Caligola: Tinto Brass contro la nuova versione del suo film a Cannes 2023

Caligola film Tinto Brass 1979

Articolo pubblicato il 22 Maggio 2023 da Vittorio Pigini

Il 17 maggio, in occasione della 76a edizione del Festival di Cannes, è stato proiettato nella sezione Classici “Caligula: The Ultimate Cut“, la nuova versione di uno dei film di culto del regista a luci rosse Tinto Brass, il quale però ha esplicitamente preso le distanze dal lavoro di montaggio eseguito sull’opera. Ecco le dichiarazioni del regista Tinto Brass.

Caligola film 1979 Tinto Brass

Caligola: un film maledetto diretto dal regista a luci rosse Tinto Brass

La ormai decennale storia post-produttiva del 12° lungometraggio diretto dal regista Tinto Brass non conosce pace. Fin dalla sua uscita nel 1979, “Caligola” suscitò un forte sdegno nel panorama socio-culturale italiano con la pellicola che venne sequestrata su tutto il territorio nazionale, ma non solo, arrivando infatti anche ad una condanna in primo grado per il produttore Franco Rossellini per il reato di oscenità (sentenza poi annullata l’anno seguente). Quest’ultimo venne estinto finalmente nel 1981 ed il produttore poté mettere mano al materiale del film rimasto – in giacenza presso il laboratorio Technicolor – con una strategia produttiva per provare a recuperare una minima parte di quanto perso in seguito al sequestro.

 

Venne così presentata nello stesso anno una nuova versione del film dal titolo “Io, Caligola” dalla durata di 133′ (contro i 156′ originali), che vennero però ridotti ulteriormente a 86′ dalla censura, riuscendo nelle sale nel 1984. Il film con protagonista Malcolm McDowell (“Arancia Meccanica”) continuò la sua travagliata fase in sede di montaggio negli anni seguenti, arrivando ad altre 5 versioni tra territorio nazionale ed internazionale, consolidando nel tempo la nomea di “film cult“. Una pellicola che infatti si è ben addentrata nella cultura cinematografica, come ad esempio il regista Eli Roth che ne fa esplicito omaggio nel suo “Hostel: Part II” o Leonardo DiCaprio che dichiarò di essersi direttamente ispirato al personaggio di McDowell per “The Wolf of Wall Street“. Una tortuosa gestazione post-produttiva alla quale il celebre regista Tinto Brass ne uscì ridimensionato, continuando a contrastare come il suo film venga trattato, anche in occasione della 76a edizione del Festival di Cannes.

Caligola: Tinto Brass contro la nuova versione a Cannes 2023

Come già accennato, la casa di produzione Penthouse Films International ha portato nella sezione Classici della 76a edizione del Festival di Cannes un’ulteriore versione del film, intitolato “Caligula: The Ultimate Cut“. La proiezione del 17 maggio appena scorso ha, come prevedibile infatti, suscitato lo sdegno del regista Tinto Brass il quale prende apertamente le distanze dalla nuova strategia produttiva: <<Dopo numerose e infruttuose trattative che si sono susseguite negli anni, prima con Penthouse e poi con altri soggetti poco chiari, per montare il materiale che ho girato e che è stato trovato negli archivi di Penthouse, è stata realizzata una versione alla quale non ho preso parte e che sono convinto non rifletterà la mia visione artistica.>>.

 

Una fase estremamente delicata e fondamentale per un regista quella del montaggio finale del film, ulteriormente specificato anche dallo stesso Brass: <<Come è noto, il processo di montaggio è ciò che plasma il mio personalissimo stile registico. Se non posso montare un film, non lo riconosco e non ho riconosciuto la paternità del nuovo taglio di Caligola. Esistono numerose versioni di Caligola modificate da altri, tra cui Bob Guccione. Ma nessuna di loro corrisponde al mio progetto originale. Il pubblico di Cannes sarà quindi fuorviato dall’uso arbitrario del mio nome.>>