Recensione – Secret Invasion 1×01: Resurrezione

Recensione - Secret Invasion 1x06, Raccolta

Articolo pubblicato il 21 Giugno 2023 da Bruno Santini

Particolarmente attesa da parte dei fan, è finalmente uscita su Disney Plus la prima puntata di Secret Invasion, miniserie ideata da Kyle Bradstreet e primo tassello seriale della Fase Cinque del Marvel Cinematic Universe: si tratta del terzo prodotto della Fase in questione, dopo aver visto al cinema Ant-Man and the Wasp: Quantumania e, soprattutto, Guardiani della Galassia: Vol. 3. La serie in questione vede rappresenta una spy story fantascientifica ambientata nel mondo Marvel, con Samuel L. Jackson nel ruolo di Nick Fury, Don Cheadle in quello di War Machine, Martin Freeman nei panni di Everett Ross e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Ma quale sarà il responso del primo episodio? Di seguito, la trama e la recensione della prima puntata di Secret Invasion. 

La trama del primo episodio di Secret Invasion

Prima di procedere con la recensione del primo episodio di Secret Invasion, vale la pena innanzitutto dare un primo sguardo alla trama della puntata in questione. La puntata si apre con Everett Ross (Martin Freeman) che viene a conoscenza di un piano globale di attacchi tra potenze che sembra essere solo apparentemente legato a manovre terroristiche ma che, nei fatti, appartiene ad un disegno strategico più grande, che coinvolgerà anche Russia e Stati Uniti d’America e che è stato orchestrato dagli Skrull. Dopo essere stato inseguito, Everett Ross muore ma si scopre la sua vera identità: si tratta di uno Skrull sotto mentite spoglie, inseguito da Talos

 

Quest’ultimo, resosi conto della gravità della situazione, decide di richiamare sulla Terra Nick Fury (Samuel L. Jackson), che intanto aveva abbandonato il pianeta a seguito di quei gravi problemi che aveva affrontato dopo il blip: l’uomo che ritorna è infatti invecchiato e malconcio, ma nonostante questo destinato ad essere il protagonista di una lotta contro un sempre più crescente gruppo di Skrull ribelli, capeggiati da Gravik. Dopo essere stato rapito da Sonya (Olivia Colman), Fury riesce ad installare un microchip che gli permette di scoprire quali sono i piani degli Skrull: far saltare in aria una piazza di Mosca attraverso bombe che vengono nascoste in alcuni siti sconosciuti presenti in Russia. Per questo motivo Talos, Fury e Maria Hill tentano di sventare il piano servendosi della collaborazione di G’iah (figlia di Talos, interpretata da Emilia Clarke), che intanto si era unita al gruppo di ribelli. Tuttavia, nonostante ciò, il piano di Gravik va a segno e, camuffando la sua identità e assumendo quella di Nick Fury, il leader dei ribelli uccide Maria Hill. 

Recensione di Secret Invasion 1×01 (Resurrezione), con Samuel L. Jackson

Detto questo, considerata la trama di Secret Invasion, di seguito si indica la recensione dell’episodio 1×01 della serie con Samuel L. Jackson. La prima serie della Fase Cinque del Marvel Cinematic Universe tenta di mettere in chiaro un elemento che, per scelta editoriale, appare innanzitutto molto intelligente: restituire allo spettatore un prodotto più concreto, “umano” e vicino, sia cronologicamente che narrativamente. Non è un caso che, nella dinamica dei film che sono stati osservati nelle prime Fasi, uno dei migliori per accoglienza del pubblico sia stato Captain America: The Winter Soldier che – nonostante l’elemento supereroistico – tenta di riportare la narrazione su un elemento terreno, determinato da quelle atmosfere da spy story che alimentano il racconto. La Marvel ci riprova con un prodotto che muove innanzitutto dall’interesse di recare centralità a Samuel L. Jackson, una scommessa sicura considerato il talento e le qualità di un attore che, in casa Marvel, non ha mai deluso nel suo ruolo. 

 

 

Di contro, la rappresentazione (finalmente caratterizzata in tutto e per tutto) degli Skrull amplia gli orizzonti rispetto a quanto osservato in Captain Marvel e Spider-Man: Far From Home, attraverso un discorso che – inevitabilmente – diventa anche territoriale. La domanda da porsi è sempre la stessa: si può considerare gli Skrull come necessariamente cattivi? Se la serie tenta immediatamente di porre in essere una differenza tra “noi e loro”, parafrasando le parole di Talos ad inizio episodio, è pur certo vero che le intenzioni di questi alieni non siano necessariamente di invasione, quanto più di conquista: in una società che manca di un punto di riferimento e che vive di malcontento, è molto semplice alimentare il desiderio di lotta e di ribellione, che si trasforma – nell’ambito del primo episodio di Secret Invasion – in quanto osservato. Eppure, le ragioni per gli Skrull sembrano esistere, per cui (qualora se ne abbia una completa capacità) sarà importante osservare lo sviluppo di un tema che potrebbe essere reso in modo molto più intelligente rispetto alla dicotomia buoni-cattivi. 

 

Se la presentazione di Nick Fury appare tutto sommato convincente, per un personaggio che viene mostrato nella sua vecchiaia e nel suo malanno, non si può dire lo stesso della ridondanza con cui si parla del Fury dopo il blip: più volte, nell’ambito dell’episodio, si ripete sommariamente la stessa frase, quasi a voler convincere lo spettatore che ciò che sta guardando sia reale; c’è ben poco bisogno, a dirla tutta, di ridurre ogni tema attraverso la mera didascalia, soprattutto quando l’immagine presentata sullo schermo (un personaggio che fa a meno della benda e mostra le sue ferite, che zoppica ed è visibilmente invecchiato) è di per sé auto-esplicativa. Stesso dicasi anche della presentazione del villain Cravik, in questo momento soltanto accennata ma per cui si immagina una successiva caratterizzazione. Con un ritmo piuttosto cadenzato nell’ambito del primo episodio, Resurrezione fa il suo trattandosi di un pilota: presenta buoni e cattivi, introduce il tema generale della serie e spiazza con la morte di Maria Hill (Cobie Smulders), presente nella serie solo in veste di guest star. 

Secret Invasion: che cosa aspettarsi dalla serie MCU su Disney Plus?

Dopo aver considerato trama e recensione di Secret Invasion, la domanda da parte dello spettatore è lecita: che cosa aspettarsi dalla serie MCU su Disney Plus e con Samuel L. Jackson nei panni del protagonista Nick Fury? È evidente che la valutazione del primo episodio di Secret Invasion debba essere, almeno in questo momento, tiepida: innanzitutto, la Marvel procede con i piedi di piombo introducendo soltanto qualche elemento che potrà essere approfondito successivamente (per quanto bisognerà fare attenzione alla tempistica destinata ad ogni contesto, dato il numero piuttosto elevato di ragioni e personaggi); in secondo luogo, Secret Invasion non inizia con il botto, con una scelta che si immagina essere voluta e che lascia spazio alla presentazione di tutti i possibili temi. Certo è che, dato il plot twist al termine dell’episodio, bisognerà già aspettarsi qualcosa di più dal secondo di Secret Invasion.


Intanto, due scelte sono apparse intelligenti: la prima che ha portato a mostrare il processo di acquisizione di una nuova pelle da parte degli Skrull, pur per mezzo di un effetto visivo non riuscitissimo; la seconda relativa alla dinamica dei rapporti di forza: per quanto ci sarà spazio per un riequilibrarsi di questi ultimi, la squadra di Nick Fury, Maria Hill e Talos, pur se aiutata da G’iah, è debole, completamente inadatta allo scopo allo stato attuale e, per questo motivo, perdente. Mostrare una vittoria già nel primo episodio, dati questi presupposti, sarebbe stato non solo anacronistico, ma anche piuttosto superficiale: per questo motivo, è interessante notare come il tono di Secret Invasion voglia essere differente rispetto a quei “giocattoloni” a cui si è sovente abituati. Per questo motivo, vale la pena attendere un nuovo episodio per osservarne gli sviluppi.  

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