Topolino diventa di pubblico dominio: che cosa succede ora?

A partire dal primo gennaio 2024 lo storico personaggio di Mickey Mouse è diventato di pubblico dominio, ma non sarà possibile utilizzarlo sempre: facciamo chiarezza.
Topolino diventa di pubblico dominio: che cosa succede ora?

Articolo pubblicato il 3 Gennaio 2024 da Bruno Santini

A partire dal primo gennaio 2024, come si può leggere praticamente ovunque, Topolino è diventato di pubblico dominio. La legge sul diritto di autore negli Stati Uniti è chiara in merito e, nonostante possano essere messe in piedi delle battaglie legali, il fair use tutela tutti coloro che – allo scadere del diritto d’autore su un determinato personaggio – possono usufruirne per realizzazioni proprie, tra cui spiccano anche contenuti demenziali, parodici o non esattamente in linea con lo spirito di un personaggio. Ma ora che Topolino è diventato di pubblico dominio che cosa succederà? Di seguito, si tenta di fare chiarezza in merito. 

Perché Topolino è diventato di pubblico dominio?

Il primo interrogativo da considerare, a proposito dei cambiamenti in casa Disney, interessa il concetto di diritto d’autore presente negli Stati Uniti per la tutela di opere, icone e personaggi. In passato, il diritto d’autore aveva una durata di 75 anni, poi estesa a 95 a seguito di un intervento del Congresso alla fine degli anni ‘90. Tuttavia, la legge resta chiara: allo scadere del diritto d’autore legato ad un determinato personaggio, questo personaggio stesso diventa di pubblico dominio. La casa di produzione può certamente intervenire nel tutelare le versioni di Topolino successive rispetto a quella del 1928, ma non può evitare che il personaggio venga utilizzato, dal momento che ciò è previsto dall’ordinamento americano.

Quale versione di Topolino potrà essere utilizzata?

Altra questione annosa che merita di essere approfondita nel dettaglio, relativamente allo scadere del diritto d’autore sul personaggio di Topolino, riguarda la specifica versione di quest’ultimo che potrà essere utilizzata. È erroneo pensare, infatti, che tutte le versioni di Topolino potranno essere oggetto di riuso in altre opere, che siano essere cinematografiche, televisive o di altro stampo: ad essere scaduti, infatti, sono i diritti sulla prima versione del personaggio, datata 1928 e presente nel cortometraggio Steamboat Willie. 

Come spiegato da un portavoce della Disney, infatti, Le versioni più moderne di Topolino non verranno influenzate dalla scadenza del diritto d’autore di Steamboat Willie, e Topolino continuerà a svolgere un ruolo di primo piano come ambasciatore globale per la Walt Disney Company nella nostra narrazione, attrazioni del parco a tema e merchandising. Esistono, inoltre, anche delle differenze estetiche tra le diverse versioni del personaggio; il Topolino del 1928 non ha i guanti e le scarpe larghe, con gli occhi che sono differenti rispetto al Topolino moderno (data l’assenza di una pupilla): inoltre, la corporatura è più snella e il personaggio si muove in maniera slanciata, quasi a ritmo di musica. Per questo motivo, la Disney potrà denunciare tutte quelle realizzazioni che si servono di un Topolino differente e più simile alle versioni successive (come quella di Fantasia), essendo tutelata anche nel caso di rimandi più o meno espliciti ad altri personaggi della Disney, fatta eccezione per la Minnie del 1928, ancora coperti da diritto d’autore. Intanto, le prime versioni horror di Mickey Mouse sono già state annunciate.