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The Nun 2 rispetta le aspettative al box office

Non sempre è facile per sequel di film di grande successo replicare i risultati dei primi capitoli, nemmeno quando, come nel caso di The Nun si tratta di pellicole che hanno ottenuto un ottimo riscontro al botteghino, finendo persino per diventare piccoli fenomeni di costume. L’immagine della inquietante suora protagonista di questa saga spin-off dell’universo di The Conjuring fu introdotta da James Wan in The Conjuring 2: il caso Enfield. Da allora questa spettrale presenza si è affermata come un’icona di successo dell’horror contemporaneo tanto da giustificare la realizzazione di (almeno) due film. Prima però di approfondire gli incassi ottenuti da The Nun 2 e altre pellicole uscite questo weekend, ecco i dati settimanali al box office statunitense e italiano.

Box office italiano settembre
(Fonte dati Cinetel.it)
Box office di settembre negli USA
(Fonte dati The Numbers.com)

Il buon esordio di The Nun 2 al box office USA

L’incasso ottenuto da The Nun 2 nel suo primo weekend di esordio negli USA, seppur di buonissimo livello, è sicuramente inferiore a quello del suo predecessore. Si è passati infatti agli oltre 50 milioni del primo capitolo ai circa 30 ottenuti dal secondo, cosa che ovviamente non compromette il futuro della saga o l’eventuale successo di questo film al box office visto il suo costo di appena 30 milioni che hanno finito per essere quasi triplicati nel suo solo weekend di esordio. Certo è che già il primo capitolo, nonostante il suo impatto, aveva goduto di moltiplicatori al box office piuttosto bassi: basti pensare che negli USA riuscì a malapena a raddoppiare il suo weekend di debutto, finendo per incassare 117 milioni complessivi. Questo vorrebbe dire che The Nun 2, ipotizzando segua lo stesso andamento, andrebbe a collezionare poco più di 70 milioni al box office nord-americano, una cifra buona ma non eccezionale. La blumhouse sembra infatti ormai potersi affidare quasi esclusivamente al weekend di apertura delle proprie pellicole per ottenere un incasso soddisfacente, cosa che segna una netta cesura con i suoi inizi. Pare infatti che questa casa di produzione sia finita nella stessa trappola in cui sembrano essersi cacciati i Marvel studios, ormai quasi più interessati alla creazione dell’evento intorno al film che all’opera stessa. Sarà interessante in tal senso come andrà la nuova trilogia dedicata alla saga dell’Esorcista che sembra improntata sulla stessa falsariga di quella appena conclusa relativa all’universo di Halloween che, dopo un primo capitolo capace di fare faville al botteghino, ha perso spettatori di capitolo in capitolo, con il terzo film in grado di ottenere uno dei peggiori cali degli ultimi 20 anni di box office nel suo secondo weekend negli USA. Tornando a The Nun 2 invece un risultato già superiore ai 200 milioni sarebbe da accogliere positivamente vista la partenza.

 

The Equalizer 3 dopo aver capitalizzato al meglio il suo weekend d’esordio la scorsa settimana incorre invece in un calo del 65% a dimostrazione di come certe saghe vengano rivitalizzate solo con la finalità di spremere fino all’ultima goccia il residuo interesse degli spettatori. I primi due capitolo di questa saga con protagonista Denzel Washington incassarono entrambi circa 180 milioni, cosa che questo terzo capitolo non sarà in grado di fare molto probabilmente, finendo per accontentarsi di un risultato complessivo intorno ai 150 milioni. Non un gran danno dal momento che nemmeno le prime due pellicole furono successi clamorosi.

 

Sempre per rimanere in tema di sequel fuori tempo massimo, ha esordito in terza posizione negli USA My big fat greek wedding 3, terza iterazione di una saga il cui primo capitolo fece segnare una delle corse più incredibili della storia del box office, incassando 380 milioni a fronte di un budget di appena 5 e moltiplicando di 21 volte il suo weekend di esordio negli USA. Questo terzo film molto difficilmente può sperare di eguagliare questa riuscita al botteghino e il suo anemico weekend di esordio di appena 10 milioni ne è la dimostrazione palese. Potrebbe forse essere salvato da un budget non elevato, tuttavia molto difficilmente potrà essere considerato un successo.

 

Altro discorso vale per due titoli ormai quasi sicuramente rivelatisi flop al box office seppur con modalità diverse. Le tartarughe ninja: caos mutante infatti nonostante un buon risultato negli USA da oltre 100 milioni di dollari è riuscito a raccogliere in tutto il resto del mondo appena la metà di questa cifra, fallendo così il raggiungimento dei 210 milioni circa che gli avrebbero permesso di risultare profittevole. Il film Gran Turismo- la storia di un sogno impossibile, basato sull’omonimo videogioco, dopo un buon primo weekend è calato a picco in tutti i mercati in cui è uscito e finirà per incassare poco più di 100 milioni, un pessimo risultato se rapportato al suo budget di oltre 60.

 

Per finire due piccole segnalazioni: Barbie è diventato il più grande incasso dell’anno, superando i 1400 milioni al box office e mettendosi alle spalle Super Mario: il film; al contempo Oppenheimer non sembra voler arrestare la sua incredibile corsa, il film diretto da Nolan è infatti vicino ai 900 milioni e ormai un risultato vicino al miliardo non sembra totalmente implausibile.

L’ottimo risultato di The Nun 2 in Italia

In Italia The Nun 2 ha esordito al secondo posto a causa dell’ennesima tenitura eccezionale di Oppenheimer che al suo terzo weekend cala del 47% e ottiene 2.6 milioni, per un totale di 22 milioni, a soli 6 milioni dall’incasso dell’anno, ovvero Barbie. Il film horror ha invece incassato 2.5 milioni finendo per eguagliare l’esordio del primo capitolo, risultato comunque notevole visto quanto accaduto invece nel mercato USA. A deludere sono purtroppo i film italiani che sembrano riscuotere un tiepido interessamento del pubblico. Nello specifico Io Capitano di Matteo Garrone si è dovuto accontentare di appena 374mila euro. Né i premi ottenuti al Festival del cinema di Venezia, né il tema di scottante attualità al centro della pellicola (peraltro mai affrontato in questo modo dal cinema italiano) pare siano riusciti a far breccia nel muro di indifferenza che pare separare il pubblico italiano dalle pellicole prodotte nel proprio Paese. La seconda vittima di questo disinteresse diffuso è L’ordine del tempo, l’ultimo film di Liliana Cavani che ormai al suo secondo weekend ha ottenuto il magrissimo risultato di 360mila euro.