Come ogni festività che si rispetti, anche la Pasqua viene celebrata dal grande cinema, da Jesus Christ Superstar passando per L’ultima tentazione di Cristo e molti altri. Tra questi riescono a dire la loro anche qualche titolo del mondo dell’orrore.
I migliori film horror di Pasqua
I grandi film biblici o meno che celebrano, anche sul grande schermo, la festività della Pasqua sono molteplici; tuttavia, il periodo che commemora la Resurrezione di Cristo non ha ancora fatto breccia nel mondo del cinema horror, privilegiando la prolificazione di una moltitudine di titoli di serie Z che vedono protagonista prevalentemente il Coniglio pasquale. Ma non tutto è perduto, con alcuni film horror che riescono ad emergere e dire la loro, figurando tra i migliori da vedere nel periodo pasquale.
La notte della lunga paura, di William F. Claxton – 1972
Oltre ovviamente alla figura di Cristo, quella del Coniglio resta uno dei simboli principali del periodo pasquale. Regista classe 1914, attivo a partire dagli anni ’50 specialmente sul piccolo schermo (La casa nella prateria, Saranno Famosi, Ai confini della realtà), William F. Claxton con il suo film più celebre realizza infatti un horror-fantascientifico che vede protagonista una colonia di conigli mannari, resa tale da una mutazione genetica.
Rendere spaventoso un film con dei conigli assassini non è sicuramente una missione semplice, ma La notte della lunga paura ce la mette tutta, contando su un grande lavoro nella costruzione delle varie sequenze, sfruttando sapientemente conigli domestici e molte miniature in prospettiva forzata per restituire il più possibile una visione da monster-movie, riuscendoci pienamente in più di un’occasione.
Resurrection, di Russell Mulcahy – 1999
Un salto in avanti di quasi 30 anni per il migliore titolo di questa speciale lista. Il 10° film diretto da Russell Mulcahy (Highlander – L’ultimo immortale) vede invece protagonista proprio la Resurrezione di Cristo, in qualche modo rivista da un serial killer di Chicago. Con forti vibrazioni assimilabili al Seven di David Fincher, Resurrection segue le indagini di un detective nel caso di una serie di efferati omicidi eseguita con modalità ritualistiche: mietendo vittime specificatamente individuate, il serial killer vuole arrivare ad una nuova Resurrezione per la salvezza dell’umanità. La regia squisitamente anni ’90 accompagna bene una fredda indagine molto avvincente, con un investigativo che regala i suoi colpi di scena ben piazzati e con sequenze crude molto efficaci.
Bunnyman, di Carl Lindbergh – 2011
Si potrebbe dire “dalle stelle alle stalle” per un titolo come Bunnyman che, sicuramente, sarebbe solo da buttare nella spazzatura con estrema facilità. Eppure, nella lunghissima serie di titoli definibili “trash” legati a demoniaci conigli o assassini con indosso un improbabile costume, lo slasher di Carl Lindbergh risulterebbe a conti fatti il migliore o quasi. Un film dall’orribile fascino, perfetto per una visione più divertente che altro e che gode di un comparto tecnico non indegno, con qualche sequenza che ispira simpatia.
Holidays, film collettivo – 2016
Molto divertente ed intrigante è anche il progetto legato al film Holidays, scritto e diretto da 9 registi che unisce 8 cortometraggi dedicati alle principali festività, come quella di San Valentino, Natale, Halloween e San Patrizio. Tra questi, ovviamente, vi è anche quello dedicato alla Pasqua, con lo spezzone scritto e diretto da Nicholas McCarthy (Oltre il male, The Pact) che si mostra forse come quello più interessante ed affascinante. Protagonista del corto è infatti un’inquietante figura ibrida fra Gesù Cristo e il Coniglio pasquale e dello speciale incontro con una bambina nel cuore della notte.
Family Dinner, di Peter Hengl – 2022
Non un titolo indimenticabile, ma il primo lungometraggio scritto e diretto da Peter Hengl è sicuramente molto affascinante per l’evocativa atmosfera che riesce a creare per intrappolare lo spettatore. Family Dinner narra di Simi, adolescente in sovrappeso che va a trascorrere le vacanze di Pasqua a casa della zia Claudia. Quest’ultima è infatti un’autrice di libri di successo riferiti alla dieta e all’alimentazione, con la ragazza che spera possa aiutarla a perdere peso; tuttavia, i giorni pre-pasquali sono molto sentiti in quella casa, i quali vanno vissuti in virtù del grande “evento” della domenica.
Ruotando attorno al tema della morte e rinascita, il titolo tedesco risulta in sé abbastanza fiacco dal punto di vista della scrittura, soprattutto per quanto riguarda la questione legata all’obesità; il resto rimane però di alto livello, dove un cast pregevole si cimenta in un folk-horror dissipato e che vive per l’atmosfera soffocante messa in scena dal regista e dal comparto tecnico, specialmente nella bellissima fotografia di Gabriel Krajanek.