The Last Of Us 2, chi sono i Serafiti? Tutto ciò che c’è da sapere sulla setta religiosa

Nella puntata 2×05 di The Last Of Us veniamo finalmente a conoscenza di una delle sette religiose presente nel mondo del videogioco, i Serafiti: ma chi sono?
The Last Of Us 2, chi sono i Serafiti? Tutto ciò che c'è da sapere sulla setta religiosa

Articolo pubblicato il 12 Maggio 2025 da Bruno Santini

Dopo essere stata brevemente introdotti attraverso una serie di simboli che i videogiocatori hanno immediatamente riconosciuto, i Serafiti hanno finalmente fatto il loro esordio nell’universo televisivo di The Last Of Us 2. Chi ha giocato al celebre titolo di Neil Druckmann sa che, soprattutto nei panni di Abby, quelle dei Serafiti sono le parti di gioco sicuramente più difficili da affrontare, in virtù della brutale forza di questi uomini e della loro grande abbondanza nei sobborghi cittadini, con un particolare sistema di comunicazione basato sui fischi che li rende, di fatto, imprevedibili. Allo stesso tempo, però, i Serafiti portano con sé anche tutto un messaggio religioso molto importante, soprattutto per quanto riguarda l’interpretazione della loro setta religiosa: ma chi sono i Serafiti? Di seguito, cerchiamo di rispondere a questo interrogativo citando tutto ciò che c’è da sapere a proposito di questi uomini presenti in The Last Of Us 2 che abbiamo visto anche nell’episodio 2×05 della serie.

Chi sono i Serafiti e tutto ciò che c’è da sapere sulla setta religiosa

Al fine di introdurre i Serafiti mostrati nella seconda stagione di The Last Of Us, è molto importante chiarire quale sia il comportamento dell’universo di gioco all’interno della città di Seattle. Come abbiamo visto, il movimento di Ellie si scontra con una serie di fazioni contrapposte, delle quali abbiamo conosciuto una più da vicino, con Isaac e i WLF. I Serafiti sono rivali dei primi: trattasi di uomini estremamente violenti, che seguono una forma di fondamentalismo religioso che impone loro di ritornare a tradizioni, modi di fare e di vivere particolarmente lontani nel tempo e antecedenti il periodo della pandemia.

Nel corso degli anni, nell’universo del videogioco di Neil Druckmann, i Serafiti hanno avuto scontri con numerose realtà, tra cui anche la FEDRA e le Luci, con i conflitti che sono aumentati sempre più tanto da rendere i Serafiti isolati nella loro volontà di conquista della città di Seattle. Pronti a sacrificare la loro vita come martiri, i Serafiti si incontrano per la prima volta nel 2038 di The Last Of Us, con le loro controffensive contro WLF e con gli scontri con Isaac. Questi uomini spiccano, al di là dell’utilizzo del fuoco, di trappole e di una violenza particolarmente marcata, anche per l’uso di archi e frecce nel combattimento, oltre che per il fischio, una forma di comunicazione particolarmente complessa che porta i Serafiti a comunicare tra loro quasi in maniera animalesca: grazie all’intensità e alla durata del fischio, infatti, i Serafiti localizzano posizioni e comunicano senza utilizzare parole, assalendo i nemici e torturandoli, fino a provocare loro la morte.

Chi è il Profeta dei Serafiti e il significato della cicatrice

Un elemento molto importante, e che possiamo notare nel quinto episodio della seconda stagione di The Last Of Us, interessa il Profeta di cui si parla quando vengono introdotti i Serafiti. Nel momento in cui viene effettuato un sacrificio, con un uomo colpito nella zona dell’intestino in maniera mortale, viene citato il messaggio di una Profeta che veglia su tutti gli uomini, così come si ribadisce anche successivamente, quando Ellie scappa. Sappiamo poco a proposito del Profeta, soprattutto in ambito televisivo, poiché gli eventi che hanno portato alla sua morte si svolgono al di fuori di ciò che mostra lo schermo, e sono precedenti alla seconda stagione di The Last Of Us.

Ciò che sappiamo è che il Profeta è una donna che, tra il 2013 e il 2014, ebbe una visione e iniziò ad immaginare il mondo post-apocalittico di The Last Of Us in una chiave differente, quasi utopica: considerando il Cordyceps una punizione per i peccati degli esseri umani, la donna decise di fondare un gruppo che si sarebbe servito di oggetti e armi precedenti allo scoppio della pandemia, facendo riferimento ad un mondo lontano e antecedente a tutti gli eventi del videogioco e della serie. In virtù della sua opera di creazione del gruppo e della setta religiosa, la donna venne chiamata la Profeta. Sappiamo anche che la Profeta venne rapita dai WLF, ma iniziò ad intrattenere delle relazioni con i soldati, tanto da convincerli a liberarla in un primo momento, promettendo la fine della guerra tra le due fazioni e parlando dell’ingiustizia di scontri sanguinosi di questo genere.

Quando la Profeta morì, i Serafiti inasprirono ancor più il loro comportamento e rapporto con le fazioni rivali, dando vita alla guerra che osserviamo anche all’interno della serie. Infine, un dettaglio molto particolare che interessa i Serafiti riguarda la cicatrice, che possiamo notare anche nella puntata 2×05 di The Last Of Us, con alcuni personaggi mostrati. Ma qual è il significato di questa cicatrice? In realtà, il significato è duplice: da un lato, si tratta dell’elemento concreto a cui i Serafiti devono sottoporsi per il loro rituale di iniziazione all’interno della setta; in secondo luogo, si tratta di un messaggio metaforico, che sottolinea l’imperfezione della carne umana rispetto al messaggio divino.