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Recensione – Chucky 2×05: Bambola Contro Bambola

Chucky: recensione del quinto episodio della seconda stagione

Con la conclusione del quarto episodio della seconda stagione diChucky“, i fan sono rimasti straniti per un improvviso cambio di struttura che si è concentrato su altri personaggi rispetto a quelli tradizionali. Tuttavia, in questo nuovo episodio, visibile gratuitamente sulla piattaforma Mediaset Infinity, i protagonisti sono tornati ad essere gli stessi di sempre, ma la cosa sarà stata efficace? Con la recensione è il momento di scoprirlo.

La sinossi del quinto episodio della seconda stagione di Chucky

Di seguito la trama ufficiale del quinto episodio della serie TV “Chucky”:

Jake, Devon, Lexi e Nadine scoprono dell’esistenza di un secondo Chucky, il quale, sorprendentemente, non riesce a convincere il Chucky apparentemente “convertito” a tornare ad essere un killer. Questa cosa spinge Jake a fare diventare questo inedito “Chucky buono” un suo amico, ma ciò crea delle forti divisioni nel gruppo. Nel frattempo proseguono le ricerche per scoprire il piano dei Chucky malvagi rimasti, mentre Glen comincia a saperne molto di più sulle sue origini e su quelle di sua madre.”

La recensione del quinto episodio della seconda stagione di “Chucky”

Prima che l’analisi si concentri sul ritorno della banda di Jake, è interessante focalizzarsi sui nuovi dettagli che lo showrunner Don Mancini decide di rivelare sulla famiglia di Tiffany: al di là del fatto che è sempre più stimolante vedere Glen cominciare a fare i conti con il suo passato, specialmente all’interesse che il trauma potrebbe creare per quanto riguarda la sua caratterizzazione, è incredibile il colpo di scena che si riallaccia a “Il Figlio Di Chucky” in maniera ancora più inaspettata.

L’interesse dell’autore è infatti quello di dare un punto fermo definitivo alla quotidianità di Tiffany paragonata alla vita di Jennifer Tilly ed è veramente un esperimento raro vedere che l’omonima attrice, realmente esistente, abbia preso in giro sé stessa fino a tal punto: il ruolo di Meg Tilly nell’episodio si riallaccia ad un concetto metacinematografico davvero folle e supera a mani basse “Scream 6” uscito recentemente nelle sale. Da qui colpisce la spinta sulla facciata materna del personaggio, il quale ritorna sul suo lato fino ad ora non toccato nella serie, ovvero quello della dipendenza ambigua che aveva caratterizzato l’ex fidanzata di Chucky proprio nel quinto capitolo cinematografico del personaggio.

Chucky 2: episodio 5

Il bene nato dal male

La cosa che tuttavia colpisce di più in questo nuovo punto della serie è il rapporto inedito che ormai si è definitivamente restaurato tra Devon e Chucky con la “variante buona” di quest’ultimo. Continua l’espiazione del peccato da parte di Jake ed è un dettaglio straordinariamente perverso l’idea di creare un parallelismo tra questa nuova bambola e l’ex fratellastro morto, come se Jake non solo volesse di nuovo prendersi cura di un fratello minore, ma anche adottare l’idea che Chucky sia questo suo nuovo fratello, come se il nemico diventato amico cancellasse quasi gli orrori del passato.

Dall’altro canto è incredibile il fatto che Chucky si guardi inorridito al pensiero delle azioni dei suoi sé precedenti, avendo paura di essere nato da un male così grande. In questo modo il Chucky buono assume, inaspettatamente, la figura simbolica di tutte quelle generazioni che nascono da persone moralmente discutibili o con un’ideologia completamente diversa in contrasto con il loro nuovo credo, il quale, speranzosamente, dovrebbe essere migliore e più moderno. Tale tormento di questo Chucky potrebbe creare un parallelismo futuro con il nuovo tormento di Glen, perché, come dice lo stesso Chucky, siamo noi stessi a decidere chi essere.

Ma qui Don Mancini è intelligente nel non far dimenticare la pericolosità di Chucky, perché lo spettatore non può sapere se il nuovo bambolotto, al quale ci si affeziona subito, possa tornare o meno il serial killer che era prima, così sono ottime ed inquietanti delle strane ambiguità che possono essere seguite oppure no. Unico elemento abbastanza strano riguarda il filone puramente narrativo, dal momento che il Chucky forzuto ed il Chucky buono (straordinario il parallelismo tra il maschio alfa aggressivo ed il maschio più delicato e buono) sembrano avere la stessa forza, cosa abbastanza strana visto come era stato presentata la nuova versione “mostruosa” del killer.

Chucky: l'episodio 5 della seconda stagione

Infine colpiscono i continui rimandi religiosi, la cui figura di Chucky si pone in mezzo nelle ambiguità tra bene e male del cristianesimo, ma anche qui l’autore si dimostra perspicace nella distinzione del fanatismo religioso cercato solo perché si vuole un’idea da seguire ciecamente (cosa che ricorda i parallelismi alla dittatura nella trilogia letteraria “Queste Oscure Materie“) e quello che invece mostra un reale interesse nei confronti dei fedeli, rappresentato dalla figura di Suor Catherine. Con tutte queste simbologie ed un costante aumento della tensione, la seconda stagione di “Chucky” sta ottenendo un crescendo estremamente interessante e l’hype per l’ultimo terzo della serie è sempre più forte.

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