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Animali fantastici – I segreti di Silente: perseverare è diabolico

Il terzo atto della saga prequel di Harry Potter ha dovuto scontrarsi contro enormi difficoltà extra cinematografiche. Il risultato finale è riuscito a mascherare la bufera produttiva?

Disponibile nelle sale cinematografiche italiane dal 13 aprile 2022, scritto da J.K. Rowling e Steve Kloves, diretto da David Yates. Terzo capitolo della saga spin-off/prequel di Harry Potter che comprende nel cast: Eddie Redmayne, Jude Law, Mads Mikkelsen, Ezra Miller, Jessica Williams, Alison Sudol, Dan Fogler, Callum Turner e William Nadylam.

La trama di Animali fantastici – I segreti di Silente, diretto da David Yates

Di seguito la trama ufficiale di Animali fantastici – I segreti di Silente, diretto da David Yates:

 

“L’ascesa al potere di Grindelwald va fermata. Il suo proposito di trasformare il mondo magico in una platea di ciechi sottoposti e di dichiarare guerra aperta al mondo dei non maghi non deve andare in porto. Ma Silente non può attaccarlo: glielo impedisce un patto di sangue stretto in giovane età, quando il suo peggior nemico era la persona a lui più cara. Tocca dunque a Newt Scamander e alla sua squadra agire per conto di Silente: insieme al fratello Theseus, all’assistente Bunty, alla collega Lally, a Yussuf Kama e al più coraggioso dei non maghi, il pasticcere Jakob Kowalski, Newt dovrà impedire che l’inganno e il terrore abbiano la meglio nell’elezione del nuovo leader del mondo magico.”

 

 

La recensione di Animali fantastici - I segreti di Silente, con Eddie Redmayne

 

 

La recensione di Animali fantastici – I segreti di Silente, con Jude Law

“Non saper rimediare ad un errore è cosa peggiore dell’errore stesso” questa frase attribuita all’autore spagnolo Baltasar Gracian y Morales è il modo migliore per sintetizzare ciò che ci è appena stato mostrato. Partiamo subito col premettere che definire la produzione di questo lungometraggio turbolenta è un eufemismo, nel corso dei mesi si sono susseguite svariate peripezie: Il rimando dovuto allo scontento dei fan riguardo al capitolo precedente, l’abbandono di Johnny Depp del ruolo dell’antagonista principale, le riprese svoltesi durante l’emergenza sanitaria. La storia del cinema commerciale contemporaneo ci ha insegnato anche stavolta che con una lavorazione così travagliata, il risultato finale non può che prendere le sembianze del mostro di Frankenstein. In primis è evidente la pochezza di idee, si assiste ad uno snervante stiramento delle vicende, l’ennesima eterna premessa per un qualcosa che sembra non arrivare mai, lungaggini figlie di quella che ormai si può definire un’ossessione: raggiungere il traguardo della pentalogia. Il brodo è talmente annacquato da una struttura tipica del romanzo che su grande schermo non può e non deve funzionare. Persevera l’inutilità di girovagare nelle grandi città del mondo, brevi comparsate di luoghi potenzialmente suggestivi e affascinati ridotte al lumicino senza che possa lasciare il ben che minimo ricordo, senza avere il tempo di acquisire un briciolo d’identità, un’altra passerella fine a sé stessa.

 

 

La gestione delle creature magiche è sempre più complicata, ad ogni pellicola bisogna aggiungerne nuove per esigenze fisiologiche di merchandise, ciò comporta il loro forzato incastro nelle vicende dei nostri protagonisti, quello che è stato l’incipit del franchise paradossalmente oggi si è tramutato nel suo fardello più grande. Un’ altra gestione completamente fallimentare riguarda le sottotrame ereditate dal capitolo precedente, non perviene alcuno sviluppo che si possa definire ordinato, regna la banalità, la frettolosità e la superficialità. Le vicende riguardanti la famiglia Silente, il patto di sangue, la relazione tra Jacob e Queenie vengono gettate alle ortiche, è particolarmente goffo e sfilacciato il tentativo di rimediare a quelli che sono stati definiti errori ed incongruenze, la chiusura di queste parentesi manifesta la totale confusione del progetto che per andare avanti attinge ad evitabili errori di continuità, a novità prive di qualsiasi significato. È una disfatta anche sul fronte dei personaggi: mancano di carisma, non hanno linee di dialogo soddisfacenti, non godono di interpretazioni degne di nota (con due piccole eccezioni). Se ne aggiungono di nuovi per compensare le assenze rispetto al precedente, ma oltre a riempire lo schermo non fanno altro, stessa cosa per quelli principali, insieme formano una schiera di pedoni che si muove da una parte all’altra.

 

 

La recensione di Animali fantastici - I segreti di Silente, con Jude Law

 

 

I difetti di Animali fantastici – I segreti di Silente, con Mads Mikkelsen

Non si trova consolazione nemmeno nel comparto tecnico, montaggio e regia mettono a nudo i loro limiti, in particolare durante le sequenze più frenetiche, in cui si perde la comprensione di ciò che sta accadendo. I duelli magici non sono pervenuti, si contano sulle dita di una mano, durano poco e quel poco soffre di una messa in scena scadente, causa anche l’abuso ingiustificato di sequenze in slow-motion, non c’è il benché minimo barlume di spettacolarità. La magia in questo film è brutta da vedere, gli effetti digitali sono discontinui, essendo l’elemento cinematografico per eccellenza, lo spreco di tali opportunità scatena perplessità e sgomento. Irritante e pretenzioso il continuo manifestare fan service e riferimenti alla saga principale, evidente testimonianza di come l’insieme non viva di luce propria, non abbia una spina dorsale, persino la colonna sonora firmata da James Newton Howard arranca nel citare continuamente i brani del passato. Non funziona per nulla l’umorismo: puerile e stucchevole per tutta la durata, anche se probabilmente ai più piccoli potrà generare una risata. Un disastro…

Voto:
1.5/5
Andrea Barone
1.5/5
Andrea Boggione
2/5
Paolo Innocenti
2.5/5
Paola Perri
3/5
0,0
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Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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