I migliori film tratti da romanzi

Se non hai tempo di leggere, allora guardali sul grande schermo o comodamente a casa tua. La classifica dei migliori film tratti da romanzi: ma quali sono?
Di seguito la classifica dei migliori film tratti da romanzi

Articolo pubblicato il 21 Luglio 2024 da Arianna Casaburi

A volte quando si guarda un film, la cui storia sembra catapultarlo completamente nella sua trama, può sembrare allo spettatore di sfogliarne le pagine come se fosse un romanzo a tutti gli effetti. Questo risulta ancora più concreto nel momento in cui stiamo parlando di film che si dichiarano essere esplicitamente degli adattamenti cinematografici di romanzi veri e propri in carta e inchiostro. Riportiamo qua di seguito una classifica dei migliori film tratti da romanzi che spaziano tra classici alle uscite più recenti: ma quali sono i migliori film tratti da romanzi?

Quali sono i migliori film tratti da romanzi?

Prima di scoprire la classifica dei migliori film tratti da romanzi, occorre precisare che la lista stilata si basa su criteri puramente soggettivi, ma che allo stesso tempo tiene presente come criterio di scelta quello cronologico per dare spazio a titoli di vari decenni in modo da proporre un ventaglio variegato, e naturalmente quello della qualità e dell’originalità in modo da evitare di presentare film scontati e banali. Per queste ragioni, alcuni titoli molto più celebri e popolari e dunque probabilmente più familiari alle orecchie e agli occhi dello spettatori non sono stati presi in considerazione nella seguente classifica pur avendo pieno titolo di esservi inseriti in quanto tratti da romanzi. Di seguito i migliori film tratti da romanzi, riportati cronologicamente in ordine crescente in base alla loro uscita dal più datato a quello più recente.

Frankenstein (1931), di James Whale

Il titolo che apre ufficialmente la classifica dei migliori film tratti da romanzi è l’horror fantascientifico Frankenstein del 1931 del regista James Whale, tratto dalll’omonimo romanzo gotico della scrittrice inglese Mary Shelley del 1818. La storia narra di un giovane scienziato che ridà la vita nel suo laboratorio a una creatura composta da parti del corpo umane recuperate da cadaveri, e del percorso di formazione e scoperta del nuovo sé della creatura per reimparare a parlare, camminare e sviluppare una nuova coscienza, sfidando così le leggi della scienza, da cui il sottotitolo del libro Il moderno Prometeo.

Il dottor Stranamore (1964), di Stanley Kubrick

Il secondo titolo che compare nella classifica dei migliori film tratti da romanzi che vi proponiamo è Il dottore Stranamore ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba di Stanley Kubrick, regista che è stato ispirato per la sceneggiatura dal romanzo fantapolitico thriller di Peter George Il dottor Stranamore del 1958 – nel titolo originale Red Alert e poi successivamente divenuto Two Hours to Doom – dello scrittore gallese Peter George che narra le vicende della Guerra Fredda e sul possibile scoppio di una terza guerra mondiale.

Arancia meccanica (1971), di Stanley Kubrick

Anche il terzo titolo proposto per la classifica dei migliori film tratti da romanzi è sempre del regista Stanley Kubrick e basato ancora una volta su un libro fantapolitico. Si tratta di Arancia meccanica del 1971, tratto dall’omonimo romanzo del 1962 dello scrittore inglese Anthony Burgess (Arancia meccanica, nella versione originale A Clockwork Orange). Si tratta di una commedia nera, distopica e satirica su una cultura futuristica in cui si immagina che siano i giovani a prendere il controllo governando con la violenza gratuita e perpetrando atti disumani.

Apocalypse Now (1979), di Francis Ford Coppola

Il prossimo film è tratto liberamente da un classico della letteratura inglese e riadattato in chiave contemporanea su fatti storici realmente accaduti. Apocalypse Now, il perturbante capolavoro del regista Francis Ford Coppola dalla durata da colossal del 1979, si ispira infatti alla storia di un colonizzatore immaginario chiamato Kurtz narrata nel romanzo Cuore di tenebra del 1899 dello scrittore polacco naturalizzato inglese Joseph Conrad, adattandone gli eventi alla Storia con la “s” maiuscola per i temi della brama di potere e dominio sull’essere umano sperimentati con la Guerra in Vietnam.

Shining (1980), di Stanley Kubrick

Si ritorna a Stanley Kubrick, con il suo Shining del 1980, tratto dall’omonimo romanzo horror del 1977 del maestro dell’orrore Stephen King, con protagonista un mostruoso Jack Nicholson, nei panni dell’inquietante Jack Torrance, uno scrittore in erba che cerca di scoprire il suo talento nell’hotel sperduto e isolato da tutto e da tutti sulle montagne innevate del Colorado dove ha accettato di lavorare come guardiano e in cui insieme a sua moglie e a suo figlio Danny che avrà delle visioni inquietanti circa gli eventi spaventosi che sono accaduti tra quelle mura, scenderà lentamente nella follia e nel delirio mentale.

Trainspotting (1996), di Danny Boyle

Presentato fuori concorso alla 49esima edizione del Festival di Cannes, il film Trainspotting del 1996 del regista Danny Boyle è un adattamento cinematografico divenuto dell’omonimo primo romanzo dello scrittore scozzese Irvine Welsh pubblicato nel 1993 che narra le peripezie di un gruppo di giovani ragazzi dipendenti dalla droga nella Edinburgo di fine anni ’80. Per le sue battute e scene iconiche, il lungometraggio ha reso omaggio e dato ulteriore successo al testo originale divenendo un cult assoluto del cinema.

In the Mood for Love (2000), di Wong Kar-wai

Ispirato al romanzo breve Un incontro del 1993 dello scrittore cinese Liu Yichang, il capolavoro senza tempo In the Mood for Love di Wong Kar-wai del 2000 traspone la storia di un amore assoluto, impossibile tra un uomo e una donna nella città di Hong Kong, fatto di incontri, di mani e corpi sfiorati, di sguardi effimeri che donano al film una poeticità unica e inimitabile. Una volta che i loro destini si incrociano, i due comprendono di essere legati per sempre, anche se non viene mai mostrato che il loro amore è realmente consumato, perché si tratta di un sentimento sublimato, trascendentale, che va ben oltre la passione fisica.

Le ore (2002), di Stephen Daldry

Tratto dall’omonimo romanzo vincitore del Premio Pulitzer di Michael Cunningham del 1998, Le ore è un film drammatico con protagoniste Meryl Streep, Julianne Moore e Nicole Kidman nei panni di tre figure femminili liberamente ispirate alla scrittrice Virginia Woolf – interpretata da Nicole Kidman – e ai personaggi delle sue opere che hanno in comune il fatto di convidere una difficoltà nelle loro vite, ognuna in modo diverso, strettamente legate al loro essere donne.

I figli degli uomini (2006), di Alfonso Cuàron

Tratto dall’omonimo romanzo thriller distopico del 1992 della scrittrice inglese P.D. James – nell’originale Children of Men -, I figli degli uomini è un film diretto da Alfonso Cuarón del 2006 in cui si narrano gli eventi catastrofici e apocalittici che si svolgono in un presente/futuro distopico della Londra nell’anno 2021, che stanno causando la lenta estinzione dell’umanità, tra cui quello legato alla totale assenza di natalità, nonché all’espulsione forzata voluta dagli esponenti del governo nazionalista di tutti gli immigrati dalla capitale inglese.

Il petroliere (2007), di Paul Thomas Anderson

Quando si parla del regista Paul Thomas Anderson, a stento si riesce a trovare un suo lavoro mediocre e non riuscito. Nel caso del film Il petroliere del 2007 questo si conferma maggiormente proprio in virtù del fatto che si presenta come l’ennesima conferma di quanto Paul Thomas Anderson sia un abile ritrattista di personaggi. Nel film, tratto dal romanzo fantapolitico Oil! – inedito in Italia – del 1926 dello scrittore americano Upton Sinclair, Daniel Day Lewis veste i panni di un avido petroliere del titolo che è disposto a tutto, persino a lucrare sulle vite altrui dei suoi operai, pur di realizzare il suo sogno di una vita: trovare un giacimento di petrolo per creare il suo imperodi oro nero per potersi arricchire.

A Single Man (2009), di Tom Ford

Tra i testi più delicati e intimi sulla tematica dell’omosessualità sentita personalmente in quanto liberamente biografico, il romanzo Un uomo solo di Christopher Isherwood del 1964 ha ispirato la realizzazione dell’adattamento cinematografico di A Single Man di Tom Ford del 2009, in cui si narra la storia di un professore universitario che deve fare i conti con la morte violenta in un incidente in auto del suo amato compagno di vita, e si ritrova ad abituarsi a una vita fatta ora di solitudine, amori occasionali e profondo dolore per l’elaborazione del lutto e dei fantasmi che lo perseguitano.

Chiamami col tuo nome (2017), di Luca Guadagnino

Il film con il quale il regista Luca Guadagnino ha ufficializzato il suo successo e talento, la storia raccontata in Chiamami col tuo nome del 2017 è in realtà un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo dello scrittore egiziano naturalizzato americano André Aciman del 2007 – in originale Call Me by Your Name. Elio è un adolescente che incontra per la prima volta Oliver, quello che sarà l’assistente ricercatore di suo padre, un professore universitario di archeologia, e se ne innamora fin dal primo momento. I due iniziano a frequentarsi e a trascorrere del tempo insieme, rendendo sempre più forte la loro infatuazione reciproca fino al fatidico momento di dirsi addio con il termine dell’estate.

La Zona d’Interesse (2023), di Jonathan Glazer

Straordinaria tarsposizione sul grande schermo a opera del peculiare regista Jonathan Glazer, La Zona di Interesse è un film del 2023 ispirato liberamente dall’omonimo romanzo storico – in originale The Zone of Interest – del 2014 del celebre scrittore inglese scomparso nel maggio 2023 Martin Amis. La storia, e l’occhio della camera di Jonathan Glazer, segue le vicende di un comandante delle SS che vive le sue giornate e lavora spensierato in una bellissima casa situata lungo il recinto di filo spinato del campo di concentramento di Auschwitz, di cui è direttore ufficiale. Mentre nel film è il comandante a essere il protagonista, presentato insieme al resto della sua famiglia, nel libro invece si segue la storia di tre personaggi tra cui quello dell’ufficiale nazista che si innamora della moglie del comandante del campo di concentramento.

Estranei (2023), di Andrew Haigh

Tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore giapponese Taichi Yamada del 1987, Estranei è un film del 2023 diretto da Andrew Haigh con protagonisti Paul Mescal e Andrew Scott nei panni dei due giovani che si innamorano follemente l’uno dell’altro, ma che si ritrovano a dover lottare con le loro insicurezze e paure. Nel film si mantiene l’essenza della storia di fantasmi originale del testo di partenza, ma personaggi e fatti vengono reinterpretati in chiave contemporanea fino ad assumere le tonalità di un cinema puramente fantastico.

Povere Creature! (2023), di Yorgos Lanthimos

Il regista greco Yorgos Lanthimos, celebre per il suo cinema dal marchio dell’assurdo, delle inquietanti ossessioni e delle sinistre e oscure sensazioni esistenzialiste che affliggono l’animo umano, dà una tregua allo spettatore con una nuova e fresca boccata d’aria con quella che si presenta la sua opera immaginifica più libera e sguinzagliata da questi stilemi oppressivi: Povere Creature! tratta dall’omonimo romanzo di Alasdair Gray – nella versione originale Poor Things! – del 1992. Con una mostruosa Emma Stone nei panni della protagonista, la storia narra di una giovane donna, Bella Baxter, che in seguito al suo suicidio mentre portava in grembo suo figlio, il suo corpo è stato salvato e riportato in vita da uno scienziato sostituendole il cervello con quello del suo bambino.