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I Migliori Film Di Sempre Sui Sommergibili

I migliori film a tema sommergibili: di seguito la lista

Fredde macchine di morte, silenziose che navigano nel profondo degli abissi. Vascelli invisibili che vagano nell’oscurità senza sosta. Il cinema nelle sue infinite manifestazioni spesso ha deciso di usare questi mezzi militari come teatro di numerose avventure. A volte per raccontare le atrocità della guerra, altre volte per mettere in scena veri e propri colossal action. Per festeggiare l’uscita nelle sale di comandante, abbiamo deciso di proporvi alcune di queste pellicole in questo approfondimento. Scegliendo di portare alla vostra attenzione, quelle che possiamo considerare come le migliori di questo misterioso sottogenere. Film estremamente diversi fra loro, proprio per enfatizzare quanto sia importante l’approccio del regista. Vi presentiamo quindi i migliori film sui sommergibili di sempre.

La lista dei migliori film a tema sommergibili

Numerosi registi hanno deciso di cimentarsi nella realizzazione di film aventi come ambientazione principale questi strumenti di guerra. Alcuni hanno scelto di renderli teatro delle atrocità della guerra. Anguste tombe d’acciaio per anime perdute, mutilate dal dolore e senza speranza alcuna. Altri invece scelgono la via dell’azione, rendendo queste macchine quasi vere e proprie astronavi. Il mondo sommerso diventa simile allo spazio profondo, dove nessuno può sentirti urlare. Proprio per questo abbiamo deciso di affrontare pellicole che tra l’altro, si interfacciano verso varie parti dei vari conflitti. Perché di fronte al mare, siamo tutti uguali. Ecco quindi la lista dei migliori film sui sommergibili di sempre:

K-19 (2002) – di Kathryn Bigelow

migliori film a tema sommergibili

Dopo Strange Days ed il divertente Point Break, Kathryn Ann Bigelow decide di spostarsi sul genere storico. Lei dirige quello che ad oggi, è sicuramente uno dei migliori film a tema sommergibili della storia del cinema. La trama segue le vicende del sommergibile sovietico K-19. Guidato dal comandante Alexei Vostrikov (Harrison Ford) e dal comandante in seconda Mikhail Polenin (Liam Neeson); si troverà a combattere una guerra contro il tempo e contro la morte. Il tutto in un mondo in bilico fra 2 super potenze. La regista dimostra subito un’abilità smisurata nella creazione della tensione e nella direzione degli attori. La claustrofobia del sommergibile emerge dalle sequenze ritmate ma mai sincopate. Tutto è dosato al punto giusto. Menzione speciale per la colonna sonora di Klaus Badelt. Il compositore riesce a sottolineare perfettamente ogni singola istanza del film, creando forse la sua colonna sonora più riuscita.

Altra doverosa menzione d’onore al montaggio di Walter Murch, vero protagonista di alcune delle sequenze più memorabili del film. Dopo aver firmato il montaggio di capolavori quali apocalypse now, dimostra ancora una volta di essere un maestro indiscusso. Gli unici lievi difetti della pellicola sono riscontrabili nell’intreccio narrativo. Situazioni ogni tanto dubbiose ci portano a riflettere sul cambiamento repentino di alcuni personaggi. Mutamento che sembra ai nostri occhi artificioso in alcune precise situazioni. Insomma K19 si conferma come uno dei migliori film di sempre sui sommergibili e come un vero e proprio cult. Difettoso forse, ma che non può mancare nella cineteca di ogni appassionato di film di guerra.

U-571 (2000) – di Jonathan Mostow

Una ricerca impossibile, una missione sotto copertura mortale. Questi sono gli ingredienti per una ricetta vincente, per un film di sommergibili decisamente interessante. Jonathan Mostow con questa sua quarta pellicola decide di regalarci un film intrigante, ricco di azione e con un ritmo entusiasmante. Il set, visitabile ancora oggi a cinecittà World, risulta essere ad ora uno dei più convincenti. Meno claustrofobico degli altri presenti in questa classifica, ma che si abbina perfettamente al tono dell’opera. Avventurosa ed esaltante, trova nel montaggio di Wayne Wahrman il suo punto di forza. Un montaggio che affiancato al comparto sonoro da oscar, rende questo sommergibile più vivo che mai. Il tutto reso possibile anche dalla fotografia di Oliver Wood, accesa e che enfatizza i giochi di luce.

Il valore di questa produzione internazionale tuttavia, non è da trovarsi solo nel comparto tecnico. Per quanto i personaggi non riescano a rimanere impressi nel tempo, ciò che stupisce è la performance attoriale. La direzione di Mostow permette ad attori come Matthew McConaughey, Bill Paxton e Jon Bon Jovi di dare il meglio. Un cast perfettamente in parte, che riesce a rendere credibile ogni singola sequenza. Un film che non merita quindi di essere ricordato solamente per la presenza dell’Italia nel comparto produttivo. Al contrario, si rivela meritevole di una vera e propria riscoperta. Un film sicuramente meno cupo degli altri, ma che sicuramente doveva rientrare nella lista dei migliori film a tema sommergibili.

Caccia a Ottobre Rosso (1990) – di John McTiernan

migliori film a tema sommergibili

La pellicola di John McTiernan non segna solamente l’esordio cinematografico del personaggio di Jack Rayan. Caccia ad Ottobre Rosso, tratto dal romanzo di Tom Clancy “La grande fuga dell’ottobre rosso” è sicuramente una delle pellicole più iconiche del regista. Il leggendario cast vede tra i suoi principali esponenti Sean Connery, Alec Baldwin e Sam Neil. Interpreti di personaggi che in questa caccia continua, mettono in scena un vero e proprio gioco di cacciatori e prede. Un delicato sistema di equilibri, dove ogni singola mossa errata può essere fatale. Il super sommergibile “Ottobre Rosso” diventa una vera e propria astronave, un veicolo super potenziato dove ogni manovra ha un peso specifico. Il conflitto fra Russia e Stati Uniti è più vivo che mai, in pieno stile guerra fredda.

Le musiche di John Williams e di Basil Poledorius enfatizzano il senso della meraviglia. Più che generare tensione, creano una grande avventura. Il più classico dei racconti, reso con tale maestria permette di diventare una vera e propria favola moderna. La storia ispirata all’Ammutinamento dello Storozhevoy trova in poco più di 2 ore un ritmo incalzante. La sceneggiatura evidenzia continuamente l’instabilità dei giochi di potere. I rapporti fra le nazioni e i personaggi sono sempre al centro della scena. Una pellicola che si articola in numerosi snodi narrativi, destreggiandosi come un sottomarino in un canyon marino. Un film dinamico, maestoso, ricco di emozioni e di azione. Il tutto, in pieno stile McTiernan.

U-Boot 96 (1981) – di Wolfgang Petersen

Il noto regista Wolfgang Petersen prima di firmare il suo lavoro più celebre decide di cimentarsi in un progetto mastodontico. Un film di 209 min che ci avrebbe portato a vivere il punto di vista di un equipaggio di un sottomarino tedesco. Una pellicola che riesce perfettamente nell’intento di instaurare nello spettatore un’angoscia costante. La lotta contro un nemico invisibile, tanto intangibile quanto pericoloso e mortale. La crudezza della guerra si manifesta nei costumi e nelle scenografie. Tutto è sporco, oscuro, tetro. Il sommergibile diventa una claustrofobica trappola che se da un lato salva dal mare, dall’altro può diventare la propria tomba. Non è un caso se la fotografia rifiuta ogni fomra di vivacità. Non esistono colori accesi o luci vivide nel profondo nel mare, solo lugubri spettri vaganti senza vita.

Quello che stupisce infatti, è proprio la direzione degli attori. Il regista riesce pienamente nell’intento di calare questi personaggi nel contesto corretto. Fantasmi vuoti, che vagano come spettri in questi spazi angusti. Eppure non si cerca mai lo sguardo della pietà, non si vuole mai suscitare pena. Il ritorno verso casa rappresenta un vero e proprio percorso di tragica liberazione. Culminando in un finale tanto aspettato quando sorprendente. Una vera e propria tragedia moderna dove non ci sono vincitori, ma solo vinti. Pedine sacrificabili, nel sadico gioco del fato e della guerra.