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Marvel: tutti i registi che ne hanno parlato male nel corso degli anni

Marvel tutti i registi che ne hanno parlato male, da Martin Scorsese a Quentin Tarantino

Da quando Martin Scorsese si è esposto, nel parlare dei film Marvel e nel ritenerli assoggettabili ad un parco a tema, il mondo della regia – e di alcuni dei suoi rappresentanti – ha cambiato considerevolmente il proprio approccio ai film della casa di produzione cinematografica. Attraverso il leitmotiv di “Non sono cinema”, ripetuto in salse differenti e con riferimenti gradualmente differenti, in sempre più registi si sono esposti con la più schietta negatività possibile nei confronti di questi film. Da Denis Villeneuve a Francis Ford Coppola, passando per le recenti dichiarazioni di Quentin Tarantino, ecco quali sono tutti i registi che si sono scagliati contro la Marvel nel corso degli anni. 

Le dichiarazioni di Martin Scorsese contro la Marvel e il clamore suscitato

Le dichiarazioni di Martin Scorsese contro i film Marvel, realizzate dal regista di Taxi Driver e The Wolf of Wall Street nel 2019, hanno sconvolto non soltanto gli addetti ai lavori e il pubblico social, ma anche critici e tutti coloro che potessero interfacciarsi alle parole che il regista aveva utilizzato per definire i lavori della Marvel. Utilizzando frasi tutt’altro che fraintendibili, Martin Scorsese utilizzò – come unico metro di paragone possibile per quei lavori – i parchi a tema, dicendosi impossibilitato a definirli in quanto cinema.

 

 

Queste furono le sue dichiarazioni a tal proposito: “Non li guardo. Ci ho provato, ma non è cinema. Onestamente, la cosa più vicina a quei film, per quanto siano fatti bene e abbiano attori che fanno del loro meglio viste le circostanze, sono i parchi a tema. Non è un cinema di esseri umani che cercano di veicolare esperienze emotive e psicologiche ad altri esseri umani.” Le dichiarazioni di Martin Scorsese provocarono, naturalmente, un incredibile clamore, che fu determinato anche dalla risposta di numerosi addetti ai lavori in casa Marvel, pronti a replicare a quelle che erano sentite come accuse piuttosto pesanti.

 

 

Il tono apparve così tanto grossolano che lo stesso Martin Scorsese tornò sui suoi passi, spiegando – in uno spazio molto più vasto – che cosa intendesse con le sue parole: “Molti film dei nuovi franchise sono realizzati da persone di notevole talento e genio artistico: lo si può vedere dallo schermo. Il fatto che questo tipo di film non mi interessino è una questione di gusto personale e temperamento. So che se fossi stato più giovane, mi sarei interessato a questi film e probabilmente avrei voluto crearne uno tutto mio.”

 

 

A posteriori, dunque, le dichiarazioni di Martin Scorsese apparvero soltanto un tentativo di criticare l’ossessione hollywoodiana per il profitto, che passa – anche – attraverso la Marvel: “Il cambiamento più inquietante è avvenuto di nascosto e sotto copertura della notte: la graduale ma costante eliminazione del rischio. Molti film oggi sono prodotti perfetti fabbricati per il consumo immediato.”

 

Le dichiarazioni di Denis Villeneuve contro i film Marvel dopo il successo di Dune

A seguito delle parole di Martin Scorsese, il mondo del cinema si è riempito di contributi da parte di registi e addetti ai lavori (tra cui anche Vincent Cassel) che hanno parlato male della Marvel per diversi motivi. Tra chi ha definito limitati gli approcci narrativi e chi, invece, ha criticato l’impostazione di un certo tipo di cinema (includendo anche i lavori Marvel), spiccano le dichiarazioni di Denis Villeneuve che, a ben vedere, sono apparse ancor più polemiche rispetto a quelle di Martin Scorsese.

 

 

Fresco di successo per Dune, che ottenne numeri importanti al cinema permettendo al regista di portare a casa un esperimento che poté dirsi riuscito, Denis Villeneuve criticò i film Marvel, a suo dire rei di rendere ogni spettatore uno zombie. Queste furono le sue parole: “Forse il problema è che siamo messi di fronte a troppi film Marvel che non sono niente che un copia incolla di altri. Forse questo tipo di film ci ha trasformato in degli zombie. e parliamo di Marvel il fatto è che questi film sono fatti tutti con lo stesso stampo. Alcuni filmmaker possono aggiungere qualche sfumatura, ma sono modellati nella stessa fabbricata. Non toglie niente a questi film, ma seguono tutti lo stesso formato. Basta pensare all’età dell’oro di Hollywood per vedere film commerciali che avevano una proposta artistica distintiva e quindi anche politica. Non ho mai avvertito come una perdita o un impedimento avere budget generosi. Chi ha detto che i film dal budget considerevole non possono essere al contempo artisticamente rilevanti? Penso per esempio a Christopher Nolan o Alfonso Cuarón.”

 

In molti, al tempo, criticarono a Denis Villeneuve una certa incoerenza di fondo, dettata non soltanto dalla ripresa di una materia tipica di blockbuster, ma anche dall’utilizzo di un cast i cui attori hanno esperienze, spesso anche importanti, nel mondo dei cinecomic: da Jason Momoa a Oscar Isaac, passando per Josh Brolin, Zendaya, Dave Bautista e Stellan Skarsgaard.

 

Alejandro Gonzalez Inarritu contro Robert Downey Jr.: il botta e risposta tra i due

Uno dei momenti più bassi, nell’ambito delle polemiche relative ai film Marvel, è stato caratterizzato dallo scontro tra Alejandro Gonzalez Inarritu e Robert Downey Jr. che, nonostante il tema fosse rappresentato dai prodotti del franchise, si risolse su toni personali e accuse piuttosto ridicolizzanti, rispetto al tema stesso. Il regista di Birdman definì i film Marvel un “genocidio culturale”, aggiungendo: “Non m’interessano quei personaggi. Sono come un veleno perché il pubblico è così sovraesposto alla trama, alle esplosioni e a tutta quella robaccia che non ha alcun significato in merito all’esperienza degli esseri umani. E’ una cosa bizzarra. Mentre giravamo Birdman intorno a noi c’erano solo cartelloni del film nuovo di Superman, era cosi bizzarro. In una sequenza la co-star di Michael Keaton se ne va e lui dice ‘portatemi un bravo attore’. E iniziano a far dei nomi, come Michael Fassbender, ma sono tutti impegnati a fare cinefumetti. E’ normale essere fissati con loro a 7 anni ma è una malattia non crescere: questi film stanno rubando spazio a pellicole più interessanti e bello, il pubblico è stato ormai avvelenato con roba del genere piena di esplosioni e merda del genere. Supereroi, cosa vuol dire? Solo la parola ‘eroe’ mi dà fastidio: sono film sempliciotti che vanno bene con i pop-corn”.

 

La risposta di Robert Downey Jr. non si fece attendere, benché sia stata criticata per i suoi toni: “Guarda, lo rispetto tantissimo, e penso che per un uomo la cui lingua madre è lo spagnolo già il semplice pronunciare una frase come ‘genocidio culturale’ dimostri quanto sia intelligente.”

 

La critica di Francis Ford Coppola e le accuse anche a Dune di Denis Villeneuve

Se Denis Villeneuve aveva sorpreso per le sue dichiarazioni contro la Marvel, a seguito del successo che il regista aveva ottenuto con Dune, non si può dire diversamente delle parole che Francis Ford Coppola ha destinato proprio al regista di Blade Runner 2049. Naturalmente, anche Francis Ford Coppola si è scagliato contro i film Marvel, evidenziando – in quanto elemento negativo – la loro incapacità di produrre qualcosa di nuovo, riproponendo sempre le stesse immagini.

 

 

Le sue parole a tal proposito: “Prima c’erano i film degli Studios. Adesso ci sono i film Marvel. E cos’è un film Marvel? Un film Marvel è un prototipo di film che viene rifatto di continuo per sembrare differente. […] Lo stesso discorso vale per i registi talentuosi. Se prendete Dune, che è stato fatto da Denis Villeneuve, un artista talentuoso ed estremamente dotato, o prendete No Time to Die, diretto da Gary? Cary Fukunaga, un altro artista estremamente dotato, talentuoso, meraviglioso… insomma potete prendere questi due film ed estrapolare la stessa sequenza da ognuno e poi mettere le scene insieme, e parlo di scene piene di scontri fra automobili. Ogni film ne contiene, e dev’essere così, se si vuole giustificare il budget. E badate che sto parlando di buoni film e di registi di talento.“

Gli addetti ai lavori della Marvel sono mestieranti: le ultime polemiche di Quentin Tarantino

Si conclude con le ultime e più recenti dichiarazioni di Quentin Tarantino che, in risposta ad un interrogativo a proposito del suo futuro in Marvel, ha risposto: “Devi essere un operaio per fare quelle cose, io non sono un operaio. Non cerco un lavoro”. Le parole di Tarantino sono presto rimbalzate in ambienti web e social, rese talora in termini più accusatori (“non sono un mercenario”, “non voglio avere le mani legate”) ma che, nel succo, vogliono intendere che lavorare con la Marvel significa rispettare dei parametri netti che sono oggetto della produzione di questi film. Inoltre, il regista sottolinea anche l’aspetto puramente contrattuale di una sua eventuale collaborazione con la Marvel, che significherebbe essere impegnato per anni con gli Studios.