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Bussano alla porta: la spiegazione del finale del film di M. Night Shyamalan

La spiegazione del finale di Bussano alla porta di M. Night Shyamalan

Bussano alla porta è l’ultimo film di M. Night Shyamalan, con Dave Bautista e Rupert Grint. Particolarmente apprezzato da parte di numerosi fan e, secondo alcuni, addirittura uno dei migliori del regista, il film in questione presenta un cupo pessimismo da parte di Shyamalan che, a differenza di tanti altri lungometraggi, sembra avvicinarsi molto più ad un senso di apocalittico che, soprattutto nella parte finale del film, diventa ancor più marcato. Per questo motivo, è importante considerare tutto ciò che c’è da sapere a proposito della spiegazione del finale di Bussano alla porta. 

Il finale di Bussano alla porta, diretto da M. Night Shyamalan

A seguito delle morti di tutti gli altri membri del gruppo, soltanto Leonard (Dave Bautista) tenta di convincere ancora Eric ed Andrew, con lo stesso proposito con cui è avvenuto il loro incontro: uno dei due deve morire se l’intera umanità vorrà essere salvata; in alternativa, loro sopravvivranno, ma saranno destinati a vagare per l’eternità in un mondo vuoto. A seguito di tutti gli accadimenti che sono stati mostrati in televisione, i due continuano ad avere il dubbio circa ciò che sta accadendo; il suicidio di Leonard, che lascia alla coppia soltanto cinque minuti per decidere, sembra preannunciare la fine: dal cielo iniziano a piovere fulmini ed è per questo motivo che, finalmente credendo ai quattro, Eric chiede ad Andrew di ucciderlo con un colpo di fucile. 

 

 

Quest’ultimo, che sembra credere a ciò che gli dice il compagno, sceglie di vivere nell’eternità con l’intera umanità distrutta ma, nonostante questo, la volontà del suo compagno (che sogna un futuro in cui Wen, la loro figlia, è finalmente adulta) ha la meglio. A seguito dello sparo, i fulmini si arrestano e tutto sembra essere tornato alla normalità, come annunciato anche in un telegiornale. Per questo motivo, Andrew raggiunge Wen nella casa sull’albero e si allontana con lei in auto, dove si sente la canzone che tutti e tre avevano ascoltato durante il loro viaggio. 

La spiegazione del finale di Bussano alla porta

Il film di M. Night Shyamalan porta il regista ad essere, più che in tanti altri film, particolarmente cupo e pessimistico a proposito del futuro e del destino dell’umanità: se negli altri prodotti, spesso presentando un finale aperto o lieto, la situazione presentata veniva risolta, in Bussano alla porta la speranza si affida alla decisione di un singolo, che viene dominato dal suo egoismo. I quattro uomini che si presentano alla porta di Eric, Andrew e Wen altro non sono che i quattro cavalieri dell’apocalisse, venuti ad annunciare la fine dell’umanità: nonostante questo tragico destino, si lascia all’uomo la possibilità di un biblico libero arbitrio, affinché siano proprio gli esseri umani (in questo caso la coppia) a scegliere, attraverso un sacrificio, di salvare l’intera esistenza. Andrew ed Eric, convincendosi che sia tutto uno scherzo, sembrano scegliere la propria salvezza, pur se nel caos, ma è quando Eric comprende che c’è qualcosa di più grande della sua vita – sognando il futuro della figlia e il mondo che le verrebbe negato – che sceglie il sacrificio. La sua morte è soltanto apparente: quando Andrew e Wen si allontanano in auto si sente quella canzone che tutti e tre avevano ascoltato all’inizio del film, a dimostrazione del fatto che l’uomo vivrà sempre nel ricordo di chi l’ha amato.