Articolo pubblicato il 13 Aprile 2022 da wp_13928789
Dopo la presentazione in veste di film d’apertura della 16° edizione della Festa del Cinema di Roma, “Gli Occhi di Tammy Faye” o “The Eyes of Tammy Faye” arriva oggi 3 Febbraio nelle sale italiane. Michael Showalter (“The Big Sick”, 2016) dirige questo biopic, basato sull’omonimo documentario di Fenton Bailey e Randy Barbato, che racconta la storia dei noti telepredicatori Tammy Faye Bakker e Jim Bakker, interpretati rispettivamente da una sempre meravigliosa Jessica Chastain e da un sorprendete Andrew Garfield. Il film si concerta sul narrare la vicenda partendo dalla loro ascesa e fama nel mondo televisivo e all’interno della comunità cristiana statunitense, fino agli scandali sessuali e finanziari che hanno distrutto e portato alla rovina la coppia.
Un progetto abbastanza recente nato nel 2019 che, però, ha riscosso critiche contrastanti poiché molti hanno paragonato il film al già citato documentario ritenuto decisamente superiore. Sono state giustamente elogiate le prove dei due co-protagonisti, nonostante un trucco molto invasivo che in alcuni casi pare eccessivo. Questo aspetto è reso in maniera molto dettagliata, ma la quantità che si ritrovano sul volto i due personaggi principali va in contrasto con il resto degli attori, risultando quasi irrealistico anche se si tratta di una storia vera. Naturalmente il make-up della vera Tammy Faye è diventato col tempo abbastanza iconico negli Stati Uniti, il suo volto appariva su molte copertine visto le tante particolarità del trucco. La telepredicatrice viene raccontata mostrando al pubblico un suo lato più compassionevole, più umano e ricco di bontà ed ingenuità. Il film comincia dalla sua infanzia: da quando la piccola Tammy scopre la fede e capisce di voler tramandare la parola del Signore a più persone possibili. Sul suo cammino incontra il suo futuro marito Jim Bakker, compagno di college e con il quale intraprende un percorso, o meglio un progetto, predicando e ispirando le varie comunità cristiane sparse sul territorio americano. La coppia pian piano raggiunge sempre più audience e il successo porta i due predicatori ad intraprendere il salto in televisione per la CBN. Qualche hanno dopo riescono, però, ha realizzare la propria rete televisiva, la PTL (Praise the Lord), e il proprio spettacolo intitolato “The PTL Club”. La popolarità continua a crescere, ma questo porta allo stesso tempo grandi problemi a Tammy e Jim, il loro rapporto è sempre meno solido e la rottura pare essere sempre più vicina. Inoltre cominciano a venir fuori scandali, debiti e problemi finanziari che portano al crollo di un vero e proprio impero.

“E’ la nostra missione aiutare, chiunque stia soffrendo o si senta escluso. Lui ha un progetto per noi”
Cit. Tammy Faye (Jessica Chastain)
“Tammy Faye” è facilmente suddivisibile in due distinte parti: la prima che introduce e descrive i vari personaggi, racconta il preventivo e continuativo successo della coppia, mentre la seconda parte mostra l’effettivo crollo e la rovina di quanto hanno costruito con gli anni. Questa vera e propria spaccatura la subisce effettivamente anche lo stesso film, la divisione è fin troppo visibile. La pellicola mostra il meglio di sé in una prima parte coinvolgente, ben strutturata e che intrattiene di più nonostante sia una storia vera con una trama facilmente reperibile in rete, ma il ritmo crolla clamorosamente nel secondo atto. La narrazione è lineare, non ci sono flashback o flashforward che portano la storia a fare continui salti indietro o in avanti. Un dettaglio che forse avrebbe dato più spinta soprattutto nella già citata seconda parte, la quale si va a chiudere con un finale prevedibile e che non lascia molto allo spettatore che si trova fin da subito ad empatizzare con il personaggio di Tammy, ma mai fino in fondo perché rimane sempre presente un certo tipo di distacco.
“Gli Occhi di Tammy Faye” è l’ennesimo biopic di questo fresco 2022, un altro titolo facente parte della corsa ai prossimi Academy Awards in diverse categorie. Il film è come molti altri progetti dello stesso genere perfettamente confezionato e probabilmente si perde proprio in questo. Uno vero e proprio show di una sorta di “burattini” che si limita a riportare i fatti così come accaduti nella realtà. Un film che non riesce a restituire quella emozione o intrattenimento di biopic ben più riusciti. Peccato visto una grande performance di una delle migliori attrici moderne come Jessica Chastain. Le interpretazioni in alcuni punti sono un po’ sopra le righe, sicuramente qualcosa di voluto, ma che in fin dei conti non crea nessuna empatia o un vero coinvolgimento verso i protagonisti e i fatti narrati. Un film che fa il cosiddetto “compitino” portando sul grande schermo una storia interessante, ma senza approfondire più di tanto un racconto e personaggi dalle potenzialità ben più grandi.
Voto: 7/10
– Andrea Boggione
Andrea Barone: 6,5 |
Christian D’Avanzo: 4,5 |
Carlo Iarossi: |
Paolo Innocenti: 6 |
Paola Perri: |
Giovanni Urgnani: |
Alessio Minorenti: |