Articolo pubblicato il 24 Maggio 2025 da Bruno Santini
Negli ultimi anni, quando ci si rapporta ad un film, soprattutto nel mercato dei cinecomic e dei blockbuster, uno dei fattori che vengono maggiormente presi in considerazione interessa il tema del passaparola: trattasi di un elemento fondamentale per comprendere se un film ha un’ottima fruizione o se è destinato ad avere delle percentuali molto basse in termini di botteghino, soprattutto nel trascorrere delle settimane. Uno strumento che permette di valutare il passaparola e il responso del pubblico per un film è il CinemaScore: ma che cos’è e come funziona?
Origini e come funziona il CinemaScore
Il concetto di CinemaScore nacque quando Ed Mintz, deluso da un film molto atteso (The Cheap Detective di Neil Simon, regista che amava), si rese conto della necessità di un sistema che riflettesse le opinioni del pubblico piuttosto che quelle dei critici. Decise quindi di creare un metodo per raccogliere le valutazioni degli spettatori direttamente nelle sale cinematografiche, offrendo un responso che potesse essere più vicino alla “pancia” dello spettatore.
Ma come funziona il CinemaScore oggi? Durante la serata di apertura, rappresentanti di CinemaScore distribuiscono schede di valutazione agli spettatori in diverse città degli Stati Uniti e del Canada. Queste schede chiedono agli spettatori di assegnare un voto al film, da A+ a F, e di fornire informazioni demografiche come età e sesso. Le schede vengono poi raccolte e i dati aggregati per determinare il punteggio finale del film.
Il significato dei voti di CinemaScore
Aspetto sicuramente molto interessante, dal momento che ci si confronta con punteggi non sempre semplici da decifrare, riguarda il significato dei voti di CinemaScore. I voti assegnati da CinemaScore vanno da A+ (massima soddisfazione) a F (massima insoddisfazione). Un film che riceve un A+ è generalmente considerato un successo presso il pubblico e avrà un passaparola elevatissimo che causerà molto probabilmente un enorme successo per il film, mentre un C o inferiore indica una reazione negativa. È importante notare che i voti riflettono le aspettative del pubblico: un film che soddisfa le aspettative tende a ricevere voti più alti, mentre uno che le delude riceve voti più bassi. Insomma, gran parte delle critiche al sistema dipendono da una tipologia di votazione che non può dirsi assolutamente una scienza esatta.
Le critiche al sistema del CinemaScore
Nonostante la sua utilità, CinemaScore ha ricevuto alcune critiche, soprattutto se pensiamo al possibile impatto commerciale che questo sistema può avere rispetto al rendimento di determinati film. Poiché i sondaggi vengono effettuati solo durante la serata di apertura, i risultati possono riflettere principalmente le opinioni dei fan più accaniti o di coloro che avevano alte aspettative. Questo può portare a voti più indulgenti o, al contrario, a delusioni più marcate. Inoltre, alcuni critici sostengono che il sistema possa influenzare negativamente la percezione di un film, soprattutto se riceve un voto basso, indipendentemente dalla sua qualità artistica. Il regista Martin Scorsese, ad esempio, ha criticato l’uso di tali metriche, sostenendo che riducono l’arte cinematografica a un semplice prodotto da consumare: di recente, invece, il caso emblematico è stato quello di Megalopolis con il suo D+ di voto che ha poi dato via alla strada che ha portato il film a “vincere” ai Razzie con Coppola peggior regista dell’anno.
Il CinemaScore è attendibile?
Veniamo adesso all’annosa questione: il CinemaScore è attendibile circa il risultato di un film? L’affidabilità del CinemaScore è oggetto di dibattito tra critici e professionisti del settore cinematografico. Da un lato, il sistema è apprezzato per la sua capacità di fornire un feedback immediato e diretto da parte del pubblico, offrendo agli studios un’indicazione preliminare sull’accoglienza di un film. Dall’altro, presenta alcune limitazioni intrinseche che ne influenzano la rappresentatività. Uno dei principali punti critici riguarda il campionamento: i sondaggi vengono effettuati esclusivamente durante la serata di apertura, coinvolgendo principalmente gli spettatori più entusiasti o i fan più accaniti, il che può portare a una sovrarappresentazione delle opinioni positive. Inoltre, il numero relativamente ridotto di partecipanti e la concentrazione geografica delle rilevazioni possono limitare la generalizzabilità dei risultati.
Un altro aspetto da considerare è la natura delle valutazioni, che tendono a riflettere le aspettative del pubblico più che la qualità intrinseca del film. Film con contenuti più complessi o sperimentali possono ricevere voti bassi nonostante il loro valore artistico, semplicemente perché non rispondono alle aspettative convenzionali degli spettatori. Un esempio emblematico è il film Mother! di Darren Aronofsky, che ha ricevuto un voto “F” da CinemaScore, pur essendo stato apprezzato da una parte della critica per la sua audacia narrativa. Nonostante queste criticità, molti studios continuano a considerare CinemaScore uno strumento utile per ottenere un riscontro immediato dal pubblico e per orientare le strategie di marketing e distribuzione.
I film che hanno ricevuto una F al CinemaScore
Nel corso della sua storia, il CinemaScore ha assegnato il voto più basso, la F, a un numero estremamente limitato di film, rendendo tale valutazione un evento raro e significativo. Fino al 2024, solo 23 film hanno ricevuto questa valutazione, spesso a causa di una forte discrepanza tra le aspettative del pubblico e la natura del film stesso. Tra i titoli più noti che hanno ottenuto una F troviamo mother! di Darren Aronofsky, un’opera provocatoria e simbolica che ha diviso profondamente gli spettatori. Allo stesso modo, Bug di William Friedkin, nonostante l’apprezzamento di alcuni critici per la sua intensità psicologica, ha ricevuto una F dal pubblico generalista. Altri esempi includono Solaris di Steven Soderbergh, un remake contemplativo che ha deluso chi si aspettava un film di fantascienza più tradizionale, e Killing Them Softly di Andrew Dominik, criticato per il suo ritmo lento e la narrazione non convenzionale.
In ogni caso, e in definitiva, lo ribadiamo: ricevere una F al CinemaScore non implica necessariamente una scarsa qualità del film, ma piuttosto una forte reazione negativa da parte di un pubblico che si è sentito spiazzato o deluso rispetto alle proprie aspettative. Naturalmente, sul breve periodo ciò può avere delle conseguenze, ma non toglie che la storia possa dire tanto altro a proposito di un film che ha avuto scarsi risultati nel passaparola.