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Recensione – Origin: il nuovo film di Ava DuVernay a #Venezia80

Di seguito la recensione di Origin, in concorso a Venezia 80, diretto da Ava DuVernay

Origin è il nuovo film scritto e diretto da Ava DuVernay, già regista di Selma – La strada per la libertà (2014), presentato in concorso alla 80esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. La durata è di 130 minuti circa, mentre nel cast ci sono Aunjanue Ellis-Taylor, Jon Bernthal, Niecy Nash-Betts, Vera Farmiga, Audra McDonald, Nick Offerman, Blair Underwood, Connie Nielsen, Emily Yancy, Jasmine Cephas-Jones, Finn Wittock, Victoria Pedretti, Isha Blaaker, Myles Frost. Inoltre, il film è ispirato al bestseller intitolato Caste: The Origins of Our Discontents di Isabel Wilkerson. Di seguito la trama e la recensione di Origin.

La trama di Origin, film in concorso a Venezia 80

Ecco la trama ufficiale di Origin, in concorso a Venezia 80, scritto e diretto da Ava DuVernay: Origin racconta la vita e l’opera straordinarie della scrittrice Isabel Wilkerson, vincitrice del Premio Pulitzer, mentre indaga sulla genesi dell’ingiustizia e svela una verità nascosta che ci riguarda tutti.”

La recensione di Origin, il nuovo film scritto e diretto da Ava DuVernay

Origin è un prodotto americano pensato per essere venduto ad un ampio pubblico, e per questa ragione è stato realizzato come lungometraggio di finzione e non come un documentario, pur portando avanti un discorso storico e contemporaneo essenziale per la società globale. Se inizialmente si ha l’impressione di star assistendo a uno dei tanti importanti film incentrati sul tema del razzismo, la DuVernay amplia il discorso e tocca concretamente il concetto delle caste, partendo dall’India, passando per il nazismo e includendo la comunità afroamericana. Tutte e tre gli argomenti sono tra loro correlati, e la regista ha l’abilità – anche idealmente furba – di sviluppare una sceneggiatura con dei personaggi ben scritti e una protagonista con la quale empatizzare. Siccome il melodramma è il fulcro di Origin, tramite i lutti subiti da Isabel messi in scena con una colonna sonora solenne e delicata, combinata con le immagini pseudo poetiche – lei distesa su un prato di foglie in costante caduta -, nello spettatore viene accesa la miccia della curiosità nonché quella dei sentimenti.

 

Da questo punto di vista, si può affermare che la terza morte verso la fine del film risulta eccessiva, non se ne sentiva la necessità e appare superflua per il discorso elaborato con compattezza. Le ricostruzioni storiche sono accurate e avvincenti, con tanto di cambio di lingua per integrare gli scambi dialogati tra i nazisti, i quali improvvisamente parlano in inglese proprio allo scopo di associare due fenomeni storicamente distanti. Lo stesso dicasi per le caste indiane, il cui illustre rappresentante è parallelo ai discorsi di Martin Luther King. Nonostante ciò, è evidente che si potesse ricorrere direttamente al linguaggio documentaristico, dato che gli spezzoni ricreati e la partecipazione diretta di Isabel appartengono propriamente al documentario in sé. Come anticipato, la scrittura è uno dei fattori vincenti in Origin poiché non risultano eccessivamente retorici, ma anzi, bilanciati

 

Parlando di quelli che sono i limiti costruttivi di Origin, è da sottolineare quanto sarebbe potuto essere più d’impatto osservare non delle ricostruzioni sceniche, bensì del materiale d’archivio. Il girovagare della protagonista poteva serenamente essere alternato a delle riprese reali appartenenti al passato, piuttosto che ricostruire gli eventi per cercare e creare la malinconia e l’aggressività sia verbale che fisica. Si tratta di caste e non di razze perché concettualmente quanto espresso può verificarsi, come dimostrato, nella vita di tutti i giorni e nei confronti delle persone di ciascuna comunità. Purtroppo il finale cade nella verbosità allungando i discorsi, troppo abbondanti e pomposi, di 10 minuti più del dovuto. A dispetto di ciò, Origin è comunque un film interessante e, soprattutto, realista e importante.

Voto:
3/5
Andrea Barone
2/5
Paola Perri
4/5
0,0
Rated 0,0 out of 5
0,0 su 5 stelle (basato su 0 recensioni)
Voto del redattore:
Data di rilascio:
Regia:
Cast:
Genere:

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