Articolo pubblicato il 21 Maggio 2025 da Bruno Santini
Fuori di Mario Martone, presentato in concorso al Festival di Cannes 2025, è un film che esplora un periodo cruciale della vita della scrittrice Goliarda Sapienza, ispirandosi al suo libro autobiografico L’università di Rebibbia (1983). Il film, interpretato da Valeria Golino nel ruolo della protagonista e con Matilda De Angelis ed Elodie all’interno del cast, si concentra sull’esperienza carceraria vissuta da Sapienza nel 1980, quando fu incarcerata per il furto di alcuni gioielli appartenenti a un’amica. Durante la detenzione, l’autrice trovò un senso di appartenenza e solidarietà con le altre detenute, un’esperienza che trasformò profondamente la sua visione della società e della scrittura. Ma qual è la storia vera che viene raccontata all’interno del film Fuori di Mario Martone e, soprattutto, chi era Goliarda Sapienza?
Chi era Goliarda Sapienza, la scrittrice italiana interpretata da Valeria Golino in Fuori di Mario Martone
Prima cosa da sottolineare, prima di procedere con altre valutazioni sul film di Mario Martone, interessa chi era Goliarda Sapienza, interpretata da Valeria Golino in Fuori di Mario Martone; l’attrice italiana, di recente, ha preso parte a cast di grande livello ed è presente anche nel film Maria di Pablo Larraín, nel ruolo di Yakinthi Callas. Goliarda Sapienza nacque a Catania il 10 maggio 1924, figlia dell’avvocato socialista Giuseppe Sapienza e della sindacalista Maria Giudice. Cresciuta in un ambiente progressista e anticonformista, ricevette un’educazione non convenzionale, lontana dalle imposizioni del regime fascista. Trasferitasi a Roma a sedici anni, studiò all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e intraprese una carriera come attrice teatrale e cinematografica, lavorando con registi come Luchino Visconti e Alessandro Blasetti.
Negli anni successivi, Sapienza si dedicò alla scrittura, pubblicando opere come Lettera aperta (1967) e Il filo di mezzogiorno (1969), che esploravano temi autobiografici e psicoanalitici, e diventando celebre nel mondo della letteratura, oltre che in quello del cinema e del teatro. La sua opera più celebre, L’arte della gioia, fu completata nel 1976 ma pubblicata postuma solo nel 1998, ottenendo riconoscimenti internazionali e diventando un simbolo della letteratura femminista e anticonformista. In un ideale fil rouge che Mario Martone ha voluto omaggiare attraverso il suo film, a vestire i panni di Goliarda Sapienza è proprio Valeria Golino che, in effetti, ha diretto L’arte della gioia, che adatta il celebre romanzo della scrittrice e attrice italiana: la miniserie ha ottenuto un grandissimo successo e ha anche dominato nel contesto dei David di Donatello, portando a casa il premio per la miglior attrice protagonista a Tecla Insolia.
La storia vera di Fuori e l’omaggio a Goliarda Sapienza
Il film Fuori rappresenta un omaggio alla figura di Goliarda Sapienza, evidenziando il suo spirito indomito e la sua capacità di trovare libertà e creatività anche nelle situazioni più difficili, come quella del carcere: ma è una storia vera? Trattasi di un libero adattamento del romanzo L’università di Rebibbia, pubblicato nel 1983: trattasi di un lavoro autobiografico della scrittrice, che segue il periodo trascorso nel 1980, a seguito di un arresto per furto. Il romanzo è stato poi presentato in numerose edizioni successive, fino a quella attuale del 2016 e tradotto anche in francese.
Attraverso la narrazione della sua esperienza carceraria, il film invita a riflettere sulla condizione delle donne, sulla marginalità e sulla possibilità di riscatto attraverso la scrittura e la solidarietà: il film è stato accolto da una standing ovation di circa 6 minuti, grazie alla quale è stato premiato non soltanto l’approccio di Mario Martone, ma anche le interpretazioni di Valeria Golino, Matilda De Angelis ed Elodie nel cast.