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39° Edizione del TORINO FILM FESTIVAL (6° giorno)

Un altro giorno, un altro appuntamento con la rassegna del 39° Torino Film Festival

  • LA ABUELA“ di Paco Plaza: a differenza dei giorni precedenti, oggi si comincia con un film di genere. Un horror diretto dal regista reso famoso dalla co-direzione della trilogia “Rec”. Questa volta il cineasta porta in scena la storia di Susana (Almudena Amor), una giovane ed aspirante modella che vive a Parigi. Una sera però le viene comunicato che sua nonna (Vera Valdez), la donna che l’ha cresciuta da piccola, è ricoverata in ospedale dopo aver avuto un ictus. Susana decide di tornare nella città natale per occuparsi di lei. Nel frattempo si mette alla ricerca di qualcuno che le possa stare accanto e che si possa prendere cura dell’anziana donna, ma poco alla volta quella che doveva essere una semplice visita di qualche giorno si trasforma in un terrificante incubo. Un genere, l’horror, spesso messo da parte quando si tratta di festival e manifestazioni cinematografiche, ma quest’anno presente al TFF all’interno della sezione denominata “Le Stanze di Rol”. Un titolo che riesce a porre l’attenzione sulla storia piuttosto che concentrarsi sul creare paura solamente tramite più che prevedibili jump scare. Un horror intimistico capace di mantenere un livello di ansia costante lungo tutta la narrazione (100’ – SPAGNA); 
  • ALONERS” di Hong Seong-eun: la seconda visione della sesta giornata di festival è, invece, un dramma coreano che racconta di Jina (Jung Da-Eun), la miglior impiegata del call center per cui lavora. Una donna solitaria che lega poco con gli altri e che preferisce vivere e lavorare da sola. Un giorno Jina viene a conoscenza della morte e del ritrovamento del cadavere del suo vicino di casa, da quel momento la sua vita cambia. Alcune delle persone che aveva deciso di ignorare iniziano improvvisamente a perseguitarla: il nuovo vicino, una nuova impiegata, il padre, ecc. “Aloners” è un film emotivo che ragiona sulla capacità di dire addio da parte della protagonista. Titolo presente in concorso a questa 39° edizione del Torino Film Festival (91’ – COREA DEL SUD); 
  • LA NOTTE PIU’ LUNGA DELL’ANNO” di Simone Aleandri: durante l’effettiva notte più lunga dell’anno, quella tra il 22 e il 23 Dicembre, quando il sole tramonta intorno alle 16.30 e sorge all’indomani all 7.30, in una piccola città di provincia s’intrecciano le storie di una serie di personaggi: un politico, una cubista, un’amante e tre ventenni. Un film che si costruisce su una serie di eventi che a livello narrativo intersecano le storie dei vari personaggi, storie che hanno in comune il tema del cambiamento. Quindici ore di buio in cui può accadere di tutto in un attimo. Un film con cast di ottimo livello e che vanta i nomi di Massimo Popolizio, Ambra Angiolini, e Alessandro Haber. Titolo italiano presente tra i “Fuori Concorso”, una delle sezioni più ricche all’interno della manifestazione cinematografica (91‘ – ITALIA); 
  • ALTRI PADRI” di Mario Sesti: infine, l’ultimo titolo del sesto giorno di festival è italiano e presente anche questo tra i “Fuori Concorso”, un film che racconta di un uomo (Paolo Briguglia) che prima viene tradito dalla moglie (Chiara Francini), viene cacciato di casa, poi subisce un’ordinanza restrittiva dai propri figli ed, infine, viene anche arrestato per essere stato sorpreso in possesso di droga. Un uomo totalmente distrutto, il cui destino viene messo in discussione tempo dopo quando una poliziotta riapre il caso. Un titolo che segna l’esordio nel cinema di fiction da parte del critico e documentarista Marito Sesti, il quale porta sullo schermo  un film non perfettamente riuscito perché probabilmente troppo incentrato su una storia con un risvolto prevedibile ed un colpo di scena fin troppo banale e scontato. Un passo falso ed una piccola delusione all’interno del festival. (106’ – ITALIA). 

Oramai la manifestazione si sta avvicinando alla fine. E’ quasi tempo di verdetti che arriveranno tra qualche giorno. Nel frattempo conviene segnarsi qualche titolo da recuperare quando e se usciranno in sala al di fuori del festival. 

Andrea Boggione