Cerca
Close this search box.

Recensione – Shōgun 1×09: Cielo Cremisi

Tratta dall’omonimo romanzo di James Clavell, Shōgun è una nuova serie tv disponibile Disney Plus. Giunti al nono episodio, essa merita la visione?
Hiroyuki Sanada, protagonista di Shogun, la serie tratta dall'omonimo romanzo di James Clavell

La recensione del nono episodio di Shōgun, serie tv ideata da Rachel Kondo e Justin Marks e tratta dall’omonimo romanzo del 1975 di James Clavell. Ogni martedì sarà disponibile su Disney Plus un nuovo episodio della stessa, fino alla sua conclusione prevista per il 23 aprile. Detto ciò, segue la trama di Shōgun e la recensione di Cielo Cremisi.

La trama di Shōgun, nuova serie tv disponibile su Disney Plus

Prima di addentrarsi nella recensione ed analisi di Cielo Cremisi, è bene parlare in primis della trama di Shōgun. Questa nuova serie tv è disponibile in Italia su Disney Plus come Star Original ed è l’adattamento televisivo dell’omonimo romanzo scritto da James Clavell nel 1975: ambientata nel 1600, essa racconta l’ascesa al potere di Yoshi Toranaga (Hiroyuki Sanada), primo Shōgun dal termine delle guerre civili e del suo rapporto con John Blackthorne, mercante olandese naufragato proprio in Giappone. Tra lotte di potere e religione, la serie segue dunque il rapporto tra due ma anche il modo in cui lo stesso paese del Sol Levante si è evoluto e trasformato nel tempo.

Tadanobu Asano in una scena tratta dal nono episodio di Shōgun, la serie tv tratta dall'omonimo romanzo di James Clavell.

La recensione del nono episodio di Shōgun, serie tv tratta dall’omonimo romanzo di James Clavell

Di lutto in lutto. Sono ormai settimane che gli episodi di Shōgun si concludono in modo tragico: prima Nagakado, poi Toda Hiromatsu e adesso Lady Mariko. Pedine di un gioco dove o vinci o muori, tutte accomunate da una sola figura, ovvero quella di Yoshii Toranaga. La morte del figlio gli ha concesso tempo prezioso, 49 giorni per poterne elaborare il lutto che, chiaramente, il personaggio interpretato da Hiroyuki Sanada spende per studiare una controffensiva. Il cielo cremisi tanto citato e che dà inoltre il titolo a questa puntata non viene però realizzato tramite una grande battaglia, ma ha il viso e le fattezze di una donna. L’asso nella manica di Toranaga è infatti la stessa Mariko.

La differenza la fanno i dettagli e Rachel Kondo e Justin Marks – ideatori della serie – hanno preso l’omonimo romanzo di James Clavell e, nonostante ne siano rimasti fedeli, sono andati a modificare alcune piccole sfaccettature a tal punto che, arrivati ormai ad un passo dalla fine di questa prima stagione, possiamo tranquillamente affermare che questa, prima di esserlo di John Blackthorne o Yoshii Toranaga, è la storia di Toda Mariko. Un racconto al femminile all’interno di una cornice – quella del Giappone feudale – in cui le donne di certo non giocavano un ruolo centrale.

Come rivelato dai sopracitati ideatori della serie, del finale di Cielo Cremisi vi erano due versioni, poiché inizialmente Mariko non doveva perdere la vita. Alla fine però, questa è sembrata la scelta più giusta, la perfetta conclusione del suo arco narrativo e del rapporto sia con Blackthorne, ma anche e soprattutto con Ochiba. Quest’ultima, nell’unico momento in cui le due hanno potuto conversare liberamente, parla di morte inutile ma il personaggio interpretato perfettamente da Anna Sawai – qui alla migliore interpretazione non solo dello show, ma dell’intera carriera – risponde che accettare la morte non significa arrendersi. In queste poche parole sta tutta la poetica di un personaggio, se non di un popolo intero e, se vogliamo, ci fa riflettere anche sul ruolo del seppuku e sulla dedizione di questi uomini. Mariko è dunque l’ultimo tassello del puzzle di Toranaga da cui adesso, con un solo episodio al termine della stagione, è inevitabile aspettarsi un grande colpo di scena.

0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

PRO