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I migliori film con Monica Bellucci

Monica Bellucci è una delle attrici più note del cinema italiano ed internazionale ed ha preso parte a numerosi film di successo: ma quali sono i migliori con lei?
Monica Bellucci, i migliori film con l'attrice

Nata a Città di Castello il 30 settembre 1964, Monica Bellucci è un’attrice e modella italiana, considerata in tutto il mondo come una sex symbol – ragion per cui molti l’accusano di non avere davvero talento e di dovere tutto alla propria bellezza – è stata in grado di sfruttare questa aura costruitasi intorno alla sua figura per ricoprire ruoli magari non da protagonista, ma all’interno di pellicole anche e soprattutto internazionali dimostrando, da questo punto di vista, grande intelligenza. È stata inoltre la prima italiana a ricoprire il ruolo di madrina al 56esimo Festival di Cannes – e di nuovo nel 2020 – mentre, sempre nell’ambito del festival francese, è stata membro della giuria che a Cannes59 ha consegnato la prestigiosa Palma d’oro a Il vento che accarezza l’erba di Ken Loach. Su invito dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, diventa parte della fetta italiana votante per i premi Oscar. Al netto di tutto ciò che è stato detto, quali sono i migliori film con Monica Bellucci? A seguire, la classifica.

10) L’uomo che vendette la sua pelle (2020), di Kaouther Ben Hania

Solo i cinefili più incalliti ricorderanno questo ruolo, ma nel 2020 Monica Bellucci era nel cast di L’uomo che vendette la sua pelle della regista tunisina Kaouther Ben Hania (Quattro figlie). La presenza in classifica è dovuta in primis perché sottolinea – come vedremo, per l’ennesima volta – come l’attrice italiana scelga in realtà con attenzione i ruoli da ricoprire ed all’estero, molto più che in Italia, le viene riconosciuto uno status quo non indifferente. Ad essere importante in questo film è in primis proprio la sua presenza, prima ancora dell’interpretazione, perché supera i confini cinematografici e tratta questioni sociali di grande rilevanza, dimostrando come sia attenta ad ogni aspetto non solo dell’arte, ma anche di ciò che le gravita intorno.

9) La passione di Cristo (2004), di Mel Gibson

In La passione di Cristo, film parecchio controverso diretto da Mel Gibson, la Bellucci interpreta Maria Maddalena in una performance contraddistinta dallo spessore emotivo caricato dall’attrice su un personaggio così essenziale. Inoltre, offre una presenza scenica d’impatto sia per i suoi tratti estetici che per la capacità di trasmettere con sguardi e gesti tutto il dolore e la devozione di una figura emblematica quale è Maria Maddalena, che è mossa dalla compassione e dalla forza interiore. Monica Bellucci qui riesce a rendere il film maggiormente toccante proprio perché è abile nell’aggiungere al personaggio una dimensione umana, fattore decisivo su più fronti.

8) Malèna (2000), di Giuseppe Tornatore

Uno dei migliori film con Monica Bellucci è Malèna, di Giuseppe Tornatore, in un ruolo praticamente perfetto per lei sia per presenza scenica che in termini psicologici. Infatti, l’attrice italiana interpreta la donna che dà il titolo al film, ossia una giovane e bellissima vedova che vive in un paesino siciliano ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Seducente, magnetica e persino struggente, la Bellucci cattura la solitudine e la sofferenza di Malèna caricandosi l’aspetto emozionale del film di Tornatore, e il tutto avvalendosi di pochi dialoghi. Non era affatto semplice, eppure in quanto al pathos richiesto dal ruolo l’attrice primeggia e fa sì che gli spettatori possano empatizzare con lei.

7) Spectre (2015), di Sam Mendes

Un ruolo dal minutaggio breve ma al tempo stesso iconico quello di Monica Bellucci in Spectre, dove interpreta la vedova di un mafioso che incrocia il cammino del protagonista interpretato da Daniel Craig, ovvero James Bond. La chimica tra i due è palpabile e misteriosa, ragion per cui arricchisce alcune scene del film di tensione e sensualità. La Bellucci qui è elegante ed affascinante, ma in alcuni frangenti si intravede un velo di malinconia davvero intrigante.

6) I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005), di Terry Gilliam

Forse il lungometraggio meno apprezzato e sicuramente il meno citato nell’intera filmografia di Terry Gilliam, eppure I fratelli Grimm e l’incantevole strega è un’opera che, al netto dei tanti difetti, merita di essere menzionata per l’inventiva e per il gusto artistico di un regista che fa parte della storia del cinema e che, dall’alto della sua esperienza, sceglie proprio Monica Bellucci come Regina della sua pellicola. Per quanto i protagonisti siano Matt Damon e Heath Ledger, è estremamente interessante notare come Gilliam comprenda il peso specifico dell’attrice italiana e le regali un ruolo molto più complesso di quanto possa sembrare ad una prima visione, che lei interpreta esattamente come richiesto e, guidata dall’ex Monty Python, porta a casa una performance di tutto rispetto.

5) Le meraviglie (2014), di Alice Rohrwacher

Uno dei migliori film con Monica Bellucci è Le meraviglie, di Alice Rohrwacher, dove nel ruolo di Milly Catena riesce perfettamente a imprimere un velo di glamour e di desiderata artificiosità. D’altronde, Milly è una presentatrice televisiva che ha l’obiettivo di presentare alcune vicissitudini del mondo esterno per mettere in contrasto le immagini di quest’ultimo con quelle della realtà rurale dove vive la famiglia della protagonista. Da questo punto di vista, la Bellucci rende giustizia ad una figura ambigua, misteriosa e per certi versi fiabesca – come è il film -, ponendo l’accento sulla tensione che c’è tra la tradizione e la modernità.

4) Matrix reloaded (2003), di Andy e Larry Wachowski

Nel 2003, Monica Bellucci è all’apice della sua carriera e non esiste persona all’interno dell’industria cinematografica (e non solo) che non sappia chi sia. Dopo aver scritto la storia nel 1999 con Matrix, gli allora fratelli Andy e Larry Wachowski – oggi Lana e Lilly – riprendono in mano il loro folle progetto per realizzarne due seguiti. Il primo di questi e Matrix reloaded, un capolavoro in grado di raggiungere le stesse vette del suo predecessore e, da un certo punto di vista, superarlo, dove Monica Bellucci interpreta il ruolo di Persephone, compagna del Merovingio. Per quanto si tratti di un piccolo ruolo, esso è fondamentale per lo sviluppo della narrazione e l’attrice italiana sembra nata per ricoprirlo. Qualcuno direbbe che sarebbero capaci tutti a farlo, ma la verità è che non è così e che è proprio questo che distingue Bellucci da ogni altra attrice, per la consapevolezza di sé e per come porta in scena il proprio corpo.

3) Un été brûlant (2011), di Philippe Garrell

All’interno della filmografia di Monica Bellucci, ci sono alcuni titoli totalmente dimenticati ma di grande rilievo. Si tratta di opere che provengono principalmente dalla Francia e, tra queste, a spiccare è soprattutto Un été brûlant (Un’estate rovente), diretto da Philippe Garrell ed interpretato, oltre che dall’attrice di Città di Castello, dal figlio Louis Garrell. Un’interpretazione matura, convincente e davvero in linea con quel modo di fare cinema tipico dei francesi che, chi lo sa, potrebbe davvero essere uno dei motivi di maggior critica da parte degli italiani. Eppure, per l’ennesima volta, Bellucci dimostra la sua bravura, le sue capacità attoriali ed una presenza scenica notevole.

2) Irréversible (2002), di Gaspar Noé

Un anno prima di Matrix reloaded però, il regista argentino Gaspar Noé dona a Monica Bellucci uno dei ruoli più noti e discussi della sua carriera. Impossibile infatti non pensare alla famosa scena di stupro tanto criticata quanto brutalmente reale, ma il film fa in primis leva sul rapporto che la sua Alex ha con Marcus, interpretato da Vincent Cassell. Un rapporto di odio e amore che funziona perfettamente proprio alla luce della relazione che ha l’attore francese e l’attrice italiana hanno avuto per 14 anni. Un’opera divisiva come tutto il cinema di Noé che però, per senso critico o mera curiosità, merita di essere vista e scoperta.

1) L’ultimo capodanno (1998), di Marco Risi

Il miglior film con Monica Bellucci è L’ultimo capodanno, datato 1998 e diretto da Marco Risi. Qui l’attrice interpreta una donna di nome Giulia coinvolta in una serie di eventi che definire bizzarri non rendere giustizia a quanto avviene effettivamente, ragion per cui qui come in nessun altro lungometraggio la Bellucci è vivace, dinamica, energica perché influenzata dalla natura caotica ed euforica della serata vissuta nei pressi di un condominio romano. L’attrice ha un fascino seducente, intenso e vibrante, perfettamente in contesto con il ritratto che viene fatto della vita urbana, e riesce a scandire un ritmo vertiginoso.