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Il pianeta delle scimmie: le differenze fra il film e il libro

Il film “Il pianeta delle scimmie” e il romanzo omonimo di Pierre Boulle condividono la stessa trama generale, ma presentano diverse differenze significative. Quali sono?
Il pianeta delle scimmie_ le differenze fra il film e il libro

In moltissimi conoscono il pianeta delle scimmie, alcuni per il colpo di scena leggendario del primo film mentre altri per la trilogia reboot. In pochi, tuttavia, sono consapevoli del fatto che la saga trova le sue origini in un romanzo dello scrittore francese Pierre Boulle. Il pianeta delle scimmie, pubblicato nel 1963, è considerato un vero e proprio caposaldo della letteratura fantascientifica popolare. Tuttavia, ci sono numerose differenze fra il primo film della storica saga e l’originale letterario. Queste divergenze danno origine a due racconti simili nelle macro-tematiche, ma completamente differenti nei singoli temi che vengono sviscerati. Per questo era necessario rispondere ad una domanda: Nel pianeta delle scimmie, le differenze fra il film e il libro quali sono?

Le principali differenze fra il film ed il romanzo de Il pianeta delle scimmie

Il pianeta delle scimmie_ le differenze fra il film e il libro

Partiamo da un presupposto: fra il primo storico capitolo ed il romanzo originale scritto da Pierre Boulle non ci sono macroscopiche differenze. Inoltre occorre specificare che il film trae la sua forza nello sfruttare appieno gli strumenti della narrativa cinematografica. Non a caso l’intera narrazione si focalizza su un singolo personaggio e su un colpo di scena finale sorprendente. La prima differenza infatti sta nella struttura: il racconto originale è inserito in una cornice narrativa. Jinn e Phyllis sono due turisti spaziali che ritrovano il racconto di Ulisse Mérou (il corrispettivo di George Taylor). Il romanzo infatti suggerisce che il pianeta Soror vicino alla stella Betelgeuse possa essere la terra, ma non lo esplicita mai nemmeno nel finale. L’unico elemento che lo suggerirebbe, come nel film, è il ritrovamento di una bambola con le sembianze umane.

L’altro elemento decisamente divergente riguarda la civiltà delle scimmie. Nel romanzo di Boulle troviamo una civiltà scimmiesca più evoluta, dotata tra l’altro di un linguaggio proprio. Mérou infatti per poter stabilire un dialogo con Zira, deve sfruttare elementi come la geometria euclidea e la matematica. Questo al fine di stabilire un legame ed imparare la loro lingua, cosa che culminerà col processo finale. Nel romanzo Mérou finisce con l’integrarsi nella società scimmiesca, con tanto di gravidanza della compagna Nova. In quel momento il romanzo racconta una tematica che la saga affronterà col terzo capitolo: può la gravidanza di un umano senziente essere tollerata? Il libro mette spesso al centro della sua storia il rapporto fra specie, e si pone l’obbiettivo di indagare in modo scripoloso le varie zone di confine. Quando il fine giustifica i mezzi? Quando l’incromprensione diventa odio?

I temi del film e del romanzo a confronto

Il pianeta delle scimmie_ le differenze fra il film e il libro

Non vogliamo spoilerarvi altro, ma come abbiamo potuto constatare fra il romanzo ed il film originale ci sono numerosi punti in comune. Entrambi i racconti, per esempio, pongono particolare attenzione al tema del rapporto fra umani ed animali. Se nel romanzo il tutto è sviscerato più dal punto di vista etico/scientifico, nel film la riflessione si punta più sul versante giuridico. Per questa ragione, probabilmente, nel romanzo il protagonista riesce ad integrarsi con la civiltà scimmiesca al contrario del film. Nel romanzo le scimmie potendo vantare di una società più progredita rispetto alla controparte filmica, vedono nel “terrestre” una fonte di conoscienza. Nel film a rimanere centrale è il tema della fede e del verbo religioso, in particolare nel contatto fra quest’ultimo e la scienza. Insomma, per quanto simili stiamo parlando di due racconti diversi che meritano di essere valorizzati nella loro singolarità.