Articolo pubblicato il 1 Aprile 2023 da Bruno Santini
L’imminente arrivo del film animato targato Illumination Entertainment (di cui è disponibile già il trailer) apre l’armadio mostrando gli scheletri al suo interno, il Super Mario Bros del 1993 tanto brutto quanto iconico. Ecco la trama e la recensione del film con Bob Hoskins, John Leguizamo e Dennis Hopper.
La trama di Super Mario Bros, del 1993
Al fine di prendere in considerazione la recensione di Super Mario Bros, del 1993, si vuole indicare innanzitutto la trama del film con Bob Hoskins, John Leguizamo e Dennis Hopper. 65 milioni di anni fa la Terra fu colpita da un enorme meteorite, l’impatto generò una dimensione parallela dove i dinosauri sopravvissuti all’estinzione si evolsero in una razza umanoide, prosperando fino al ventunesimo secolo. Millenni dopo, nella moderna Dinohattan, il presidente Koopa (Dennis Hopper) escogita un piano per conquistare il mondo dei mammiferi: con l’ausilio di un medaglione contenente un frammento del meteorite, il bieco presidente ha intenzione di fondere le due dimensioni separate in un’unica grande realtà.
Il monile tuttavia è nelle mani della studentessa universitaria Daisy, che altri non è che la principessa della realtà alternativa dei dinosauri. Contemporaneamente, a Manhattan, i fratelli italo-americani Mario (Bob Hoskins) e Luigi (John Leguizamo), vengono coinvolti nelle disavventure di Daisy e catapultati, loro malgrado, a Dinohattan. Spetterà all’improbabile coppia di idraulici cercare di salvare la ragazza dalle perfide grinfie di Koopa.

La recensione di Super Mario Bros
A questo punto, al fine di considerare la recensione di Super Mario Bros del 1993, non si può che partire da una considerazione preliminare: Super Mario è un brand che non ha bisogno di troppe presentazioni: con più di 300 milioni di copie vendute e quasi 200 titoli all’attivo dal 1981 (anno del suo debutto in Donkey Kong), il simpatico idraulico baffuto di mamma Nintendo è considerata l’icona videoludica per eccellenza, tanto in Giappone quanto nel resto del mondo. Con un curriculum del genere, nel 1993 l’hype attorno al primo (e finora unico) live action dedicato alle avventure del tubista più famoso del pianeta era, giustamente, smisurato.
Grazie alla licenza creativa ottenuta da Nintendo in maniera completamente gratuita dal produttore Roland Joffé (regista di Mission e La lettera scarlatta), la prima pellicola su Super Mario Bros debutta nelle sale a maggio del 93 mostrando subito i suoi scialbi muscoli in una rilettura incomprensibilmente cyberpunk e oscura che del tono ludico e scherzoso del videogioco non ha praticamente niente. Super Mario Bros è un patchwork di tematiche poco coese tra loro, alcune di queste tagliate con l’accetta ed impoverite da dinamiche poco approfondite. Il peccato originale di questa prima trasposizione del personaggio, infatti, è quello di essere pretenziosamente troppo serioso nelle atmosfere dimenticandosi che Super Mario, di base, è un videogioco adatto a tutta la famiglia.
Non si capisce per quale motivo Nintendo abbia dato il via libera ad un progetto del genere, non curandosi minimamente della sua opera principe e lasciando totale carta bianca ad un gruppo di sceneggiatori che concepiscono uno script per niente accattivante tentando di fare il verso ad opere come Ghostbusters o Il Mago di Oz, senza però avere lo stesso impatto narrativo né tantomeno la stessa potenza scenica. Il film è noioso, non diverte e non c’è nemmeno un vero e proprio arco narrativo per Bob Hoskins e John Leguizamo, costretti a saltellare come delle molle tra le scarne location del film nel becero tentativo di portare a casa la pagnotta.
Non basta, però, la verve recitativa del compianto Hoskins oppure il talento dello sprecatissimo Dennis Hopper (scomparso nel 2010) per salvare questa pellicola dal baratro: gli avvenimenti messi in scena dai coniugi Rocky Morton e Annabel Jankel, sono apatici e privi di ironia provocando nello spettatore dei sonori sbadigli invece che delle fragorose risate. Un incubo produttivo durato più del dovuto: se per lo spettatore questo scempio audiovisivo è durato solo 90 minuti, per gli attori e il resto della troupe si è trattato di ben 15 settimane di riprese, con una crescente tensione sfociata poi nell’allontanamento della coppia di registi dal set e con Hoskins e Leguizamo costretti ad ubriacarsi sia per calarsi meglio nei personaggi che per sopportare il fastidioso ego dei coniugi filmakers, colpevoli di aver portato un clima tossico e conflittuale in una produzione che già di per sé faticava a spiccare il volo con continui ritardi dovuti a svariate riscritture del copione. Tuttavia, oggi si può tranquillamente affermare che Super Mario Bros è un amorevole disastro, un cult del trash talmente brutto che è quasi impossibile volergli male anche se è universalmente considerato, dagli addetti ai lavori e dai fans, come la peggior trasposizione tratta da un videogioco.

Dove vedere Super Mario Bros in streaming
“Non è un gioco”, così recitava la tagline nelle locandine promozionali. Verrebbe da dire che non è nemmeno un film, ma solo un’operazione commerciale senza senso distrutta dalla critica e dal pubblico. La pellicola, infatti, incassò a fine corsa la misera cifra di 38 milioni di dollari a fronte di un budget di 48 milioni: la cosa curiosa è che Jurassic Park, uscito nello stesso anno, ne costò solamente quindici in più.
Un risultato a dir poco deflagrante che portò la Nintendo a cambiare idea su un eventuale sequel già programmato e a mettere in naftalina cinematografica l’idraulico baffuto fino al 2016, anno in cui la software house giapponese commissionò alla Illumination Entertainment un nuovo lungometraggio (questa volta animato) in uscita ad aprile 2023. Ma dove vedere Super Mario Bros in attesa del film con Chris Pratt, Anya Taylor-Joy e Jack Black? Super Mario Bros è attualmente disponibile nel catalogo di Amazon Prime Video.