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I film di Edgar Wright: la classifica dal peggiore al migliore

La classifica dei film di Edgar Wright

In un panorama cinematografico composto da grandi blockbuster e cinema d’autore, c’è un regista britannico che, attraverso il suo inconfondibile stile, ha realizzato tra il finire degli anni novanta, i primi anni duemila ed il 2021 dei film decisamente autoriali, ma riconducili comunque ad un cinema più popolare e quindi godibili sia da un pubblico di appassionati sia dal cosiddetto pubblico “generalista”, grazie a pellicole che spaziano tra i generi senza perdere quello sguardo e quel ritmo che hanno reso famoso il cineasta inglese. 

I film di Edgar Wright dal peggiore al migliore 

Dopo la retrospettiva titolo per titolo, ecco la classifica dal peggiore al migliore di tutta la breve filmografia di Edgar Howard Wright. L’autore britannico, tra il 1995 ed il 2021 ha realizzato sette lungometraggi che mostrano il suo incredibile ed unico stile. Di seguito la classifica completa dei film di Edgar Wright dal peggiore al migliore. 

7) A Fistful of Fingers (1995) 

Se lungo la sua carriera Edgar Wright non ha mai realizzato dei progetti considerabili insufficienti, anche il suo esordio dietro la macchina da presa, infatti, non è da meno: “A Fistful of Fingers” è una divertente parodia del classico spaghetti-western. Un film che mostra ancora una mano acerba, ma che regala un primo assaggio dell’incredibile talento del regista, pronto a sprigionarsi già dal progetto successivo. Questa splendida opera prima racchiude in sé tutto lo stile Wright, tra citazioni cinematografiche e parodie, giocando con i grandi generi cinematografici. Un’ottimo inizio che, all’epoca, ha gettato solamente le basi di una futura brillante carriera. 

La classifica dei film di Edgar Wright

6) The World’s End – La Fine del Mondo (2013) 

Tra i titoli più “difettosi” c’è anche il terzo ed ultimo capitolo della nota “Trilogia del Cornetto”. Nel 2013, Edgar Wright realizza “The World’s End – La Fine del Mondo”, la perfetta conclusione per una trilogia antologica che in breve tempo si è guadagnata la nomea di cult. Tanti riferimenti ed una profonda tematica sociale vengono riprodotti ancora, ma questa volta attraverso una storia di fantascienza. Una brillante commedia che, nonostante non raggiunga l’originalità e la bellezza dei capitoli precedenti, resta estremamente divertente, grazie soprattuto a quel tocco unico dell’autore britannico.

5) Ultima Notte a Soho (2021) 

Al quinto posto della classifica dei film di Edgar Wright dal peggiore al migliore si piazza quello più recente, ad oggi l’ultimo, diretto dal regista britannico. “Ultima Notte a Soho” o “Last Night in Soho” segna un ritorno al genere horror, ma questa volta il pubblico si trova di fronte ad un prodotto che si prende molto più sul serio: si parte dal classico horror per poi finire tra le file del puro thriller psicologico. Un nuovo piccolo gioiellino firmato da Wright con un cast corale tra cui spiccano le prove del fenomenale Terence Stamp, ma anche di Matt Smith e, soprattutto, delle due co-protagoniste Anya Taylor-Joy e Thomasin McKenzie. 

La classifica dei film di Edgar Wright

4) Baby Driver – Il Genio della Fuga (2017) 

Ad un passo dal podio di questa classifica c’è “Baby Driver – Il Genio della Fuga”, un action esplosivo a ritmo di musica che, a differenza del film successivo, contiene al suo interno tutto lo stile di Wright. Sviluppato per oltre due decenni partendo da un’idea avuta da ragazzo, si percepisce fin da subito che si tratta di un’opera a cui è legato da tempo. Incredibile è la parte relativa agli effetti speciali, per lo più pratici e realizzati con meno utilizzo di Cgi. Un dettaglio che rende ancora più incredibile quando si unisce al ritmo sfrenato del cinema di Edgar Wright e la sua grande capacità di lavorare con grandi nomi, dirigendo alla perfezione i suoi cast. 

3) Scott Pilgrim vs. the World (2010) 

Sul gradino più basso del podio si fa largo il sorprendente “Scott Pilgrim vs. the World”, la trasposizione cinematografica della graphic novel firmata da Bryan Lee O’Malley. Nonostante un clamoroso flop al botteghino, la carriera di Edgar Wright non ne risente. Il cineasta si presta quindi al suo primo passo nel mondo del cinefumetto, nonostante la vicenda legata alla realizzazione di “Ant-Man” del Marvel Cinematic Universe. Un film visivamente incredibile e folle, ricco di spunti grafici attraverso le onomatopee durante i combattimenti, che finisce per segnare una sorta di svolta nella filmografia di Wright. 

La classifica dei film di Edgar Wright

2) Shaun of the Dead – L’Alba dei Morti Dementi (2004) 

Al secondo posto uno dei capolavori della filmografia di Edgar Wright: nel 2004 il regista realizza “Shaun of the Dead – L’Alba dei Morti Dementi”, una parodia dei grandi film sugli zombi. Un titolo, il secondo lungometraggio diretto dal cineasta, che segna la nascita di un autore dal punto di vista stilistico e mediatico grazie, in parte, ad un ottimo risultato al box office. Una piccola perla che da il via effettivamente alla carriera di Wright, ma anche di una trilogia meravigliosa composta da tre titoli connessi da un grande filo conduttore: i differenti cornetti assaporati dai protagonisti. La sua forza si cela tra la grande cultura cinematografica dell’autore e nella perfetta alchimia con il co-creatore della trilogia, Simon Pegg, protagonista sia di questo sia dei successivi due film. 

1) Hot Fuzz (2007) 

Infine, in prima posizione non poteva che esserci il meraviglioso “Hot Fuzz”, secondo capitolo della già citata “Trilogia del Cornetto” ed il punto più alto non solo del sodalizio Edgar Wright – Simon Pegg, ma anche dello stesso autore britannico. Un poliziesco dalle sfumature thriller che ruota attorno alle (dis)avventure dell’agente Nicholas Angel. Un film ancor più divertente e violento del precedente e rappresenta l’apice della trilogia. Operazione che Wright confeziona alla perfezione attraverso uno spericolato intreccio narrativo che finisce per coinvolgere il pubblico. L’opera più riuscita e straordinaria dell’autore britannico che non fa altro che mostrare il suo immenso amore per il cinema, soprattuto verso i grandi classici del passato.