Il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo con il film “Il Grande Giorno” ha toccato nuovamente il cuore degli appassionati, dal momento che il trio è definito da molti come uno dei simboli qualitativi più alti della comicità del nostro paese, pur avendo avuto i loro alti ed i loro bassi. Quali sono dunque i loro lavori migliori? Scopriamoli in una classifica dei loro film che parte dal peggiore al migliore.
11) Fuga da Reuma Park (2016)
Ogni artista può avere i suoi cali qualitativi, ma davvero non si spiega come il trio abbia potuto sfornare un disastro del genere che non presenta alcuna evoluzione dei personaggi, possiede una storia praticamente assente, cali di ritmo mostruosi ed ha una regia che ricorda l’impostazione tecnica dei cortometraggi televisivi degli anni 80 piuttosto che un film cinematografico. Probabilmente una delle peggiori commedie mai realizzate negli ultimi anni.
10) Il Cosmo Sul Comò (2005)
Diversamente dal film precedente, quest’opera presenta dei momenti comici che sono rimasti nell’immaginario collettivo, specialmente il divario tra Giacomo e la dottoressa Gastani Frinzi. Il problema si presenta quando si vogliono mischiare momenti comici e realistici con parti demenziali che risultano eccessive e che non riescono ad ottenere alcuna forma d’immedesimazione da parte del pubblico. Pur avendo delle parti interessanti, la mancanza di equilibrio tra realismo e demenzialità impedisce al film di essere sufficiente.
9) Il Ricco, Il Povero, Il Maggiordomo (2014)
Qui il trio decide di raccontare il divario tra i ceti bassi e quelli alti, evidenziando la costruzione delle proprie capacità che vengono ottenute con inganni e sopprusi, specialmente nella mancanza di sicurezza dettata soprattutto dalla forte impulsività. Tutto ciò avrebbe avuto bisogno di maggiore approfondimento ed anche lo stesso rapporto del trio aveva bisogno di più sviluppo, specialmente nella caratterizzazione di Giovanni, ma nonostante i tanti difetti, si tratta di una buona commedia lontana dai cali dei lavori precedentemetne citati.
8) La Banda Dei Babbi Natale (2010)
Ci voleva la regia di Paolo Genovese per far arrivare i comici ad un livello sopra la media, anche se comunque gli inserti eccessivi della demenzialità tanto cara al trio di quel periodo non mancano (uno su tutti la presenza di Mara Maionchi). Questi ultimi tuttavia sono ben contenuti dai continui inserimenti di situazioni estreme che però hanno come base il cinismo dell’italiano medio, il quale pensa continuamente a sé stesso e rinuncia ad ottenere sacrifici pur di avere due piedi in una sola scarpa. Sicuramente un appuntamento immancabile per le feste di Natale e di fine anno.
7) Il Grande Giorno (2022)
E si comincia finalmente con la scia delle opere di Massimo Venier, il quale è sempre risultato l’elemento principale dell’ottima riuscita del gruppo al cinema. L’ultimo suo film è decisamente il più atipico della loro filmografia, poiché punta soprattutto su una veste estremamente malinconica e drammatica, la riflette sullo spreco della vita dettata da convenienze che portano denaro ma nessuna felicità e distruggendo la realtà della società borghese italiana che rispecchia il nostro paese. Un mancato sviluppo di alcuni personaggi secondari ed un’alchimia non ben gestita tra Aldo e l’ottimo rapporto triste tra Giovanni e Giacomo rendono il film l’opera minore del regista con il trio, ma crea comunque un interessantissimo ritratto della vita.
6) Tu La Conosci Claudia? (2004)
Un’intrigante commedia degli equivoci sviluppata da una forte rappresentazione della mancanza di comunicazione tra persone care, le quali hanno paura di aprirsi e facendo così peggiorano solo le cose che l’opera sfrutta attraverso gag realistiche e molto divertenti. Ad un certo punto il lungometraggio si trasforma in un road movie e proprio tale momento aveva bisogno di essere accorciato e non diluito, poiché rallenta fortemente il ritmo per una spiegazione che è risolvibile in cinque minuti, ma comunque i picchi della scrittura si sentono ed i tempi comici sono sempre di grande livello.
5) La Leggenda di Al, John e Jack (2022)
Il lavoro più bizzarro tra il trio comico e Venier che finalmente presenta i killer come protagonisti assoluti, ottenendo diversi espedienti per omaggiare il cinema noir e lo spionaggio attraverso una brillante parodia, che però funziona proprio perché i personaggi prendono tutto realisticamente sul serio. Ed oltre a momenti spettacolari ed incredibilmente perfidi (il cerbiatto), non si rinuncia a raccontare un altro pezzo dell’Italia, dove a vincere è lo sfruttamento infinito da parte di individui che se ne approfittano della fragilità delle persone mentre si pensa soprattutto a salvare la propria pelle.
4) Odio L’Estate (2020)
Il ritorno del trio alla commedia realistica dopo tanto tempo, iniziando però un’evoluzione che va soprattutto sul cinema drammatico, senza raggiungere ancora il cinismo di “Il Grande Giorno”. Si tratta di un bellissimo ritratto della ricerca di stimoli arrivati ad un momento preciso della propria vecchiaia, mentre si ricerca l’apertura mentale al cambiamento e la ricerca della felicità nelle cose più piccole, trovandole anche attraverso l’unione e la leggerezza. Il finale poi è uno dei più potenti che il trio abbia mai fatto, con un’espediente che si allaccia definitivamente alla commedia all’italiana che gli artisti hanno sempre seguito dall’inizio della loro filmografia.
3) Tre Uomini E Una Gamba (1997)
Il film d’esordio di Aldo, Giovanni e Giacomo con cui sono stati consacrati nel panorama cinematografico. Un road movie divertentissimo che evidenzia la ricerca dell’abbandono di strade che dirigono in una condizione di benessere economico ma allontanano qualunque benessere emotivo, mentre l’ultima illusione insegue una felicità che può ancora essere ricercata, ma che non per questo verrà trovata automaticamente in quell’ultimo disperato tentativo senza un futuro preciso.
2) Così è La Vita (1998)
Ancora una volta si va sulla strada di un road movie, che mette a confronto la fuga dell’italiano medio contro la speranza di venire riconosciuti nel futuro, riflettendo sul fatto che ogni indivuo è solo un granello di polvere in una realtà molto più grande che potrebbe rivelarsi spietata e inaspettatamente distruttiva. Pur avendo delle scene comiche di straordinario impatto (tra cui un’esilarante parodia di “Pulp Fiction“), il film presenta anche il finale più cattivo che sia mai apparso in tutta la filmografia del trio.
1) Chiedimi Se Sono Felice (2000)
Il film più intimo e profondo di Aldo, Giovanni e Giacomo, il quale cattura in maniera perfetta la semplicità della vita fatta di ostacoli ed incertezze, mostrando come tutto possa tranquillamente sciogliersi con un solo soffio di vento. Si tratta anche di una lettera d’amore all’arte, la quale è possente nel raccontare tutto ciò che c’è nel mondo e può essere fondamentale nell’unione delle persone, attraverso l’arte dell’illusione scenica che inganna ma non truffa. Probabilmente il capolavoro definitivo di Massimo Venier ed una delle commedie italiane più belle mai realizzate.
