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Recensione Cabinet of Curiosities: Sogni nella casa stregata – 1×06

Cabinet Of Curiosities recensione prima stagione serie di Guillermo Del Toro su Netflix

Diretto da Catherine Hardwicke (Twilight), tratto da una breve storia di H.P Lovecraft, “Sogni nella casa stregata”, sesto episodio di Cabinet of curiosities, scava in profondità nell’ossessione umana per la morte e nell’incapacità di lasciar andare un caro scomparso, particolarmente quando la morte bussa troppo presto alla porta. Di seguito è riportato un breve riassunto della trama e la recensione del sesto episodio di Cabinet of Curiosities , serie Netflix ideata e prodotta dal premio oscar Guillermo Del Toro.

 

Trama di Sogni nella casa stregata, sesta puntata di Cabinet Of Curiosities

 

Walter (Rupert Grint) promette alla sorella di proteggerla per sempre, voto che viene meno nel momento della prematura scomparsa della ragazza. Tuttavia, subito dopo la sua morte, Epperley riappare dinanzi al fratello in forma spettrale; prima di esser trascinata da una forza invisibile in una foresta oscura. Questo evento soprannaturale condiziona l’intera vita del ragazzo, pienamente convinto, da quel momento in poi, di poter riportare la sorella a casa.

 

Passati diversi anni, nel 1933 , Walter è ormai adulto e membro della società Spiritualista, organizzazione impegnata nella ricerca di eventi soprannaturali. Insieme al suo amico Frank , il ragazzo viaggia per tutti gli Stati Uniti con il compito di investigare su alcuni eventi apparentemente ultraterreni, trovandosi però dinanzi a ciarlatani e falsi indovini. Mentre fa da bartender in un locale, Walter sente due uomini parlare di viaggi dimensionali e di una misteriosa foresta delle anime perdute. I due gli rivelano l’esistenza dell’oro liquido, una droga capace di collegare il mondo dei vivi a quello dei morti.

Walter utilizza i pochi soldi in suo possesso per comprare una dose del miracoloso stupefacente, iniziando così un viaggio terrificante, tra streghe, fantasmi e strane creature.

 

 

 

Recensione “Sogni nella casa stregata”, sesto episodio di Cabinet of curiosities: non provare pietà per i morti, provala per i vivi

 

Contrariamente all’approccio psicologico del precedente dittico di episodi, questa puntata di Cabinet of Curiosities segue gli stilemi tipici del genere fantasy horrorWalter, mosso dall’ossessione di rispettare la promessa fatta alla sorella, cerca di cambiare le regole di una dimensione cupa e spaventosa , dominata da forze soprannaturali e malvagie, in pieno stile H.P Lovecraft. “Il Labirinto del Fauno” è da molti considerato il miglior film di Guillermo Del Toro, in molti modi infatti “Sogni nella casa stregata” omaggia la pellicola del regista messicano riprendendone le atmosfere, a metà tra favola fantastica e film dell’orrore.

 

La dimensione alternativa mostrata nell’episodio è tanto affascinante quanto spaventosa ed incuriosisce lo spettatore, senza spiegare troppo sulle forze misteriose in controllo di questo mondo oscuro. Il disgustoso ibrido topo-umano Brown Jenkins, anche voce narrante dell’episodio, è protagonista di uno dei momenti più memorabili di tutta la serie, chiaro riferimento ad una delle scene horror più iconiche della storia del genere. Per quanto la trama sia piuttosto semplice e lineare, risulta comunque efficace nel costruire un arco narrativo coinvolgente, oltre che personaggi di grande spessore.

 

Ciò che rende purtroppo questa puntata la più debole tra quelle già viste è l’uso incorretto dei tempi televisivi, infatti nella parte centrale il ritmo cala drasticamente, conducendo la storia verso un finale frettoloso e raffazzonato. Similmente a quanto visto nel quarto episodio,”L’apparenza“, il pregio più grande è proprio la performance del suo attore protagonista, un Rupert Grint in grande forma, bravissimo nel caratterizzare un uomo traumatizzato e ossessionato dai fantasmi del passato.

“Sogni nella casa stregata”, sesto episodio di Cabinet of curiosities, è un’ottima storia del terrore, con un’ambientazione affascinante e personaggi ben caratterizzati, di sicuro non esente esente da difetti, ma riesce comunque a regalare allo spettatore un’esperienza Horror di altissimo livello.

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