Sara – La donna nell’ombra è un polpettone confusionario sulla serialità italiana

Sara – La donna nell’ombra è la nuova serie TV italiana su Netflix con Teresa Saponangelo protagonista, che ha fatto il suo esordio il 3 giugno 2025. Ma qual è il suo risultato?
Sara - La donna nell'ombra è un polpettone confusionario sulla serialità italiana | Recensione della serie TV Netflix

Articolo pubblicato il 5 Giugno 2025 da Bruno Santini

Il 3 giugno 2025 ha fatto il suo esordio, sulla piattaforma di streaming Netflix, una nuova serie TV in 6 episodi, dal titolo Sara – La donna nell’ombra. Tratta dai racconti di Maurizio De Giovanni ed ennesimo adattamento delle opere dello scrittore napoletano – già portato in televisione con L’ispettore Ricciardi, Mina Settembre e I bastardi di Pizzofalcone – Sara – La donna nell’ombra propone un approccio maggiormente intimistico e più legato al senso del noir, con l’interpretazione di Teresa Saponangelo (È stata la mano di Dio) protagonista. Ma qual è il risultato della serie? Tentiamo di capirne di più successivamente, con la recensione di Sara – La donna nell’ombra.

La recensione di Sara – La donna nell’ombra: poca Napoli e tanta sufficienza

Una prima immagine della serie che rimanda alle tipiche atmosfere noir – riprese almeno strutturalmente – e, poi, un ritorno indietro nel tempo di qualche giorno; con queste scene viene introdotta Sara – La donna nell’ombra, la nuova serie TV Netflix che porta, per la prima volta, in streaming un adattamento di opere di Maurizio De Giovanni. Con la regia di Carmine Elia (già noto per diversi episodi di Mare Fuori), il senso della rappresentazione è molto chiaro: a tratti molto contestato, soprattutto da comunità web che non mancano di dare spazio al proprio latente razzismo, la caratterizzazione napoletana della serie è evidentemente un fattore, con scrittura dei personaggi, ambientazioni e scenografie (su tutte l’epicentro rappresentato da Fuorigrotta) che offrono grande spazio ad una Napoli osservata, paradossalmente, non in quell’esplosione di luci e colori come si potrebbe immaginare, ma in maniera quasi intimistica e cupa. L’oggetto, l’obiettivo della narrazione è molto chiaro: fornire – tramite il palcoscenico partenopeo – un indirizzo preciso alla narrazione, che si sviluppa con legami viscerali alla città.

Nei 6 episodi di Sara – La donna nell’ombra, però, purtroppo osserviamo un ricorso sempre meno costante e concreto a quegli elementi di forza della narrazione, evidentemente per una conduzione verso il tanto frettoloso finale della serie. Complice una scrittura davvero troppo farraginosa, che tenta di coniugare tantissimi elementi in poco spazio e in un formato (a nostro dire) assolutamente inadatto alla serie, il racconto di Sara finisce per essere castrato, poco sviluppato e addirittura privato di quelle giuste caratterizzazioni di cui sopra. Così, il legame con la città di Napoli si riduce ben presto a semplice rappresentazione di luoghi e location, mentre l’elemento tecnico più interessante della serie – la lettura del labiale da parte della protagonista Sara – addirittura sparisce. È una scrittura molto ondivaga, quella della serie, che sembra focalizzarsi tanto su alcuni personaggi (è, per esempio, assolutamente buona la scrittura del personaggio di Pardo interpretato da Flavio Furno) tralasciandone degli altri, salvo poi riprenderli in un secondo momento, benché manchevoli di un’effettiva cura strutturale. Tanta sufficienza per un prodotto che sembra essere stato partorito in fretta e furia, privato della sua stessa espressività da un formato sbagliato e da una destinazione in piattaforma più limitante che positiva.

Sara – La Donna Nell’ombra. Teresa Saponangelo as Sara in episode 104 of Sara – La Donna Nell’ombra. Cr. Angelo Agerola/Netflix © 2025

Tutto ciò che non funziona nella serialità italiana

La recensione di Sara – La donna nell’ombra, però, non può prescindere anche da un altro elemento che vogliamo mettere in risalto: in questi 6 episodi, tanto accelerati quanto confusi, tanto superficiali quanto abbozzati, osserviamo tutti i limiti della serialità italiana. Paradossalmente, questa serie TV avrebbe avuto un respiro migliore (seppur non necessariamente avvicinandosi alla sufficienza) con uno sviluppo maggiore, più vicino alle serie televisive tradizionali poliziesche, con distribuzione Mediaset. Si dice ciò in virtù degli evidenti limiti strutturali del prodotto, che appare troppo raffazzonato nel suo sviluppo, intriso di quella voglia costante di ricerca del colpo di scena (fino ad un finale ricco di elementi meritevoli di spiegazione) e dimentico anche delle caratterizzazioni positive.

È una serialità stentata, quella del nostro paese, che ricerca necessariamente il modo per comunicare allo spettatore la sorpresa, il passo più lungo della gamba, la situazione inimmaginabile che diventa improvvisamente alla portata. Nell’osservare tutto questo caos e nel dare forma a così tante sotto-trame che convergono verso una sola persona sembra di ritrovarsi in una versione deforme dei romanzi di Thomas Pynchon, che però sono dichiaratamente la rappresentazione del caos mentale di uno dei tanti mondi possibili del personaggio creato; Sara – La donna nell’ombra, però, non è quel noir che crede (e dice) di essere: mancano alcuni degli elementi tecnici che permettano di denotare realmente il racconto in quanto tale, ma soprattutto ogni situazione giunge al suo finale in maniera totalmente abbozzata e senza una reale cura del percorso, quasi come se l’unico obiettivo fosse ottenere il plot twist a tutti i costi. Quello che ne consegue è un estremo polpettone, intriso di troppi temi e tutti mal realizzati, che perdono di vista tanto il focus della narrazione quanto la cornice entro cui ambientarla. Un altro passo falso per la serialità italiana, purtroppo, che tra poliziotti e organizzazioni criminali sembra essere dolcemente naufragata in questo mare.

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Sara - La donna nell'ombra
Sara – La donna nell’ombra

Sara - La donna nell'ombra è una nuova serie TV italiana tratta dai racconti di Maurizio De Giovanni, che porta su Netflix il racconto di una donna con straordinarie capacità di intuito.

Voto del redattore:

4 / 10

Data di rilascio:

03/06/2025

Regia:

Carmine Elia

Cast:

Claudia Gerini, Giacomo Giorgio, Yoon C. Joyce, Teresa Saponangelo, Carmine Recano

Genere:

Thriller, drammatico

PRO

La cornice napoletana della serie TV
Il personaggio di Flavio Furno
La scrittura confusionaria di tutta la serie TV
Il formato del prodotto troppo striminzito per contenere tutte le informazioni che si vogliono comunicare
La produzione troppo anonima e simile ad altri prodotti dello stesso stampo
Il ricorso costante a plot twist