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Recensione – Quando La Moglie È In Vacanza: La Presa In Giro Del Maschio Alfa

recensione quando la moglie è in vacanza

Che Billy Wilder fosse un maestro è risaputo grazie a film leggendari ancora oggi tanto dibattuti come “Viale Del Tramonto“, però non fa mai male ricordarsi della grandezza dei registi più importanti del cinema e ora si vuole rimembrare tale grandezza attraverso una delle commedie più iconiche degli anni 50, ovvero “Quando La Moglie È In Vacanza“, opera con protagonisti Tom Ewell e Marilyn Monroe (attrice ritornata nelle discussioni attuali grazie al controverso “Blonde” uscito quest’anno). La trama vede Richard Sherman, un dirigente editoriale, che si ritrova a casa da solo quando la moglie ed il figlio piccolo sono partiti in vacanza, ma quando una vicina estremamente attraente fa la sua conoscenza, sarà molto difficile non cadere nella tentazione di corteggiamento.

Recensione di Quando La Moglie È In Vacanza: la potenza del sogno all’interno del film

Commentare la perfezione tecnica di Billy Wilder sembrerebbe superfluo: basti pensare alle splendide carrellate che introducono un’importante transizione che passa dalla realtà al sogno e viceversa, oppure alla straordinaria tempistica con cui i passi di Tom Ewell riescono perfettamente a fondersi con un’onda gigante che colpisce la riva mentre lui passa, inquadrando l’immensità del mare con l’eroismo sognante del protagonista, oppure i piedi di Marilyn Monroe che escono dal piano superiore fino ad arrivare al volto del suo viso estremamente attraente, come un piacevole imprevisto che la fa sembrare quasi una dea. Visivamente questo film è incantevole, ma la consapevolezza del mezzo non è limitata solamente all’incredibile tecnica.

Al di là dei continui monologhi pronunciati dal protagonista che ci fanno conoscere le sue sensazioni come se fossimo in una commedia teatrale (non a caso il film è tratto dall’omonimo spettacolo di George Axelrod), quest’ultimo fa spesso dei sogni ad occhi aperti in cui lo vediamo ritratto come uno stallone capace di far cadere ai suoi piedi donne di ogni tipo. Questi sogni, ritratti come delle risibili situazioni estremamente improbabili, sono anche dei pretesti affinché Wilder possa inserire altri generi attraverso l’immaginazione del protagonista: dal romanticismo classico (il sogno in spiaggia) all’esilarante parodia del noir (la moglie con la pistola).

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Non è un caso che questo passaggio di generi viene tirato fuori solo quando il protagonista sogna, perché l’autore sta dicendo che il cinema è l’unico potentissimo mezzo per trasformare questi sogni una realtà visiva, ma non solo: essendo questi sogni spesso degli autoinganni che vogliono pompare la grandezza del maschio etero da parte del protagonista, Wilder evidenzia che il cinema sa essere anche un eccellente strumento di propaganda che spesso ha caratterizzato la Hollywood dalla sua nascita.

La satira del maschio etero in Quando La Moglie È In Vacanza

Fuori da questi sogni, il maschio si rivela per ciò che è, ovvero un animale continuamente tentato da impulsi sessuali da centinaia di anni, come viene evidenziato nell’inizio che rappresenta la prima America attraverso indiani che seguono solo le gambe femminili senza vedere nient’altro… e la scelta di mostrare che gli americani discendono dagli indiani e non dai cowboy in un film degli anni 50 è un’altra bellissima e sottile frecciata politica di Wilder travestita da gag comica. La figura del maschio alfa sempre sicuro di sé, che resiste a malapena alle tentazioni dei suoi impulsi sessuali, risulta una satira ancora più forte quando vediamo che Richard aumenta le sue tentazioni quando si sente o ferito nella sua virilità o quando vuole fare una ripicca a sua moglie perché si fa paranoie sul fatto che lei lo tradisca. Ancora una volta quindi il maschio alfa giustifica le sue azioni solo per non tradire il suo senso di superiorità e di dominino che trasforma come scusa principale per non sentirsi in colpa durante i suoi sfoghi sessuali.

Questa continua ricerca del sesso da parte dell’uomo viene ripresa anche in una satira di Hollywood e del pubblico medio: lo psichiatra di Richard ha scritto un libro e protesta enormemente quando vede che la copertina non rispecchia la caratteristica dei personaggi ritratti nella sua opera, ma proprio qui Richard risponde che il pubblico medio non si ferma a guardare la copertina se non c’è una donna giovane ed evidenziata nelle curve al posto di una donna di mezz’età. Da qui viene mostrato quindi quanto la società si ferma davvero a giudicare già un libro dalla copertina e quindi le persone dalle proprie apparenze, così come le case di produzione (tra cui Hollywood), per il libero mercato, sono capaci di distorcere la realtà al loro pubblico (in questo caso i lettori) pur di raggiungere ogni singolo biglietto strappato che porti fondi nelle casse.

Marilyn Monroe capolavoro

L’illusione della donna bionda in Quando La Moglie È In Vacanza

Da qui Wilder destruttura anche la percezione che sia ha della donna bionda: per quanto Marilyn Monroe interpreti sempre una donna svampita come richiesto dalla sua fama da poco esplosa all’epoca, l’autore esalta sempre quanto il personaggio della Monroe (qui definita semplicemente come “la ragazza”) sia sempre molto leale ed estremamente sensibile, non mettendo mai volontariamente a disagio chi le sta accanto. Non è un caso che, all’uscita dalla visione del film “Il Mostro Della Laguna Nera“, che all’epoca della sua uscita fu un’opera molto importante per come il cinema occidentale cominciava a sensibilizzarsi anche sui mostri antagonisti del cinema di fantascienza, tra i due personaggi sarà proprio la Monroe a cogliere l’importanza della sensibilità nei confronti del mostro a differenza di Jack che, in quanto maschio alfa americano, arriva subito alla soluzione più distruttiva e drastica.

Anche il classico stereotipo della donna attraente e affascinante che cerca solo uomini muscolosi e virili” viene completamente sciolto da Wilder, poiché viene rivelato che la donna mira invece a scelte non per forza scontate e che siano capaci di scogliere il suo animo, esattamente come la ragazza comprende il grande fascino del fragile Richard ma, pur essendo attratta da lui, preferisce fargli raggiungere la felicità nel suo spirito interiore, esortandolo ad inseguire sua moglie, lontano da quegli stereotipi della società moderna che inducono il marito a stare a casa perché la famiglia è quasi definita un peso del divertimento in una società che confina tutti ed arriva al limite del ridicolo, lì dove la libertà dovrebbe andare invece al di fuori degli stereotipi. E con numerose gag ancora oggi tanto divertenti miste ad una sensibilizzazione ed una satira estremamente attuale, “Quando La Moglie È In Vacanza” si dimostra essere un’opera che non sembra quasi avvertire i segni del tempo e tra le più creative ed originali che siano mai state realizzate nella settima arte.