Articolo pubblicato il 25 Dicembre 2023 da Vittorio Pigini
Il nuovo film scritto e diretto dal regista Brian Duffiel ha fatto parlare molto di sé fin dalla sua uscita su Disney+ dello scorso 22 settembre, facendo spendere belle parole anche ad autori quali Stephen King e Guillermo Del Toro. Un film dove l’ulteriore elemento di peculiarità viene offerto dal fatto che praticamente non sono presenti linee di dialogo, scegliendo di far parlare le immagini e l’espressività sul volto dell’attrice protagonista. L’atto conclusivo del film, in tal senso, si offre all’interpretazione di quanto il regista decide di mostrare sullo schermo e di seguito si propone infatti la spiegazione del finale di “Nessuno ti salverà” di Brian Duffiel.
Il finale di Nessuno ti salverà, film horror fantascientifico su Disney+
Nel nuovo film scritto e diretto da Brian Duffiel, la protagonista Brynn – interpretata egregiamente da Kaitlyn Dever – viene continuamente sottoposta ad una prova fisica e di coraggio contro l’invasore alieno che, alla fine, riesce a catturare la ragazza per poterla sondare psichicamente a bordo di una delle astronavi extraterrestri al fine di controllare anche la sua mente, come al resto degli abitanti del quartiere. Qui gli alieni – e lo spettatore – scoprono il passato di Brynn e il perché sia stata emarginata dalla società. In un momento durante la sua infanzia, la ragazza ebbe infatti una discussione con la sua più cara amica Maude e, per errore ed agendo d’impulso, la colpì con un sasso causandone la morte. Da allora, i genitori della giovane vittima hanno da sempre respinto la famiglia di Brynn, non avendo pace per le colpe della ragazza e con la comunità che scelse di seguire la stessa presa di posizione. Un isolazionismo che si inasprì ulteriormente quando la ragazza perse prematuramente anche la madre, con Brynn che diventò completamente sola senza alcun affetto.
Da qui inizia anche un percorso introspettivo per la stessa ragazza, incapace di elaborare il lutto ed iniziando a scrivere lettere rivolte all’ormai ex amica, quasi in negazione di quanto successo. Anche mentre continua ad essere sottoposta ad analisi da parte degli alieni, la Brynn “reale” riesce ad avere un contatto proprio con quella stessa parte di lei all’interno del subconscio, scambiando uno sguardo d’intesa con lei. Gli extraterrestri assistono a tutto il flusso di coscienza della ragazza e anche di quest’ultimo momento di realizzazione, fermandosi nell’operazione ed iniziando un dialogo – sconosciuto allo spettatore – tra loro, per capire cosa fare con la ragazza una volta avuto coscienza della sua sofferenza e della sua incapacità di costituire una minaccia. Sembrano così rivolgersi ad un’entità superiore a loro, che risponde e rispedisce Brynn sulla Terra. Un pre-finale che anticipa i veri momenti conclusivi del film, dove Brynn affronta allegramente una nuova giornata ma, questa volta, circondata dall’affetto della comunità. Quest’ultima è stata infatti interamente sostituita dagli alieni, che hanno eseguito il lavaggio del cervello a tutti i suoi membri, lasciando incolume la stessa Brynn. Sulle note di “Knock on any door” di Ruby Murray , la ragazza balla radiosa ad una festa di paese scambiando un sorriso anche in direzione dello spettatore – rompendo la quarta parete – mentre sullo sfondo si vedono i dischi volanti che hanno preso il totale controllo della zona.

La spiegazione del finale di Nessuno ti salverà, il nuovo film horror-fantascientifico su Disney+
Preliminarmente ad offrire la spiegazione del finale del nuovo film di Brian Duffiel, occorre innanzitutto riportare le dichiarazioni rilasciate dallo steso regista in seguito ad un’intervista proprio in merito alla conclusione del film, per la quale in molti avevano inizialmente spinto per l’ipotesi che fosse solo un brutto sogno quello vissuto da Brynne. Il regista così dichiara: <<Adoro il personaggio di Brynn e per lei non si tratta di un’illusione. Amo ciò che ha attraversato e non ho avuto il coraggio di comportarmi così male con lei. L’abbiamo presa a calci per tutto il film e alla fine volevo solo che la nostra ragazza stesse bene. Penso che questo sia tematicamente ciò di cui si parla nel film, riguarda il modo in cui accadono queste cose che cambiano la vita e poi devi ripartire e costruire da capo per capirle. Mi piacciono i finali horror cupi, ma Brynn mi piace di più.>>.
Al di là dell’attaccamento del regista e sceneggiatore verso la propria protagonista, è indubbio come “Nessuno ti salverà” – soprattutto a causa dell’assenza di dialoghi – si presti ben volentieri a diverse interpretazioni, specialmente per quanto riguarda l’emblematico finale. Una risoluzione più “accogliente” spingerebbe infatti verso il lieto finale del film nel quale gli alieni, una volta preso coscienza della sofferenza vissuta dalla ragazza e del fatto che sicuramente non rappresenti per loro una minaccia, decidono di farle sostanzialmente un regalo nel sottoporre al lavaggio del cervello tutta la comunità ma non la ragazza, in modo che possa vivere felice in un mondo per lei appunto accogliente ed ottimale. Un’interpretazione, questa, che si potrebbe avvicinare alle parole spese dal regista, ma risulterebbe alquanto stridente con diversi elementi del film, a cominciare dallo stesso titolo fino all’ultima immagine mostrata, senza considerare il cuore della narrazione che trova il suo elemento fondamentale nell’elaborazione del lutto. Seppur riuscita a fare i conti con il momento più oscuro della propria vita, Brynn dovrebbe infatti fare comunque i conti con la comunità che, invece, continuerebbe ad odiarla per ciò che ha fatto. La ragazza ha finalmente raggiunto la personale catarsi, arrivando a chiedere scusa all’amica, ma questo non basta e non può bastare, con Brynn che infatti prenderebbe consapevolezza con amara ironia che l’unico mondo in cui potrebbe vivere è uno finto e “controllato”, come il plastico della cittadina che custodisce gelosamente in casa. In una visione più cinica e beffarda, infatti, gli alieni sarebbero intenti sempre e comunque a dominare la razza umana e hanno trovato in Brynn la mascotte ideale, quel “guscio vuoto” che ha ormai perso qualsiasi cosa dal quale plasmare attorno ad esso l’intera umanità, come semplici animali da allevamento e con la ragazza che, scambiando un sorriso d’intesa con lo spettatore, esprime come abbia deciso di vivere in un mondo irreale e controllato, ovvero il suo mondo ideale.