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“La Serie di Cuphead!”: una sorprendente trasposizione dell’omonimo videogioco

Tratta dall’omonimo videogioco che ha conquistato il pubblico con il suo irresistibile stile di animazione decisamente retrò, è da oggi disponibile interamente sulla piattaforma streaming NetflixLa Serie di Cuphead!” o “The Cuphead Show!”. La serie tv racconta le comiche avventure dell’impulsivo combina guai Cuphead (Tru Valentino), una curiosa creatura con una tazzina al posto della testa caratterizzato da dei pantaloncini rossi, e di suo fratello Mugman (Frank Todaro), caratterizzato, invece, da pantaloncini ed un nasone blu, dallo spirito più cauto ma facilmente influenzabile. I due vivono assieme a Nonno Bricco (Joe Hanna) sull’Isola Calamaio, un surreale e vivace posto abitato da creature dallo stile dei vecchi cartoni animati. Cuphead e Mugman sono sempre alla continua ricerca di avventura e divertimento, ma spesso finiscono nei pasticci. Sulla loro strada incontrano il perfido e terrificante Satanasso Pigliatutto (Luke Millington-Drake), deciso più che mai ad interferire con i piani dei protagonisti ed in continua lotta per recuperare l’anima dell’ingenuo Cuphead, costi quel che costi. Questa è a grandi linee la trama principale, ma ogni singolo episodio ha una sua breve e propria linea narrativa che inizia e si conclude nel giro di una puntata dello show. Ogni loro avventura risulta più strampalata della precedente, grazie anche ad una serie di comprimari ed antagonisti unici e altrettanto esilaranti o terrificanti: basti pensare ad esempio al carismatico showman Re Dado (Wayne Brady), caratterizzato da un dado come testa che gestisce il radio show “Rotolare il Dado”. 

The Cuphead Show! (L to R) Frank Todaro as Mugman and Tru Valentino as Cuphead in The Cuphead Show! Cr. COURTESY OF NETFLIX © 2022

“Cuphead non sono sicuro” – “Sai cosa faccio quando non sono sicuro? Raddoppio la posta in gioco” – “Che cosa diavolo significa?”

Dialogo tra Mugman (Davide Garbolino) e Cuphead (Stefano Brusa)

Il videogioco da cui la serie è tratta ha una struttura naturalmente più semplice: la storia alla base è un po’ diversa e vede i suoi due fratelli protagonisti Cuphead e Mugman che, dopo l’ennesima avventura, tornando verso casa si imbattono nel Casinò del Diavolo, dove iniziano ad ottenere una scia di vittorie con i dadi. Il manager del locale, il già citato Re Dado, chiama allora il proprietario in persona, Satanasso Pigliatutto, ovvero il Diavolo, che propone loro una sfida: un altro tiro buono e i fratelli avranno tutti i soldi del Casinò, altrimenti dovranno dargli le loro anime. Naturalmente l’impulsivo e ingenuo Cuphead cade nel tranello e perde. I due fratelli chiedono una soluzione alternativa e sono costretti quindi ad andare in giro alla ricerca di altri abitanti che devono l’anima al Diavolo o le loro stesse anime andranno perdute. La serie prende, invece, un’altra direzione: i due protagonisti questa volta, a differenza del videogioco, si imbattono in una sorta di grande Luna Park il “Cattivale”, sempre gestito da Satanasso. E’ presente la striscia di vittorie, ma ad un gioco diverso da quello dei dadi. La grande differenza si manifesta, però, dopo perché non c’è nessun patto o sfida tra l’essere malvagio e le due tazzine poiché scappano e sfuggono dalle grinfie del Diavolo. Quest’ultimo in seguito si manifesta più volte con l’obiettivo di recuperare l’anima di Cuphead. Da qui partono una serie di storie che girano attorno, interagendo qualche volta, con la narrazione principale. La presenza del personaggio di Satanasso, attraverso anche situazioni dove non lo si vede in scena, aleggia sempre tra i dialoghi e i pensieri dei protagonisti. 

The Cuphead Show! (L to R) Tru Valentino as Cuphead and Frank Todaro as Mugman in The Cuphead Show! Cr. COURTESY OF NETFLIX © 2022

“Noi amiamo i guai.”

Cit. Cuphead (Stefano Brusa)

Insomma “La Serie di Cuphead!” è un mix perfetto tra animazione, riferimenti vintage e retrò, non mancano delle gag esilaranti e un pizzico di brivido che rendono ancor più interessante un prodotto televisivo composto da 12 episodi di 15-20 minuti ciascuno. Il finale è più aperto che mai e pone le basi per una continuazione che si spera possa arrivare al più presto. Un prodotto Netflix Animation che vede tra i suoi creatori gli ideatori dell’omonimo videogioco Chad e Jared Moldenhauer, in collaborazione con Dave Wasson, lo Studio MDHR e la King Features Syndicate. Il progetto è stato annunciato nel 2019 e fin da subito i produttori hanno specificato che, come si è poi rivelato durante la visione, la serie non contiene quella meticolosità del videogioco creata mediante unicamente i metodi tradizionali dell’animazione, ma bensì dando vita a personaggi e movimenti disegnati a mano, con l’aiuto di un supporto digitale. Tecnica sicuramente vincente e che va premiata. Uno sforzo che da vita ad un prodotto originale, divertente e spensierato, sicuramente da non perdere. 

Voto: 9/10 

– Andrea Boggione 

Andrea Barone:
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Carlo Iarossi:
Paolo Innocenti:
Paola Perri:
Giovanni Urgnani:
Alessio Minorenti:
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