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E se il prossimo film di Spielberg fosse il sequel di E.T.?

La nuova pellicola diretta da Steven Spielberg ha una data d’uscita: ma quale storia potrebbe raccontare?
E se il prossimo film di Spielberg fosse il sequel di E.T.?

È notizia di pochi giorni l’annuncio della data d’uscita del prossimo lungometraggio diretto dal Maestro pluripremiato agli Oscar Steven Spielberg (Munich, Minority Report), senza che sia stato rivelato nulla a proposito della trama o del soggetto da sviluppare. Ma che cosa potrà raccontare questo film? Di seguito tutte le possibilità a riguardo.

Il sequel di E.T. L’extraterrestre è possibile che venga realizzato?

La Universal Pictures ha comunicato ufficialmente la data d’uscita cinematografica, negli Stati Uniti, del futuro progetto cinematografico diretto da Steven Spielberg, esattamente per il 15 maggio 2026; un annuncio che non parrebbe niente di rilevante, ma se venisse unito a determinati tasselli, potrebbe formare un puzzle interessante per capire di cosa si tratta. Per cominciare, se una grande major hollywoodiana si preoccupa di annunciare con discreto anticipo la distribuzione di un suo film, è perché sicuramente ha delle carte importanti da giocarsi, iniziando fin da subito a creare l’evento attorno ad esso; da non sottovalutare nemmeno il giorno scelto, poiché il mese di maggio per l’industria hollywoodiana segna il via della stagione estiva, uno slot sempre molto gettonato per i grandi blockbuster, di conseguenza viene da pensare che possa trattarsi di una produzione ad alto budget.

Analizzando l’attuale situazione del calendario americano cinematografico di maggio 2026, per come stanno le cose al momento, questo film ancora senza titolo si piazza tra l’uscita del prossimo capitolo degli Avengers (1 maggio) e l’uscita di The Mandalorian and Grogu (22 maggio); due franchise alquanto potenti, Marvel e Star Wars, a cui nessuno vorrebbe fare concorrenza, a meno che non si creda di avere in mano qualcosa di veramente potente e sicuro. Le due pellicole precedenti del cineasta statunitense, realizzate per avere una vetrina nella stagione dei premi, West Side Story (2021) e The Fabelmans (2022), e per l’appunto hanno sfruttato la finestra invernale, verso la fine dell’anno solare.

E se il prossimo film di Spielberg fosse il sequel di E.T.?

Perché il sequel di E.T. L’extraterrestre potrebbe arrivare

Da parecchi anni a questa parte, per il mondo dell’audiovisivo è un periodo alquanto complicato, caratterizzato per molti da una sostanziale crisi di idee; forse è più incisivo sostenere che esiste il rifiuto di elaborare nuove idee per paura del pericolo di non generare profitto e la sindrome del flop è sempre più dietro l’angolo, specialmente dopo la parentesi COVID-19. Ormai è difficile trovare un film del passato per cui non sia stato realizzato un sequel fuori tempo massimo, soprattutto se riguarda la decade degli anni ’80: da Blade Runner a Top Gun, passando per la saga di Ghostbusters; il 2024 poi sarà l’anno del sequel de Il Gladiatore di Ridley Scott e Beetlejuice di Tim Burton, senza contare che un grande autore come Michael Mann ha annunciato la lavorazione del secondo film di Heat – La sfida.

Ma perché dovrebbe essere proprio il sequel di E.T. L’extraterrestre? Innanzitutto è uno dei grandi cult firmati da Spielberg che ancora non ha avuto un rilancio, visto come la saga di Jurassic sta proseguendo per i fatti suoi mentre Indiana Jones ha appena clamorosamente toppato il suo ritorno. Per caldeggiare l’effetto nostalgia è funzionale ripescare una pellicola di oltre quarant’anni fa, per cui sarebbe possibile richiamare il cast originale, oggi bello cresciuto, aggiungendo attori giovani per ammiccare contemporaneamente anche le nuove generazioni. Infine, un’altra notizia, arrivata prima di questa, indicava che fosse in programma un lungometraggio dal soggetto “extraterrestre”, scritto dallo sceneggiatore David Koepp, guarda caso ufficialmente ingaggiato per scrivere il film in arrivo nel 2026.

Come si suol dire in questi casi: chi vivrà vedrà; di sicuro vista la situazione in cui si sta vivendo, non ci si stupisce più di nulla e pare veramente che oggi sia tutto possibile. Qualora si presentasse la possibilità, quantomeno la presenza di Spielberg terrebbe accesa la fiammella della speranza, ma onestamente, per chi scrive, le dita sono incrociate per far sì che ciò non avvenga mai, poiché in questo caso davvero non vi è alcuna necessità. Oltre a Ryan, si salvi il soldato E.T.!