Buon compleanno Steven Spielberg: 78 curiosità e frasi per omaggiare il regista statunitense

Non c’è dubbio che Steven Spielberg sia uno dei migliori di sempre nel suo ruolo: nel giorno del suo compleanno, vogliamo raccontare 78 tra curiosità e frasi per omaggiarlo al meglio.
Buon compleanno Steven Spielberg: 78 curiosità e frasi per omaggiare il regista statunitense

Articolo pubblicato il 18 Dicembre 2024 da Bruno Santini

Quando si parla di Steven Spielberg si indica, senza alcun dubbio, uno dei migliori di sempre nel suo ruolo. Il celebre regista, attore, produttore cinematografico e televisivo statunitense nato a Cincinnati il 18 dicembre del 1946, nel 2024, compie 78 anni. Per questo motivo, vogliamo omaggiarlo con 78 curiosità e frasi che permettano di ricordare, rievocare e portare all’attenzione di ogni appassionato di cinema la sua immagine.

1) La passione per il cinema nacque da bambino

Esattamente come ci si potrebbe aspettare, Steven Spielberg era un vero e proprio predestinato della regia. La sua passione per il cinema nacque, infatti, quando era soltanto un bambino e dirigeva i suoi familiari con una 8 mm. Già da sette anni inizio a girare i suoi primi film amatoriali d’avventura, sfruttando i compagni di scuola, dopo essersi appassionato film Il più grande spettacolo del mondo.

2) “Ogni volta che vedo un film al cinema è magico, non importa quale sia la trama”

La grande passione per il cinema di Steven Spielberg che non è stata mai legata da parte del regista che, con questa frase, indica come, indipendentemente dalla trama di un film e dalla sua qualità, riscopre la magia della sala.

3) La sua ispirazione fondamentale è David Lean

Come ha dichiarato nel corso della sua vita, tra le 78 curiosità e frasi per omaggiare Steven Spielberg c’è anche la sua ispirazione principale. Trattasi di David Lynn, che il regista ha indicato come suo riferimento fondamentale in termini di influenza. Il regista, sceneggiatore, attore, montatore e produttore cinematografico britannico, due volte premio Oscar nel 1958 e il 1963, è considerato uno dei migliori di sempre nel cinema, avendo diretto film come Lawrence d’Arabia, Il dottor Zivago e Passaggio in India.

4) “Ognuno di noi è una persona diversa ogni anno. Non credo che rimaniamo la stessa persona per tutta la vita”

Nel corso della sua carriera, Steven Spielberg ha avuto modo di variare tantissimo in termini di stili, generi cinematografici e influenze. Ciò è determinato da un credo del regista, che si è sempre detto pronto a cambiare costantemente, come indicato in questa frase.

5) Le difficoltà durante l’infanzia per l’assenza del padre

Uno dei motivi di grande difficoltà, nel corso della vita e dell’adolescenza di Steven Spielberg, è stato dettato non soltanto dalla questione etnica e dal razzismo che ha spesso incontrato nella vita, ma anche dall’assenza del padre, soprattutto nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza. In particolar modo, le difficili relazioni tra adulto e bambino sono sempre state proprie di una costante indagine nei suoi film, a dimostrazione delle grandi sofferenze vissute.

6) “Abbiamo molto tempo davanti a noi per creare sogni che non possiamo nemmeno immaginare di sognare.”

Uno degli elementi sicuramente più importanti, che si riscontra nel cinema di Steven Spielberg, risiede nella sua grande fiducia per il genere umano, anche nei momenti più difficili che sono stati vissuti dall’uomo. Per questo motivo, tra le 78 curiosità e frasi da ricordare di Steven Spielberg, non può che mancare quella citata, in cui il regista confida sempre nel futuro come luogo dove creare e dar vita ai propri sogni.

7) Il primo cortometraggio di Steven Spielberg

Il primo cortometraggio amatoriale di Steven Spielberg è The Last Train Wreck, diretto all’età di 11 anni nel 1957: questo cortometraggio mostra due treni giocattolo scontrarsi tra loro, con un primo segnale di quella che sarà poi la poetica successiva del regista; successivamente, il regista ha diretto anche The Last Gun due anni dopo, un western dalla durata di 8 minuti.

8) “Non credo che nessuna persona in nessuna guerra al mondo possa essere considerata un eroe”.

Nel credo di Steven Spielberg c’è sicuramente il pacifismo, che si osserva non soltanto all’interno dei suoi film ma anche in numerose dichiarazioni, anche contemporanee, del regista statunitense. Per questo motivo, tra le frasi migliori di Steven Spielberg merita di essere citata quella all’interno della quale ritiene ogni guerra superflua e fondamentalmente sbagliata.

9) Fu respinto due volte all’Università

Dopo aver studiato a Phoenix ed essersi trasferito a Saratoga, dove si diplomò nel liceo locale, Steven Spielberg provo a frequentare la University of Southern California, ma venne respinto due volte nel contesto dei test di ammissione. Per questo motivo, inizio a studiare lingua e letteratura inglese all’Università statale della California.

10) “In tempi disperati bisogna prendere delle misure disperate.”

A proposito del credo del regista statunitense, un modo per affrontare la propria realtà e la propria contemporaneità è tentare di comprendere, effettivamente, quale sia lo stato di cose per poi comprendere in che modo agire.

11) Il suo primo cortometraggio professionale

Tra le 78 curiosità e frasi di Steven Spielberg spicca anche quella relativa al suo primo cortometraggio professionale: trattasi di Amblin’, scritto, diretto in montato dallo stesso regista nel 1968, dalla durata di 26 minuti. Questo racconta della storia d’amore di due adolescenti nell’ambito di un loro viaggio hippy, nel deserto del Sud California e fino al mare. Ambin’ sarà anche il nome della prima casa di produzione fondata da Steven Spielberg.

12) “La gente deve guardare oltre la televisione o la stampa. Bisogna capire se un leader parla con il cuore e lotta per le proprie convinzioni o si limita a trasmettere le idee degli altri”.

Nel parlare di leadership, Steven Spielberg offre anche una serie di consigli al possibile spettatore e uditore di un discorso, tentando di spiegare quale sia la sua visione delle cose, soprattutto dal punto di vista ideologico e politico.

13) L’accordo con Denis C. Hoffman

Per riuscire a dirigere il suo primo cortometraggio, Steven Spielberg ottenne una somma di 15.000 $ versata da Denis C. Hoffman che, però, in cambio pretese che Steven Spielberg donasse lui la metà degli incassi dei film realizzati nei 10 anni successivi. Tra questi c’era anche Lo squalo, celebre capolavoro del regista statunitense, ma l’accordo venne definito invalido poiché era stato firmato dal regista quando non era ancora maggiorenne.

14) “L’umorismo è importante in politica, come in tutti gli aspetti della vita.”

A proposito di politica, che non ha mai visto Steven Spielberg estraneo, il regista statunitense ha spiegato quali siano alcuni dei presupposti fondamentali per diventare un buon leader e un buon ideologo: tra tutti, l’umorismo che rappresenta una delle componenti essenziali della propria vita.

15) Duel fu girato in soli 13 giorni

Diventato un vero e proprio cult nel corso della sua storia, Duel è il vero e proprio esordio cinematografico di Steven Spielberg, girato inizialmente per la televisione e poi riproposto anche nelle sale cinematografiche. Il film fu commissionato a Steven Spielberg con la pretesa di girarlo in soli 10 giorni, mentre il regista ne impiegò 13. Quando si presentò dal produttore per scusarsi del ritardo, questi gli risposi che, in realtà, non credeva che la richiesta sarebbe mai stata soddisfatta.

16) “Il mondo sarebbe un posto più triste senza Doctor Who”

Tra le tante passioni di Steven Spielberg c’è quella di Doctor Who, che il regista non ha mai negato: tale curiosità e le frasi più importanti di Steven Spielberg, allora, merita di essere considerata questa 16esima, soprattutto per offrire uno spaccato molto importanti di quelle che sono le visioni abituali dello statunitense.

17) George Lucas rimase impressionato da Duel

George Lucas, che sarebbe poi diventato un grande amico di Steven Spielberg, rimase impressionato da Duel. In un primo momento, il celebre regista si propose di guardare soltanto 10 minuti del film di Spielberg ma, avendo notato la qualità del film, rimase in sala per tutta la durata, intuendo le grandissime capacità del giovane autore.

18) “Il vizio più costoso nel mondo non è l’eroina ma la celluloide, e io ho bisogno di una dose ogni due anni”

A proposito della grandissima passione di Steven Spielberg per il cinema, il regista ha nascosto di non poter riuscire a fare a meno di questa materia, soprattutto in fase realizzativa, neanche per un periodo prolungato.per questo motivo, sente quasi il bisogno fisico di tornare sul set ogni due anni.

19) Il flop di Sugarland Express cambiò la vita di Spielberg

prima di diventare il regista di film di culto che hanno segnato l’infanzia crescita di tante persone, Steven Spielberg si lanciò nel contesto dei road movie e, a seguito del suo primo film, sperimentò la formula nuovamente con Sugarland Express. Il film, però, ottenne un successo di pubblico soprattutto date le sue tematiche che tendevano ad attaccare la contemporaneità: fu per questo motivo che lo statunitense virò verso la formula dell’evasione, con i suoi più grandi capolavori.

20) “Ogni volta che un film ha successo, tutti a Hollywood cercano di copiare la formula che riempie le sale. Non importa che sia un film religioso, di sesso, guerra o spazio: un hit è sempre destinato ad essere il nonno di tanti cloni”

Se c’è un regista in grado di trovare delle formule vincenti, quando si tratta di cinema, questo è sicuramente Steven Spielberg. Il regista statunitense ha spiegato quali siano i meccanismi di Hollywood che, indipendentemente dalla tipologia di genere di film, quando si incontra il successo le produzioni sono sempre attente a replicare la formula vincente.

21) A causa di Lo squalo le persone smisero di andare al mare

Il successo di Lo squalo fu enorme, con 470 milioni di dollari guadagnati dal regista al botteghino e, soprattutto, con un effetto: a seguito del film, che aveva suscitato una grande terrore negli spettatori, si registrò un grandissimo calo di bagnanti al mare, nella stagione estiva successiva, a dimostrazione di quanto al cinema può avere effetto sulle masse.

22) La sua carriera iniziò con mezzo dollaro

Nel corso della sua carriera, Steven Spielberg è diventato uno dei registi più celebri e apprezzati di sempre, soprattutto dal punto di vista mediatico e relativo al responso al botteghino. Tuttavia, il suo approccio al cinema è iniziato con ben mezzo dollaro, che rubò dal salvadanaio di famiglia per andare al cinema, dove vive Sentieri Selvaggi. Leggenda vuole che non riuscì a capirlo molto.

23) I problemi sul set di Lo squalo

La realizzazione del film Lo squalo fu costellata da problemi di vario genere, tra cui il casting, un primo sciopero all’inizio delle riprese e, soprattutto, i complessi meccanismi di inquadratura, all’interno del mare mosso che era richiesto dallo stesso Spielberg. Per questo motivo, lo squalo all’interno del film si vede effettivamente poco, ripiegando su un senso di suspense e di attesa che ha reso il film immortale.

24) “Ammiro l’intero mondo di Miyazaki, il suo gusto e le sue abilità narrative. La città incantata è uno dei più grandi film d’animazione mai realizzati e potrebbe essere meglio di qualsiasi film Disney che abbia mai visto. Mi ha influenzato profondamente.”

Tra le grandi ispirazioni di Steven Spielberg c’è quella di Hayao Miyazaki, che il regista ha sempre ritenuto uno dei più grandi di sempre nel suo genere. Non sorprende, dunque, che il regista statunitense si sia lanciato in dichiarazione di tale portata.

25) Rifiutò di dirigere Superman

L’incontro tra Steven Spielberg e Superman sarebbe stato probabilmente eccezionale ma, tra le curiosità e le frasi del regista statunitense c’è da indicare anche il suo rifiuto di dirigere il primo film sul supereroi, che gli era stato offerto da Alexander Salkind. Il regista decise di realizzare un suo progetto, dal titolo Incontri ravvicinati del terzo tipo.

26) “C’eravamo quando abbiamo visto finire il cinema western e ci saremo quando arriverà il tempo in cui il cinema di supereroi farà la stessa fine”

La superhero fatigue è un concetto di cui si parla da anni, soprattutto per quanto riguarda il costante disinteresse del pubblico nei confronti dei cinecomic. Anche Steven Spielberg ne ha parlato offrendo la sua visione delle cose e considerando che, se non ora, anche questi film prima o poi smetteranno di essere protagonisti delle sale.

27) La collaborazione con François Truffaut

Nel film Incontri ravvicinati del terzo tipo, all’interno del cast che annovera anche la presenza di Richard Dreyfuss, recita François Truffaut. In molti sapranno che si tratta del celebre regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, attore e critico cinematografico francese, annoverato tra i creatori e i maggiori esponenti della nouvelle vague. Spielberg estimava particolarmente il regista francese che, per questo motivo, collaborò con lui nel film.

28) “Verrà un giorno in cui le storie mitologiche saranno soppiantate da qualche altro genere a cui magari sta pensando proprio ora qualche giovane regista.”

A proposito del concerto che veniva indicato precedentemente, Spielberg è cosciente del fatto che esisterà un futuro in cui la tendenza del mercato cinematografico contemporaneo cambierà, con nuove idee e nuovi registi che saranno pronti a dire la propria.

29) Fu definito antipatriottico

Quando pensiamo al patriottismo e al senso della popolarità, Steven Spielberg è probabilmente uno dei primi registi a venire in mente. Tuttavia, per il suo film 1941 – Allarme a Hollywood, con John Belushi all’interno del cast, il regista viene definito antipatriottico in virtù della satira presente all’interno del film, in cui si racconta dell’isteria per un possibile nuovo attacco giapponese alle basi e al suolo americano.

30) “Io sogno per vivere”

Non c’è bisogno di dire altro, a proposito di una tra le frasi più belle di Steven Spielberg che sottolinea e suggerisce quanto importante sia, per il regista, la funzione del sogno che dà vita poi al cinema da lui creato.

31) L’insuccesso di 1941 lo portò ad allontanarsi dalla commedia

Come detto precedentemente, il film 1941 non ebbe un grande successo in termini di critica. C’è da dire che il film, in Europa, fu accolto molto positivamente, soprattutto in virtù delle profonde differenze culturali rispetto alla materia del film; tuttavia, ciò portò Spielberg a maturare la decisione di allontanarsi temporaneamente dalla commedia avendo, di fatto, fallito l’approccio al pubblico attraverso questo film.

32) “Paura e autocensura sono errori: un artista deve confidare nella decenza e nell’intelligenza del pubblico.”

Spesso Steven Spielberg è stato interrogato anche a proposito del tema della cancel culture e del nuovo modo di guardare al passato, nell’ambito del cinema contemporaneo. La sua visione non è del tutto pessimistica, ma il regista ha spiegato di non essere del tutto d’accordo con determinate decisioni di censura o di cambiamento a seconda delle epoche.

33) Il suo Night Skies non venne mai realizzato

Alla fine degli anni ’70 Spielberg avrebbe dovuto realizzare un film horror fantascientifico dal titolo Night Skies, che avrebbe sfruttato le componenti che avevano reso celebre Incontri ravvicinati del terzo tipo. Tuttavia, il film non viene mai realizzato per problematiche produttive, dopo che, inizialmente, si sarebbe dovuto occupare della regia del film. Tuttavia, tutto il materiale raccolto diventerà fondamentale per successivi film, come il noto E.T.

34) “Perché pagare un dollaro per un segnalibro, quando si può utilizzare la banconota come segnalibro stesso?”

Sono stati tanti i momenti in cui, accanto alla funzione del sogno e della fantasia, Steven Spielberg ha dimostrato anche molta praticità e concretezza, come nell’ambito di questa dichiarazione sicuramente ironica che è, però, merita di essere annoverata tra le curiosità e le frasi per ricordare e omaggiare il regista.

35) L’inizio della collaborazione con George Lucas

L’amicizia e la collaborazione con George Lucas è uno degli emblemi della carriera di Steven Spielberg. Il tutto iniziò nel 1981 con I predatori dell’arca perduta, il primo film della saga di Indiana Jones: c’è da dire che i rapporti erano del tutto sbilanciati, in quel momento storico, dal momento che Steven Spielberg arrivava da un insuccesso commerciale, mentre George Lucas giungeva direttamente dal clamoroso riscontro di guerre stellari.

36) “A volte mi nascondo dietro le mie pellicole di fantasia perché sono un rifugio molto comodo e piacevole”

Come detto precedentemente, il tema della fantasia è importantissimo per la carriera e la vita di Steven Spielberg, soprattutto per il tema del sogno e della magia del cinema. Il regista a ritenuto, però, anche un fattore di estrema comodità dietro la macchina da presa, come si può notare tra una delle frasi più belle di Steven Spielberg.

37) Il suo atteggiamento paterno con gli attori

Una delle chiavi del successo di Steven Spielberg è anche il modo in cui dirige gli attori sul set. Il regista ha spiegato che il rapporto con i giovani attori è determinato non soltanto da una realtà professionale, ma anche da un preciso atteggiamento umano, che lo porta a sentirsi quasi il padre di tutti quei giovani attori che recitano, talvolta anche esordendo sul set, all’interno dei suoi film.

38) “Roberto Benigni si è identificato con un Donald Duck italiano. Io lo definirei piuttosto un “furby” italiano”

Parlando di Roberto Benigni, Steven Spielberg ha utilizzato un appellativo che, nel corso degli anni, è sempre stato etichettato in maniera differente, tra chi pensa ad una polemica nei confronti dell’attore e regista e chi, invece, suggerisce che nelle parole di Spielberg ci fosse un tono soltanto scherzoso.

39) Il senso del produttore secondo Spielberg

Tra le curiosità e le frasi più belle di Steven Spielberg che c’è anche una che permette di comprendere il modo in cui il regista statunitense interpreta il ruolo di produttore: talvolta, i produttori influenzano direttamente il modo in cui un film viene realizzato con pretese creative, mentre secondo lo statunitense il produttore deve avere il solo ruolo di finanziare il film e negoziare con attori e tecnici, lasciando la totale libertà creativa a chi ne ha competenza.

40) “L’antisemitismo ha segnato la mia infanzia, facendomi sentire sicuro solo a casa mia.”

Una delle realtà sicuramente più spiacevoli che sono state vissute da Steven Spielberg è quella dell’antisemitismo, alla base anche di numerosi lavori realizzati da parte del regista statunitense e non solo. Al giorno d’oggi, Spielberg parla spesso di quelle sensazioni che provavo a durante l’infanzia e del senso di insicurezza che sentiva addosso giorno per giorno.

41) La nascita della Amblin Entertainment

Come detto precedentemente, la prima casa di produzione di Steven Spielberg è la Amblin Entertainment, fondata nel 1982 e il cui nome si basa sul primo cortometraggio del regista. Questa fu alla base di film celebri, come la trilogia di Ritorno al futuro e Cape Fear, oltre che produttrice di grandi cult per grandi e piccoli, come I Goonies, Piramide di paura e la saga di Indiana Jones.

42) “Io sono un regista veloce, mentre Stanley era molto lento e metodico. Era uno che pensava a lungo alle cose. Ogni tanto mi diceva “ti farò sapere”, e poi non lo sentivo per una settimana. Quando mi telefonava, una settimana dopo, ci aveva davvero pensato su per sette giorni, e mi teneva al telefono per tre ore per discuterne nei minimi dettagli.”

Tra le grandi amicizie di Steven Spielberg c’è stata quella con Stanley Kubrick, di cui il regista ha parlato in diverse occasioni. La loro differenza nell’approccio ai film e, soprattutto, al modo in cui pensare ad un determinato tipo di cinema è stato oggetto di una delle frasi sicuramente più belle e da ricordare di Steven Spielberg.

43) I problemi di censura con Indiana Jones e il tempio maledetto

Il secondo capitolo della saga di Indiana Jones, dal titolo Indiana Jones che il tempio maledetto, ebbe problemi di censura con la Motion Picture Association of America: quest’ultima propose inizialmente un rating R-17 per il film, di fatto vietando ai minori di 17 anni di arrivare in sala se non accompagnati dai genitori, mentre è Spielberg optava per un PG, ovvero la possibilità a tutti di vedere il lungometraggio. Alla fine, il fil giunse nelle sale con rating R-13, che venne creato per la prima volta proprio per questo prodotto.

44) “Non avrei potuto filmare ‘Il colore viola’ se il libro fosse stato un grande e corposo romanzo. Il motivo per cui l’ho letto è perché era sottile.”

Uno dei film diretti e nel corso della carriera di Steven Spielberg è Il colore viola, ma tra le curiosità sul registro statunitense c’è, di fatto, la brevità del romanzo che ha permesso al regista e produttore di leggerlo, potendo successivamente realizzare il film.

45) Fu accusato da Ishmael Reed di stereotipare le persone nere

A seguito dell’uscita al cinema di Indiana Jones e il tempio maledetto, nel 1985 Steven Spielberg diresse Il colore viola, con Whoopi Goldberg e non solo. Il regista venne accusato dal romanziere, saggista e poeta statunitense Ishmael Reed, particolarmente conosciuto per il suo impegno nei confronti delle popolazioni afroamericane: quest’ultimo sottolineò che l’opera di Steven Spielberg appariva fin troppo banalizzante e stereotipizzata nei confronti delle persone nere raccontate nel film.

46) “Mi guadagno da vivere sognando”

Sulla falsa riga di quanto precedentemente indicato con le frasi migliori di Steven Spielberg, c’è anche un concetto che permette al sogno, al di là della sua funzione esistenziale, di essere il motivo per cui Steven Spielberg lavora e ha ottenuto un grandissimo successo in tutto il mondo.

47) L’utilizzo della grafica computerizzata in E.T.

Trattandosi di uno dei registi più celebri di sempre, non sorprende che Steven Spielberg sia anche alla base di alcune delle innovazioni più importanti e la storia del cinema. Tra queste, l’utilizzo della grafica computerizzata in E.T., seguendo di fatto un modello che era già stato messo in atto da James Cameron in Terminator 2. Questi due lavori furono, di fatto, l’esempio per superare l’animazione a passo uno, sostituita sempre più radicalmente da quella computerizzata.

48) “Questo ragazzino sembra la controfigura di Steve McQueen.”

Una delle frasi di Steven Spielberg diventata più celebre nella storia del cinema. Con questa frase, il regista statunitense parlò di Christian Bale, a proposito della sua interpretazione in L’impero del sole. Insomma, non si può dire che Steven Spielberg non abbia fiuto per i grandi attori e, nonostante la sua età, si rese conto anche della grandissima bravura di Christian Bale.

49) Spielberg chiese a Polanski di dirigere Schindler’s List

Tra le curiosità sicuramente più importanti di sempre per Steven Spielberg c’è quella che interessa uno dei suoi più grandi capolavori, Schindler’s List. Inizialmente, il film avrebbe dovuto avere una regia differente, con Spielberg che propose il progetto Roman Polanski, ma quest’ultimo rifiutò poiché troppo coinvolto emotivamente, avendo vissuto nel ghetto di Cracovia fino all’età di otto anni.

50) “L’unico, dal mio punto di vista, capace di restituire alla fantascienza i colori e la tenerezza delle favole più belle dell’infanzia”

Un modo sicuramente molto utile per omaggiare Steven Spielberg è citare anche altre frasi che sono state pronunciate non direttamente dal regista, ma da altri sul suo conto. In questo caso, la frase la Claudia Cardinale permette di comprendere quanto importante sia stato l’impatto di Spielberg nell’ambito della cultura occidentale.

51) Definì i soldi guadagnati da Schindler’s List “bloody money”

Il progetto di Schindler’s List è legato anche ad un’altra tra le curiosità su Steven Spielberg, con il regista che non accettò mai di ottenere profitti dal film che gli valse la statuetta come miglior regista e quella di miglior film. Per questo motivo, tutti i guadagni del lungometraggio furono reinvestiti per la creazione della Survivors of the Shoah Visual History Foundation.

52) “Lavorare con Spielberg è stato molto interessante come attore e come regista. Mi ha portato in sala di montaggio e mi ha chiesto pareri, mi ha fatto insomma partecipare al processo creativo. Spielberg è un regista che ama gli attori e li incoraggia a migliorarsi. E poi è stupendo vedere un professionista come lui arrivare, dopo molti film, eccitato e contento sul set come un bambino.”

Tra gli attori che hanno avuto modo di parlare di Steven Spielberg e c’è anche Stanley Tucci, che l’ha definito non soltanto un ottimo regista su cui lavorare, ma anche un incredibile consulente umano e professionale, sotto tutti i punti di vista.

53) L’impegno di Steven Spielberg nel mondo dei videogiochi

Accanto a quello cinematografico, è da registrare anche il grande impegno di Steven Spielberg nel mondo dei videogiochi e nella creazione di questi ultimi; alla fine degli anni ’90, partecipò alla sceneggiatura di The Dig, che venne successivamente pubblicato dalla software house di George Lucas e, nel 1996, collaborò proprio con il regista di Guerre Stellari per Director’s Chaire, un gioco simulatore in cui il videogiocatore può sentirsi una giovane regista in cui creare dei cortometraggi.

54) “Steven Spielberg poi, oltre ad avere un grande talento, è anche un tipo simpatico, divertente, pieno di humour. Ho imparato tantissimo da lui, sia come attore che come regista. È generoso e gentile.”

Come si diceva in una delle migliori frasi di Steven Spielberg che si indicavano precedentemente, l’ironia e l’umorismo è sicuramente una delle caratterizzazioni del regista statunitense. Per questo motivo, Stanley Tucci ha avuto modo di sottolineare che, al di là dell’immensa bravura del regista, Spielberg può dirsi anche un grande uomo divertente e pieno di umorismo.

55) La battuta agli Oscar per Salvate il soldato Ryan

Vincitore di cinque Oscar per Salvate il soldato Ryan, Spielberg ottenne nuovamente la statuetta per la regia, dopo quella è vinta per Schindler’s List. Se, per quanto riguarda quel film, non ebbe mai modo di risultare in maniera vistosa, per Salvate il soldato Ryan si lasciò andare ad una battuta.

56) “Mi è consentito dire che questo lo volevo veramente tanto?”

Proprio la battuta che ci davamo precedentemente, a proposito delle migliori frasi di Steven Spielberg e delle curiosità sul registro statunitense: questa frase viene pronunciata dal regista quando salì sul palco per ritirare la sua seconda statuetta agli Oscar per la migliore regia vinta per Salvate il soldato Ryan.

57) È cavaliere dell’Impero britannico

Tra le tante onorificenze vinte nella sua carriera, Steven Spielberg è stato insignito anche del titolo di Cavaliere dell’impero britannico nel 2000, in virtù del suo contributo all’industria cinematografica inglese. Tuttavia, a differenza di Ridley Scott (e di tanti altri), non può fregiarsi del titolo di Sir., non essendo un cittadino del Commonwealth.

58) “Mi è piaciuto E.T.. Era piacevole, divertente da guardare. Ma non ha messo alla prova per niente la mia intelligenza. A livello emotivo era come guardare uno di quei vecchi film di Lassie. Non voglio denigrarlo: provavi qualcosa per il ragazzo e questo andava bene. Spielberg ha un incredibile talento per queste cose.”

Anche Joseph L. Mankewicz ha avuto modo di dire la sua a proposito di Spielberg e di uno dei suoi film più celebri, E.T. Il regista ha commentato positivamente il film, per quanto la componente emotiva non fosse così tanto marcata all’interno del lungometraggio, come ha affermato in maniera molto elegante nelle sue dichiarazioni.

59) Rifiutò di dirigere Harry Potter e la pietra filosofale

Accanto al rifiuto di Superman precedentemente indicato tra le 78 curiosità relative a Steven Spielberg, c’è anche quello di un altro film che avrebbe potuto sublimare una delle coppie regista-film più importanti di sempre. Il regista, infatti, decise di non dirigere Harry Potter e la pietra filosofale, sia perché la Rolling prevedeva che tutti gli ha detti ai lavori dei film fossero britannici, sia perché non volle mai confrontarsi con un prodotto dal sicuro successo.

60) “Nomen atque omen. È un caso che Spielberg in tedesco significhi la montagna del gioco? L’infanzia, la paura, il volo sono i motivi conduttori del suo cinema, il volo implica la nozione di leggerezza. Always, Hook e Jurassic Park i tre film che precedono Schindler’s List – sono i meno felici perché i più pesanti.

Tra le tante definizioni e recensioni di Steven Spielberg che c’è anche quella di Morando Morandini che ne parla a partire dal suo nome, che rimanda immediatamente ad un contesto giocoso, fantastico e ludico, richiamato proprio all’interno dei film del regista statunitense.

61) L’omaggio a Stanley Kubrick in Minority Report

A proposito del rapporto di amicizia e collaborazione con Stanley Kubrick, nel 2002 Steven Spielberg decise di omaggiare il celebre regista in Minority Report, con una battuta che collega direttamente ad Arancia Meccanica, offerta nel momento in cui Tom Cruise si reca a cambiare gli occhi. Il film, benché basato sul conto omonimo di Philip K. Dick, se ne discosta in numerosi punti.

62) “Sul talento e sul genio di Spielberg penso che ci sia poco da discutere. Per quanto riguarda gli effetti della sua concezione del cinema potrei risponderle che è prerogativa di molti grandi causare delle degenerazioni.”

Non tutti coloro che hanno parlato di Steven Spielberg l’hanno fatto con toni necessariamente positivi: tra le dichiarazioni meno lusinghiere nei confronti del regista statunitense è quella di Joe Dante che, pur riconoscendo un valore incredibile al regista statunitense, non può fare a meno di notare quali siano state le conseguenze successive alla nascita e allo sviluppo del suo cinema.

63) È stato nominato Cavaliere italiano da Carlo Azeglio Ciampi

Anche l’Italia ha offerto il suo riconoscimento a Steven Spielberg, dal momento che, nel 2004, il regista è stato insignito del titolo di Cavaliere italiano per meriti da Carlo Azeglio Ciampi, presidente della Repubblica italiana. Accanto all’onorificenza britannica precedentemente citata e al massimo titolo tedesco, Semen Spielberg può dirsi anche un grande collezionista di titoli politici e sociali.

64) “La gente si sbaglia; è Spielberg che dovrebbe essere considerato come un Luc Besson americano, e non il contrario.”

Tra le curiosità e le frasi di Gesù Steven Spielberg che c’è anche quella di Bruce Willis, che ne offre una considerazione sicuramente in edita in termini di ricezione ed in modo di considerare il regista, specie dato il suo rapporto con il mercato europeo.

65) La guerra dei mondi nacque a seguito di una chiacchierata con Tom Cruise

Il film è stato consegnato alla storia come un prodotto dei toni molto cupi, che sono stati decisamente influenzati dal crollo delle torri gemelle e dagli eventi dell’11 settembre; in un primo momento, però, la guerra dei mondi è stato un progetto che venne concepito a seguito di una semplice chiacchierata tra Steven Spielberg e Tom Cruise, come raccontato dal regista. I due si sono dovuti accordare per la realizzazione del film che viene slittata in virtù delle riprese di Munich e Mission: Impossible III.

66) Le immagini di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo vennero rubate

In un primo momento, la produzione di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo fu travagliata: Steven Spielberg non voleva ritornare a raccontare la storia dell’archeologo interpretato da Harrison Ford ma, a seguito delle pressioni dell’attore e di George Lucas decise di confrontarsi con il film. 4000 immagini del film, contenute nel computer del regista, vennero rubate assieme allo strumento: tuttavia, quest’ultimo fu recuperato permettendo al film di essere realizzato.

67) Fu nominato consulente artistico delle Olimpiadi di Pechino ma rinunciò all’incarico

Ancora una rinuncia, tra le curiosità su Steven Spielberg per raccontare e omaggiare il regista statunitense: nel 2008 venne scelto come consulente artistico delle olimpiadi di Pechino ma rifiutò l’incarico per protesta, dal momento che il governo cinese si era macchiato della mancanza di diritti umani in merito alla questione del Darfur.

68) Il legame tra Transformers e Duel

Forse non tutti sanno che, tra le curiosità su Steven Spielberg, c’è anche quella relativa a Transformers del 2007, prodotto dallo stesso regista statunitense. Non solo, dal momento che il legame tra il film è il regista non si esaurisce qui, con il modello di Optimus Prime che rimanda a quello del Peterbilt 281, camion presente in Duel.

69) Ha supportato la nascita di Bollywood

A seguito delle polemiche per Indiana Jones che il regno del teschio di cristallo, Steven Spielberg ha deciso di rescindere il suo contratto con la Paramount Pictures, accusata di aver costretto il regista a girare in tempi brevi e con non troppe risorse a disposizione; a seguito di questa decisione, Spielberg ha firmato con la Radiance ADA Group, di fatto supportando la nascita di Bollywood che faceva parte proprio dell’ala produttiva della società indiana.

70) Il cameo della Regina Elisabetta II nel suo film Il GGG

Nel suo film del 2016, Il GGG – Il grande gigante gentile, è presente in cameo la Regina Elisabetta II, nei panni di Penelope Wilton. L’iconicità della figura è legata alla presenza dei cani corgie, utilizzati in tributo per omaggiare proprio una delle sovrane più importanti e longeve della storia.

71) È il padrino di Gwyneth Paltrow e Drew Barrymore

Trattandosi di una delle figure più importanti di sempre in ambito cinematografico e non solo, Steven Spielberg è anche il padrino di due grandi star hollywoodiane: qui Gwyneth Paltrow e Drew Barrymore. Non sorprende notare che il celebre regista e produttore cinematografico statunitense sia stato scelto per un ruolo extra-set, ma dimostra quanti legami questi abbia saldato nel corso della sua vita.

72) Ha ricevuto il dottorato in Letteratura all’Università di Yale

Nel corso della sua carriera, Steven Spielberg ha avuto modo di ricevere riconoscimenti e onorificenze di ogni genere, di fatto diventando tutt’uno con i titoli che può portare con sé all’interno della sua bacheca. Tra questi, c’è anche un’onorificenza universitaria. È stato insignito, infatti, del dottorato in letteratura all’Università di Yale, a dimostrazione del suo grandissimo impegno anche in questa realtà.

73) È stato minacciato di stalking

Tra le tante curiosità su Steven Spielberg che c’è anche una disavventura, dal momento che il celebre regista statunitense è stato oggetto di stalking nel 1998. Quest’atto, che si tramutò anche in minacce per la persona, avviene ad opera di Jonathan Norman, un uomo di cui non si è mai detto molto in termini di biografia o carriera: ciò che sappiamo è che, successivamente, quest’ultimo è stato arrestato e processato.

74) Imparò i segreti del montaggio agli Universal Studios da bambino

Tra le numerosissime curiosità da ricordare assolutamente su Steven Spielberg che c’è quella relativa al momento in cui imparò i segreti del montaggio. Era soltanto un bambino e, in gita con la scuola, abbandonò il gruppo per recarsi dietro le quinte agli Universal Studios, dove parlò con un montatore per cercare di carpire quanto più possibile del mestiere.

75) Il suo lavoro realizzato a ritmo di musica

Uno dei segreti del montaggio di Steven Spielberg è stato sfilato dal suo amico e collaboratore Michael Kahn, che ha svelato che Steven Spielberg non monta neanche una scena se non con l’accompagnamento della temp music, ovvero la cosiddetta musica da appoggio che permette alle scene di acquisire un ritmo maggiore e di facilitare il lavoro del montatore.

76) Altri progetti che gli furono proposti

Certo è che la lista dei progetti che sono stati proposti a Steven Spielberg è particolarmente lunga ma, tra le curiosità sul regista e produttore statunitense, merita menzione anche parte di questi titoli: tra i più celebri, Cruising, Rain Men, The Truman Show, Shrek, Big Fish, Oldboy, Interstellar e Rapito.

77) I film in cui ha recitato

Accanto ai numerosissimi lavori di regista e di produttore o sceneggiatore, Steven Spielberg ha accumulato anche diversi ruoli da attore all’interno di film. Il suo esordio da attore c’è nel 1975 con Lo squalo, in cui presta voce allo speaker della radio, e da attore ha recitato anche in The Blues Brothers, Indiana Jones e il tempio maledetto, Gremlins, Gremlins 2, Men in black, Jurassic Park, Vanilla Sky, Austin Powers in Goldmember e Paul di Greg Mottola.

78) I riconoscimenti vinti da Steven Spielberg

Nell’elencare tutte le curiosità relative alla figura di Steven Spielberg, non si può far altro che sublimare il tutto attraverso la lunga serie di riconoscimenti vinti dal regista statunitense nel corso della sua carriera; tra questi spiccano 23 candidature agli Oscar, 13 ai BAFTA, 24 ai Golden Globe, 25 agli Emmy e 12 ai Director’s Gilda of America Award.