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Festival di Cannes: tutti i film italiani che hanno vinto una Palma d’Oro

Cannes ospita quello che è senza troppi dubbi il più importante festival cinematografico del mondo ed il suo primo premio, la Palma d’Oro, ne è il riconoscimento più ambito. Ma quanti italiani sono riusciti a portarsela a casa?
Nanni Moretti, uno degli italiani in grado di vincere l'ambita Palma d'Oro al Festival di Cannes

Nonostante esistano altre realtà di primissimo piano – come la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – si fatica a pensare ad un festival più rinomato ed importante di quello di Cannes. Sulla Croisette sono infatti passati capolavori della settima arte, ma anche opere più di nicchia che hanno lanciato la carriera di grandi artisti. Dalla sua prima edizione del 1946 ad oggi, sono stati tantissimi i film italiani passati dalle varie sezioni del festival ma, com’è normale che sia, il luogo più ambito è il concorso, per poter ambire al più importante dei riconoscimenti: la Palma d’Oro. Ma quanti film italiani sono riusciti ad aggiudicarsela?

Tutti i film italiani che hanno vinto la Palma d’Oro nella storia

Vengono indicati di seguito tutti i film italiani in grado di vincere l’ambita Palma d’Oro nella storia del Festival di Cannes, con annessi registi ed anno del concorso:

1946

  • Roma Città Aperta – Roberto Rossellini

1951

  • Miracolo a Milano – Vittorio De Sica (Ex Aequo)
  • La Notte del Piacere – Alf Sjöberg (Ex Aequo)

1952

  • Due Soldi di Speranza – Renato Castellani (Ex Aequo)
  • Otello – Orson Welles (Ex Aequo)

1960

  • La Dolce Vita – Federico Fellini

1963

  • Il Gattopardo – Luchino Visconti

1966

  • Signore & Signori – Pietro Germi (Ex Aequo)
  • Un Uomo, una Donna – Claude Lelouch (Ex Aequo)

1967

  • Blow-Up – Michelangelo Antonioni

1972

  • La Classe Operaia va in Paradiso – Elio Petri (Ex Aequo)
  • Il Caso Mattei – Francesco Rosi (Ex Aequo)

1977

  • Padre Padrone – Paolo e Vittorio Taviani

1978

  • L’albero degli Zoccoli – Ermanno Olmi

2001

  • La Stanza del Figlio – Nanni Moretti

Le vittorie della Palma d’Oro più incredibili nella storia

L’Italia è riuscita dunque a vincere per ben 12 volte la Palma d’Oro: solamente Francia (14) e Stati Uniti (21) sono riuscite a fare di meglio. Va poi sottolineato come ogni edizione porti con sé un gran numero di aneddoti e particolarità che sono sempre interessanti da scoprire: Roberto Rossellini ha infatti vinto l’allora Grand Prix du Festival International du Film e dovette condividere la vittoria con altri 10 film.

Erano altri tempi, ma la formula dell’Ex Aequo è stata portata avanti per decenni ed esiste ancora oggi. Dopo Roma Città Aperta, l’Italia ha trionfato con questa modalità per altre 4 volte, una delle quali scrisse la storia di questo premio, visto che ad aggiudicarsi questo ambito riconoscimento furono sì due film, ma entrambi italiani, con Elio Petri e Francesco Rosi.

L’Italia conserva inoltre un primato non indifferente: 5 delle 12 Palme d’Oro ottenute, le ha ottenute con un giudizio unanime da parte della giuria: nel 1960 con La Dolce Vita, nel 1963 con Il Gattopardo, nel 1972 con il sopracitato Ex Aequo tra La Classe Operaia va in Paradiso e Il Caso Mattei e nel 1978 con L’albero degli Zoccoli. In tutta la storia del Festival di Cannes, solamente 19 volte la Palma d’Oro è stata assegnata all’unanimità.

Nonostante siano arrivati altri premi, l’Italia non vince la Palma d’Oro da 23 anni da quando, nel 2001, Nanni Moretti trionfò con La Stanza del Figlio. Cannes54 verrà ricordata come una delle migliori edizioni di sempre, con il regista di Brunico che andò a battere Joel e Ethan Coen, Michael Haneke, ma anche registi come Hou Hsiao-Hsien, Hirokazu Kore’eda, Baz Luhrmann, Jacques Rivette, Aleksandr Sokurov Tsai Ming-Liang ed un altro italiano, Ermanno Olmi. Tra tutti i contendenti però, uno non la prese benissimo: si tratta di David Lynch – in concorso con Mulholland Drive – di cui lo stesso Moretti racconta un aneddoto diventato ormai iconico: il giorno della premiazione, Moretti fu raggiunto fuori dallo stesso Lynch che gli disse – ovviamente con tono ironico – che un giorno lo avrebbe ammazzato. In quel momento il regista italiano non aveva neanche idea che il premio che avrebbe ricevuto dalle mani della presidente di giuria Liv Ullman sarebbe stato la sua prima Palma d’Oro mentre David Lynch, che l’aveva già vinta nel 1990 con Cuore Selvaggio, si dovette accontentare del Prix de la Mise en Scène per la miglior regia.