Fuori è l’ennesimo grande film di un regista ingiustamente sottovalutato

Presentato in anteprima in concorso al 78esimo Festival di Cannes, Fuori è il nuovo film di Mario Martone con protagoniste Elodie, Valeria Golino e Matilda De Angelis. Ma il risultato finale vale la visione?
La recensione del nuovo film di Mario Martone, Fuori

Articolo pubblicato il 21 Maggio 2025 da Gabriele Maccauro

Presentato in anteprima in concorso al 78esimo Festival di Cannes, Mario Martone torna sulla Croisette per la quarta volta in carriera con Fuori, opera biografica ispirata alla vita di Goliarda Sapienza e con tre protagoniste affiatate come Valeria Golino, Elodie e Matilda De Angelis. Si tratta dell’unico film italiano in corsa per la Palma d’oro ed arriva nelle sale italiane a partire dal 22 maggio grazie a 01 Distribution. A seguire, trama e recensione di Fuori.

La trama di Fuori, diretto da Mario Martone

Di ritorno sulla Croisette a tre anni di distanza da Nostalgia, Mario Martone presenta in concorso al 78esimo Festival di Cannes il suo ultimo lungometraggio, Fuori, sulla vita di Goliarda Sapienza e con protagoniste Elodie, Valeria Golino e Matilda De Angelis. Prima di passare all’analisi e recensione del film, è bene però dare un po’ di contesto, motivo per cui segue la trama del film:

“È il 1980, e Goliarda finisce in carcere per un gesto impulsivo, il furto di alcuni gioielli. Ma quella che potrebbe sembrare una caduta è, in realtà, l’inizio di una rinascita. Tra le mura del carcere, in un luogo di esclusione e marginalità, la scrittrice entra in contatto con un gruppo di giovani detenute. Tra loro nasce un dialogo autentico, fatto di solidarietà femminile, confidenze e scambi sinceri. È un’umanità viva, bruciante, che riaccende in Goliarda la voglia di vivere e di scrivere. Una volta fuori, nella Roma torrida e sospesa di un’estate anni Ottanta, Goliarda continua a frequentare quelle stesse donne, ormai libere come anche loro. In particolare, stringe un legame intenso con Roberta, una delinquente e attivista politica, con cui condivide un’intimità e una complicità che il mondo esterno fatica a comprendere. Ma è proprio quel rapporto profondo a restituirle energia e parole. Fuori è il racconto di una trasformazione, di un legame inaspettato e di una libertà ritrovata dove meno ci si aspetterebbe”.

Matilda De Angelis e Valeria Golino in Fuori, diretto da Mario Martone

Matilda De Angelis e Valeria Golino in Fuori, diretto da Mario Martone

La recensione di Fuori, presentato in anteprima a Cannes78

Prima del suo ritorno sulla Croisette, c’è chi ha parlato di Mario Martone come quel regista che nei festival c’è sempre ma che nessuno conosce e, diciamocelo, non è poi una lettura così sbagliata. Quando si parla del nostro cinema infatti, si fa sempre una gran fatica a comprendere quali siano i nuovi talenti italiani, chi sta davvero emergendo e che meriterebbe magari un risalto maggiore. Si finisce così per citare i soliti nomi, grandissimi autori come Marco Bellocchio, Paolo Sorrentino, Matteo Garrone e, da qualche anno, per fortuna, Alice Rohrwacher e Luca Guadagnino. Mario Martone però, fa indubbiamente parte di questa lista di registi attivi ormai da decenni, riconosciuti a livello internazionale e spesso e volentieri presenti nelle selezioni delle maggiore manifestazioni cinematografiche del mondo ma, nonostante questo, sembra rimanga sempre un passo indietro, sottostimato.

Martone è però un regista vero, che ha dimostrato negli anni di avere una propria visione di cinema e un talento messo in mostra in molteplici occasioni, dal debutto con Morte di un Matematico Napoletano (1992) a Nostalgia (2022), passando per L’amore Molesto (1995) e Capri-Revolution (2018). Il suo ultimo lungometraggio si intitola Fuori e, per l’ennesima volta, è stato preso sottogamba, come se si trattasse di un titolo da sorvolare, superfluo ma, nonostante la grande casualità che lo ha portato ad uscire pochi mesi dopo l’Arte della Gioia – entrambi raccontano la storia di Goliarda Sapienza ed in entrambi i casi c’è Valeria Golino di mezzo – si tratta del suo ennesimo grande film.

Oltre ad una sceneggiatura curatissima infatti, ciò che più sorprende nel cinema di Mario Martone è la direzione degli attori ed il modo in cui egli segua come un’ombra i personaggi che interpretano. In Fuori, i corpi sono al centro della narrazione, fatta sì di parole ma anche di immagini, con un trio di attrici perfettamente in parte e di cui Martone non si perde mezza espressione o movimento, con delle musiche estremamente presenti ma mai invasive, che esaltano le loro azioni. Interessante poi il gioco che ricopre il titolo stesso, con il fuori che sembra essere proprio il luogo dove, paradossalmente, queste donne non riescono ad esprimersi totalmente, mentre è proprio in carcere, dentro, che esse riescono ad esprimere tutto il loro potenziale, ad essere se stesse. Difficile immaginarlo a premi, ma Martone fa onore al nostro cinema e non è un caso che in Francia se ne siano accorti da tempo e lo abbiano nuovamente invitato in concorso. Esce nelle sale italiane il 22 maggio ed è una grande occasione per (ri)scoprire un regista di livello altissimo, ingiustamente sottovalutato.

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La locandina ufficiale del nuovo film di Mario Martone, Fuori
Fuori
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Presentato in anteprima all'interno del concorso ufficiale del 78esimo Festival di Cannes, Fuori è l'ultimo lungometraggio diretto da Mario Martone e con protagoniste Elodie, Valeria Golino e Matilda De Angelis.

Voto del redattore:

7 / 10

Data di rilascio:

22/05/2025

Regia:

Mario Martone

Cast:

Elodie, Valeria Golino, Matilda De Angelis, Stefano Gheghi, Corrado Fortuna, Stefano Dionisi, Antonio Gerardi

Genere:

Biografico, Drammatico

PRO

Le interpretazioni di Elodie, Valeria Golino e Matilda De Angelis
L’utilizzo delle musiche
Il modo in cui Mario Martone riprende i corpi delle sue protagoniste
A tratti ridondante