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Recensione – Sorella Morte, il nuovo horror di Paco Plaza su Netflix

Recensione - Sorella Morte, il nuovo horror di Paco Plaza su Netflix

SCHEDA DEL FILM

Titolo del film: Hermana Muerte
Genere: Horror
Anno: 2023
Durata: 89 minuti
Regia: Paco Plaza
Sceneggiatura: Jorge Guerricaechevarría
Cast: Aria Bedmar, Almudena Amor, Maru Valdivielso, Chelo Vivares, Sara Roch, Olimpia Roch
Fotografia: Daniel Fernández Abelló
Montaggio: Guillermo de la Cal, Martí Roca
Colonna Sonora: Mikel Salas
Paese di produzione: Spagna

Sorella Morte è un nuovo horror di Paco Plaza, distribuito in streaming su Netflix in tutti i paesi in cui è presente il servizio. Prequel di Veronica, film del 2017, il film in questione è entrato velocemente a far parte della top di Netflix, grazie alla grande attenzione degli spettatori: di seguito, la trama e la recensione del film. 

La trama di Sorella Morte, il nuovo horror su Netflix

Prima di considerare la recensione di Sorella Morte, si sottolinea innanzitutto la trama del film horror su Netflix; si tratta della seguente: Dopo un’infanzia segnata dal miracolo, Narcisa, giovane con poteri sovrannaturali, diventa una novizia e comincia a insegnare alle giovani di un ex convento infestato da un’inquietante presenza.”

La recensione di Sorella Morte, horror di Paco Plaza su Netflix

In un anno in cui la produzione horror è stata decisamente altalenante, Sorella Morte giunge su Netflix particolarmente in sordina, affidandosi a quello che può essere definito una vera e propria garanzia per il genere. Paco Plaza, la mente che si trova alla base del grande successo dei Rec, ritorna con un prequel di Veronica, costruito a distanza di anni dall’uscita del primo film, ricostruendo la vicenda di quella Sorella Morte che era già stata presentata all’interno del film del 2017. Per farlo, il regista si affida alla scrittura di Jorge Guerricaechevarría per la realizzazione di un film che, fin dalle sue prime scene, dichiara il suo intento senza troppi fronzoli: impressionare lo spettatore attraverso le immagini, spogliando il prodotto di un qualsiasi tipo di verbosità (per quanto la narrazione ne offrirebbe sicuramente il destro) e affidando alla guerra civile spagnola il sottofondo storico-culturale della pellicola stessa. Sorella Morte non è certamente un horror rivoluzionario e, pur se con scelte che si avvicinano al convenzionale, non ha bisogno di esserlo. 

 

L’aspetto profondamente religioso della pellicola aiuta il regista tanto quanto lo spettatore: il contesto del monastero è, per sua natura, adatto al clima del rituale e del sinistro, ma Paco Plaza sa – con poche ma significative scelte di montaggio e di sonoro – ricreare un contesto di orrore sicuramente molto riuscito, non eccedendo mai in alcuna delle sue scelte e attendendo il caratteristico terzo atto della sua pellicola per alzare il tiro, con i riferimenti ad un fantascientifico ben reso che permettono, a Sorella Morte, di ritrovare anche quell’originalità di cui difetta per due terzi del film. Da un lato la formula della preghiera sussurrata, dall’altro il senso dell’autoflagellazione: per molti dei suoi elementi, il film horror di Paco Plaza sembra ritrovare nell’ascetismo la sua natura, offrendo il corpo – mutilato, disgregato e malleabile negli incubi della protagonista – in pasto allo spettatore, pur riuscendo abilmente a non trasformare il film in un mero splatter. L’horror di Paco Plaza si allontana dagli standard convenzionali e non ha bisogno di jumpscare reiterati o mostri che si intravedono di fronte all’occhio dello spettatore e, pur nella formula del demoniaco e dell’infestato (in quello che, nei fatti, è la vendetta di uno spirito), si riesce a creare qualcosa di altro. La perfetta fotografia del film e le riprese simmetriche degli ambienti interni, avvicinandosi al raccordo e agli agili movimenti della macchina da presa, riescono a dare corpo e intensità a pochi ma semplici gesti – come una sedia che cade -, affidando al rumore gran parte del senso dell’inquietudine. 

 

Il finale, che supera quella semplicità precedentemente descritta, è l’esagerazione voluta di una coppia che sfida lo schermo e lo spettatore, trasformando il racconto che – fino a quel momento – aveva assunto le tinte del mistero in puro prodotto fantascientifico, in cui il passato e il presente comunicano in ottime soluzioni visive. Ecco che allora la pellicola, che aveva inaugurato il film, torna ad essere funzionale per la sua chiusura: l’immagine è ancora forte, viva e necessaria per il cinema, non solo come viene dimostrato da film che vivono della firma dei loro autori, ma anche da titoli come Sorella Morte che continua ad offrire un tassello in più a quel tanto chiacchierato elevated horror che, negli ultimi anni, si è arricchito di esempi particolarmente interessanti. 

Voto:
3.5/5
Christian D'Avanzo
3.5/5
Vittorio Pigini
3.5/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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