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Recensione – Ultima Notte a Soho: il ritorno all’horror di Edgar Wright

Quest’anno la 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia si è rivelata un punto d’incontro di una gran moltitudine di star e film. Tra i vari titoli presenti all’interno della sezione denominata “fuori concorso” spicca “Ultima Notte a Soho” il nuovo piccolo gioiellino firmato da Edgar Wright. L’autore britannico al suo settimo film porta in scena la storia di Eloise “Ellie” Turner (Thomasin McKenzie), una ragazza che aspira a diventare una grande stilista. Per inseguire il suo sogno decide di trasferirsi a Londra per studiare presso una nota scuola di moda. In un primo momento condivide una stanza con una sua compagna di corso presso un complesso di alloggi per studenti, ma ben presto decide di trovarsi un posto tutto suo: un piccolo monolocale a Soho, il quartiere a luci rosse della capitale inglese. L’alloggio è gestito da un’anziana donna alquanto misteriosa interpretata da una strepitosa Diana Rigg, attrice che sfortunatamente è venuta a mancare nel corso del 2020, e questo incontro determina il vero e proprio inizio della storia. Eloise fin dalla prima notte a Soho si rende pian piano conto di avere una misteriosa connessione con una ragazza di nome Sandy (Anya Taylor-Joy) attraverso la quale riesce a muoversi e vivere durante gli anni sessanta. Il progetto è nato nel 2019, proprio dopo l’annuncio dello stesso regista, scritto in collaborazione con l’emergente sceneggiatrice Krysty Wilson-Cairns (Penny Dreadful, 1917). Le riprese si sono quindi svolte nel corso di quell’anno, ma per via della pandemia di Covid-19 la pellicola trova finalmente la sala un anno dopo l’uscita prevista inizialmente. Una lunga attesa che non ha abbassato le aspettative di pubblico e critica visto la presenza di un giovane autore, già più che affermato, con uno stile unico e facilmente riconoscibile, ma che in “Ultima Notte a Soho” sembra non essere così in primo piano. Edgar Wright decide questa volta di non puntare troppo sul suo tocco inconfondibile, concentrandosi, invece, sulla storia e sull’atmosfera all’interno della quale prendono vita i suoi incredibili personaggi. L’essenza del suo cinema non manca, ma non risulta essere l’elemento su cui si basa interamente la storia. L’autore decide di realizzare un film ricco di tanti omaggi cinematografici e non, capace di spaziare tra i generi, un’opera decisamente diversa dai progetti precedenti del regista, ma che segna il ritorno all’horror di Wright dai tempi del sensazionale quanto sorprendete “L’Alba dei Morti Dementi” (Shaun of the Dead). Il risultato: un film ricco di colpi di scena, alcuni più prevedibili per un pubblico più attento altri meno e più sorprendenti. Un comparto tecnico e artistico di altissimo livello, effetti speciali che restituiscono un realismo incredibile attraverso elementi più che grotteschi attraverso anche e soprattutto una spettacolare messa in scena da parte di un autore che questa volta fa un passo indietro dando vita ad un film pensato già nel 2012 e che se uscito all’epoca avrebbe dimostrato di far parte di un percorso probabilmente più lineare. 

Un film con un cast ricco di grandi nomi, come spesso accade con Wright, tra cui spiccano le prove del fenomenale Terence Stamp, di Matt Smith che interpreta Jack, ma anche del giovane Michael Ajao che interpreta invece John, Rita Tushingham ovvero Margaret “Peggy” Turner, la nonna di Eloise, Sam Caflin nei panni di un misterioso poliziotto ed i gemelli James e Oliver Phelps che interpretano rispettivamente Charles e Ben

 

Insomma “Ultima Notte a Soho” è un film che parte come un classico thriller per poi terminare come un vero e proprio horror psicologico. Un incubo che prende vita e che cattura l’attenzione dello spettatore. L’autore britannico attraverso la magia del cinema riesce a trasportare il pubblico dai giorni nostri agli anni sessanta in una Londra ricca di misteri, omaggiando l’oscura e particolare  Swinging London. Una pellicola che riesce a parlare di tanti temi diversi, ponendo una grande domanda lungo tutta la narrazione e che troverà la risposta in un finale in parte scontato, ma visivamente incredibile, come tutto il resto del film: riuscirà la giovane Ellie a cambiare il passato? 

Voto:
4/5
Andrea Barone
4.5/5
Christian D'Avanzo
4/5
Paola Perri
5/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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