Esce nelle sale italiane il 9 marzo 2023 “Scream 6”, sesto film dell’omonima saga, diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett già registi del quinto capitolo. Di seguito la trama e la recensione del film horror, che vede Jenna Ortega all’interno del cast.
La trama di Scream 6
Questa è la sinossi ufficiale riportata dal sito web della pellicola: “Dopo gli ultimi omicidi di Ghostface, i quattro sopravvissuti si lasciano Woodsboro alle spalle e iniziano un nuovo capitolo delle loro vite. In “Scream VI”, Melissa Barrera (“Sam Carpenter“), Jasmin Savoy Brown (“Mindy Meeks-Martin“), Mason Gooding (“Chad Meeks-Martin“), Jenna Ortega (“Tara Carpenter“), Hayden Panettiere (“Kirby Reed“) e Courteney Cox (“Gale Weathers“) tornano a interpretare i loro ruoli all’interno del franchise in una sfida all’ultimo sangue contro il celebre assassino mascherato”.
La recensione di Scream 6
Inutile girarci troppo intorno, fin dall’annuncio “Scream 6” pareva null’altro che un’operazione messa in piedi per capitalizzare il successo del quinto capitolo uscito nel 2022. Questo timore si trasforma in realtà nel corso della visione della pellicola e conferma che una saga che come obiettivo principale si è sempre posta quello di stigmatizzare, mettere alla berlina e evidenziare le storture dell’horror contemporaneo non ha il fiato sufficientemente lungo per reggere due opere così a stretto giro e questo fattore salta subito all’occhio, infatti “Scream 6” abdica completamente tutto il suo comparto metacinematografico o meglio lo mette allo stesso piano degli altri.
Mentre infatti nello scorso film era evidente come attraverso la solita storia legata al personaggio di Ghostface si volesse indagare la deriva presa dall’horror nell’ultimo decennio, in questo lungometraggio il dialogo con gli stilemi e anche le brutture di questo genere sono assolutamente marginali e equiparate a livello di peso filmico alle inutili e melense interazioni tra i protagonisti.
Quella che infatti è sempre stata una divertente saga slasher si concede in questo film una interminabile quantità linee di dialogo tra i personaggi a schermo completamente insulse e per lo più mal recitate. Ci si trova in questo ad assistere al peggior armamentario di luoghi comuni e scene sentimentali da discount che dovrebbero far empatizzare con i protagonisti e invece finiscono soltanto per provocare qualche sghignazzo o addirittura una vera e propria risata. E il peggio è che questo avviene in una saga che ha sempre saputo destreggiarsi abilmente lungo la linea di demarcazione lungo la quale si dividono ridicolo involontario e sospensione dell’incredulità.
Ovviamente non tutto è da buttare, infatti Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett sono dei registi di genere assolutamente capaci nel loro mestiere e riescono miracolosamente a conferire alla pellicola un ritmo sostenuto e a condire le scene di uccisione con delle trovate visive non banali che tentano di salvare la baracca. Sul fronte attori invece è meglio stendere un velo pietoso, infatti Jenna Ortega (qui quasi protagonista della pellicola) fornisce un’interpretazione attoriale di livello scadente se non addirittura infimo e in un paio di scene deve persino avvalersi di una vistosa mano da parte del reparto prostetico per non scadere addirittura nel ridicolo.
L’elemento che provoca ancora più amarezza è poi quello che questa pellicola ha come chiaro obiettivo quello di accaparrarsi le simpatie della generazione Z, ossia dei giovani e giovanissimi, e lo fa attraverso una serie di espedienti meta-testuali (canzoni di Billie Eilish distribuite alla bell’e meglio, richiami sempre musicale a sigle di serie in voga al momento) che lasciano sconcertati per la loro pochezza e una elaborazione dei sentimenti interiori dei protagonisti espressi in maniera talmente esplicita da renderli totalmente artificiali. Il film insomma sembra avere una scarsissima fiducia nella maturità emotiva e le capacità di comprensione del proprio pubblico di riferimento. “Scream 6” in tal senso pare tuttavia essere tristemente in linea con l’idea di intrattenimento imperante a Hollywood in questo momento: sempre alla ricerca di punti di forza extra-testuali, imbevuto di pretestuose e stancanti strizzatine d’occhio al pubblico più o meno cinefilo e mai in grado di conferire ai propri personaggi la benché minima parvenza di profondità nella scrittura.