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The Flash: la spiegazione del finale del film DC

la spiegazione del finale di The Flash

The Flash” (di cui è disponibile la recensione), il cinecomic diretto da Andy Muschietti che, secondo James Gunn, avrebbe dovuto resettare completamente il futuro dell’universo DC, sta facendo molto discutere anche per il modo in cui è stato presentato il finale, ma che cos’è che accade di preciso? In che modo l’opera traccia un futuro per il nuovo disegno di Gunn e qual è il significato della conclusione del lungometraggio?

Il finale di The Flash

Durante il combattimento finale, Barry riesce a sconfiggere Dark Flash e torna indietro nel tempo per rimediare al cambiamento da lui attuato che è la principale causa del disastro multiversale. Barry infatti impedisce a sua madre di prendere i pelati al supermercato, in modo che possa ricordare al padre di andare a prenderli, lasciandola sola senza sapere che presto arriverà un assassino ad ucciderla. Barry è addolorato nel lasciare che l’omicidio di sua madre si compia, ma sa che deve lasciarla andare per evitare che l’effetto farfalla distrugga l’intero universo, così le dice addio un’ultima volta.

Tuttavia, se la morte della mamma è una vicenda temporale inevitabile, Barry pensa che è possibile ancora salvare suo padre Henry Allen con una variazione molto più innocua: fare in modo che quest’ultimo osservi i pelati sullo scaffale alto del supermercato. Quando Barry torna al presente, è in tempo per assistere al processo di suo padre, il quale viene scagionato dall’accusa dell’omicidio di sua moglie, poiché le telecamere del supermercato, restaurate dalla tecnologia Wayne, permettono di vedere il volto dell’uomo intento a comprare i pelati mentre, ignaro, l’omicidio si compiva in casa sua. Nelle vicende originali, Henry Allen non avrebbe alzato lo sguardo e le telecamere non avrebbero potuto riprendere il volto, ma con l’intervento di Barry che ha messo il barattolo in alto, il volto è finalmente visibile.

Finito il processo, Barry è felicissimo e chiama a telefono Bruce Wayne per ringraziarlo di avergli spedito il file restaurato delle telecamere. Bruce è contento che il padre di Barry sia stato scagionato e si sta recando di fronte al tribunale per salutare il suo amico supereroe. La limousine arriva e Bruce esce dall’auto, con i giornalisti che provano ad intervistare il miliardario. Tuttavia, quando Barry si avvicina a Bruce, quest’ultimo ha un volto completamente diverso: è infatti il Bruce della linea temporale di “Batman & Robin” di Joel Schumacher, interpretato nuovamente da George Clooney. Barry dice che non è possibile che quell’individuo possa essere Batman e Bruce gli chiede se lui stia bene, ignaro degli eventi multiversali causati da Flash.

il finale di The Flash

La spiegazione del finale di The Flash

La comparsa di George Clooney ha fatto tirare fuori molte domande. Poiché James Gunn ha dichiarato che i cambiamenti multiversali di “The Flash” avrebbero mostrato un vero e proprio reset dell’universo DC, molte persone aspettavano di vedere una spiegazione per come il personaggio si sarebbe potuto integrare nel DC Universe di James Gunn. Tuttavia, la variante apparsa per la prima volta nel film diretto da Joel Scumacher rimescola completamente le carte in tavola. Bisogna prima di tutto precisare una cosa: l’attore George Clooney non può essere assolutamente il Batman del DC Universe come alcuni stanno ipotizzando. La star ha infatti 62 anni ed è improbabile che si prenda un impegno decennale per interpretare una versione del personaggio che punti a creare un rilancio importante per la fondazione di un nuovo universo. 

Inoltre George Clooney ha sempre affermato di essere stato un pessimo interprete dell’Uomo Pipistrello nella sua unica performance da protagonista nel cinecomic DC, quindi è assai improbabile che voglia ripetere un’altra esperienza altrettanto impegnativa. Inoltre, nella scena in cui Bruce Wayne appare di fronte a Barry Allen, quest’ultimo gli dice che è impossibile che un uomo come lui sia Batman, facendo quindi un riferimento ironico all’accoglienza negativa riservata a quella versione del personaggio durante l’uscita di “Batman & Robin”. Se si osservano le prime immagini trapelate dal set di “The Flash” durante l’inizio delle riprese, si può notare Barry che esce dal tribunale ed incontra sia il Bruce Wayne di Michael Keaton che la Supergirl di Sasha Calle. Molto probabilmente quella scena sarebbe dovuto essere il finale originale del film quando entrambi gli attori avrebbero dovuto sostituire Ben Affleck ed Henry Cavill, diventando le versioni ufficiali di quei personaggi nel DC Universe. Questo piano però è stato cancellato ancora prima che James Gunn diventasse presidente, quindi in che modo il finale attuale si connette?

La risposta potrebbe essere molto amara per i fan del personaggio: è estremamente possibile che il finale con la presenza di George Clooney sia stato realizzato per dare una chiusura definitiva all’arco narrativo del Barry Allen di Ezra Miller. Se ci fossero state delle ambiguità su un Bruce Wayne sconosciuto, allora si sarebbero potuti fare dei presupposti sul futuro del personaggio all’interno del DCU di Gunn, ma dal momento che al suo posto c’è una figura che non potrà in alcun modo continuare, è estremamente probabile che la cosa sia stata fatta in modo completamente autoconclusivo per evitare complicazioni. C’è chi ha supposto che, in un ipotetico sequel (che secondo The Wrap verrà fatto dalla Warner ad una sola condizione), Barry Allen tornerebbe di nuovo indietro nel tempo per sistemare le cose e cambiare la timeline, tuttavia la cosa sarebbe non solo ripetitiva, ma anche in totale contrasto con quello raccontato nel film in cui Barry impara proprio che non deve più cambiare gli eventi importanti del passato. La comparsa di Clooney (che è solo uno dei tanti cameo del film) è quindi solo un omaggio ironico, un’ultima risata con cui salutare il personaggio di Bruce Wayne. C’è chi pensa che la scena post-credit possa cambiare le cose, ma in realtà è molto difficile.