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Indiana Jones e il Quadrante del Destino: la spiegazione del finale del film

Indiana Jones e il Quadrante del Destino: la spiegazione del finale del film

Uscito al cinema il 28 giugno 2023, Indiana Jones e il Quadrante del Destino rappresenta il quinto film della saga con Harrison Ford; per la prima volta non diretto da Steven Spielberg, il film vede la regia di James Mangold e l’interpretazione nel cast, al di là dell’attore protagonista, di Phoebe Waller-Bridge, Mads Mikkelsen e Antonio Banderas. Il film in questione rappresenta non soltanto un tentativo nostalgico di riproporre i fast della saga, ma anche un finale piuttosto ideale per le avventure di Indiana Jones: a proposito di finale, però, vale la pena tirare le somme a proposito delle ultime scene e, soprattutto, della chiusura del film. Di seguito, ecco tutto ciò che c’è da sapere relativamente alla spiegazione del finale di Indiana Jones e il Quadrante del Destino. 

 

 

Il finale di Indiana Jones e il Quadrante del Destino

ATTENZIONE! SPOILER!

 

Prima di fornire la spiegazione del finale di Indiana Jones e il Quadrante del Destino, vale la pena indicare innanzitutto quale sia il finale del film diretto da James Mangold. Dopo aver trovato entrambe le metà del Quadrante del Destino di Archimede, Jürgen Voller trova un varco spazio-temporale, le cui coordinate dovrebbero indirizzarlo al 1939: il suo obiettivo è quello di uccidere Adolf Hitler, così da permettere alla Germania di vincere la seconda guerra mondiale. A causa dell’esistenza della deriva dei continenti, che non era conosciuta da Archimede, Voller e Indiana Jones non si ritrovano nella Sicilia occupata dai Nazisti, bensì nell’ambito della Guerra di Siracusa contro Roma. 

 

Gli aerei pilotati dagli uomini vengono abbattuti dall’esercito romano e precipitano al suolo: in uno di questi c’è anche Voller e Archimede, nel notare uno strumento provenire dal futuro (un orologio), decide di indossarlo. Si spiega, dunque, che la strana incisione notata sulla tomba di Archimede e l’orologio presente all’interno della stessa provengono proprio dal passato influenzato dagli archeologi; Indiana Jones, dopo aver incontrato Archimede e aver compreso del paradosso temporale, decide di rimanere nel passato, ma Helena lo atterra con un pugno affinché possa tornare nel suo tempo. Qui, la donna fa sì che l’archeologo si riavvicini a Marion, sua moglie da cui ha deciso di separarsi a seguito del lutto per la morte del figlio. Alla fine del film, i due si riavvicinano definitivamente nel più classico dei lieto fine. 

La spiegazione del finale di Indiana Jones e il Quadrante del Destino

Detto questo, è possibile chiarire quale sia la spiegazione del finale di Indiana Jones e il Quadrante del Destino. Negli ultimi anni si osservano numerosi film che ragionano a proposito del tempo, soprattutto nell’ambito del tema del Multiverso, diventato protagonista della maggior parte dei cinecomic, per cui non sorprende una tipologia di rappresentazione simile che porta la saga di Indiana Jones, dopo aver varcato numerosi confini spaziali (con l’arca dell’alleanza, il Santo Graal o il teschio di cristallo) ad affrontare anche il tema del tempo. Si comprende che il passaggio generato dal Quadrante del Testino non rende possibile viaggiare nel tempo, ma soltanto un contatto con uno specifico momento del passato: quello in cui Archimede incontra Indiana Jones; il presente è così influenzato da un passato che, a sua volta, è piegato dalle logiche del presente, in un intervento ciclico che fa sì che la storia possa ripetersi solo in un solo modo.




 

 

Il ritorno nel suo tempo di Indiana Jones è segnato dal riavvicinamento con Marion, ma la scena finale del film è quella che fa nascere la maggior parte degli interrogativi: la donna dice a Indiana di non avere dolore prima sul gomito, poi sul volto, citando una scena del primo film in cui era Jones a ottenere così il bacio di Marion. Il film si chiude con un dettaglio sul cappello di Indiana Jones, che viene quasi idealmente appeso al chiodo da parte dell’archeologo, che deciderebbe così di dedicarsi alla sua vecchiaia con sua moglie. Tuttavia, l’ultimissima scena del film vede una mano afferrare quel cappello, così come già era successo al termine di Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo, in cui Indiana strappava il cappello dalle mani di suo figlio, destinato a diventare il nuovo protagonista della saga. Anche nel contesto di Indiana Jones 5 si pensava ad un passaggio del testimone verso Helena ma, ancora una volta, la Saga sembra non voler mai distaccarsi dai suoi simboli. Che si tratti della prospettiva di un nuovo film? In realtà, tale scelta potrebbe portare più ad un’ideale chiusura del cerchio: mostrare la donna interpretata da Phoebe Waller-Bridge ereditare la storia di Indiana Jones avrebbe, poi, dovuto portare alla sicurezza di altri film; in questo modo, è molto più semplice garantire un degno finale alla Saga che, qualora volesse essere ripresa, potrà essere gestita con un espediente qualunque.