto di partenza per nulla indifferente. Un progetto nato in maniera, però, alquanto particolare perché, dopo aver scritto la sceneggiatura e non avendo nessuna esperienza all’epoca nel mondo della settimana arte, i Coen hanno deciso di realizzare un fake trailer che mostrava poche immagini per promuovere il film, con l’obiettivo di trovare qualche finanziamento. Fortunatamente sulla loro strada hanno incontrato Daniel F. Bacaner, uno dei primi a credere nel progetto presentandolo a diversi altri produttori. Finalmente, dopo qualche anno tra pre-produzione, riprese e post-produzione, il primo film di Joel ed Ethan Coen arriva in sala. Un noir, il genere prediletto dai due autori, che si mescola in questa caso ad una storia che ha delle sfumature del classico poliziesco. Il titolo, “Blood Simple”, si ispira al cosiddetto termine “sangue facile” utilizzato in “Piombo e Sangue”, romanzo di Samuel Dashiell Hammett, che fa riferimento a quel tipo di pensiero offuscato dalla violenza e dalla paura causato da una lungo coinvolgimento in situazioni violente, insomma l’incipit del film. 

 

Tutti i film diretti dai Fratelli Coen sono anche stati scritti (tranne uno realizzato in collaborazione con l’amico Sam Raimi) e prodotti da entrambi i fratelli, fatta eccezione per i progetti citati in precedenza realizzati in solitaria. Inoltre, hanno spesso realizzato anche il montaggio dei propri progetti, lavorando sotto lo pseudonimo di Roderick Jaynes, e collaborando per alcuni film con la montatrice statunitense Tricia Cooke, futura moglie di Ethan. Non fa eccezione anche questo loro esordio nel mondo del cinema, un primo progetto che mostra il talento dei due fratelli partendo da una tipologia di narrazione con una forte impronta indipendente, ma soprattutto legata al cinema di genere. “Blood Simple”, nel suo raccontare sullo schermo una storia molto semplice, risulta comunque molto violento e brutale in determinate sequenze. Un film che cela al suo interno quelle caratteristiche che, nel corso degli anni, hanno reso celebri i due autori, anche se i Coen preferiscono discostarsi da questa terminologia. Ogni personaggio ha una sua caratterizzazione, ogni scelta che intraprendono è dettata da un percorso stabilito, nonostante qualche colpo di scena, e non mancano diversi omaggi al cinema di genere. I Coen giocano sul dare vita ad una messa in scena tagliente ed ingegnosa mostrando la loro incredibile sensibilità nel raccontare una storia drammatica, senza dimenticarsi di inserire quel dark humor che poi diventerà successivamente uno dei loro marchi di fabbrica. 

Blood Simple dei Fratelli Coen

L’esordio cinematografico di Joel ed Ethan Coen 

Blood Simple – Sangue Facile” è quindi un esordio che sottolinea fin da subito la cifra stilistica del famoso duo di cineasti. Un perfetto noir che mostra le già incredibili capacità e la perfetta alchimia tra Joel ed Ethan Coen. Nonostante non abbia riscosso all’epoca un buon successo al botteghino, ha stupito soprattutto la critica, tanto da aggiudicarsi il Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival del 1985. Un film che, anche se segna solo l’inizio della loro carriera, contiene scene considerabili iconiche, basti pensare alla sequenza della sepoltura. Un’altra caratteristica, quella dell’iconicità e dell’immediato cult, che fa parte del cinema di questi due fratelli che, con “Blood Simple”, regalano al pubblico solo un piccolo assaggio di tutto quello che mostreranno in seguito. Un cinema e dei film, quelli dei Fratelli Coen, profondi e ricchi di sotto testi, non semplici a volte da etichettare, che si muovono tra il noir e l’umorismo nero attraverso il mondo del grottesco, realizzando volta dopo volta storie spiazzanti, innovative ed estremamente originali. 

Voto:
3.5/5
Vittorio Pigini
4.5/5
Bruno Santini
4/5
0,0
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