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Moon Knight: 01×06 – Finale di Stagione (Spoiler)

Il 4 Maggio 2022, d’ora in avanti, non sarà ricordato solo per la celebrazione dello Star Wars Day oppure dell’uscita nelle sale di “Doctor Strange nel Multiverso della Follia”. Sfortunatamente sarà anche ricordato per il finale di stagione di “Moon Knight”: la miniserie targata Marvel, facente parte del Marvel Cinematic Universe, si è conclusa con un episodio che non mette la parola fine alla serie, anzi lascia una grande apertura ad una possibile seconda stagione. Il problema è che molte delle domande che nascono durante la narrazione delle varie puntate non hanno un’effettiva risposta. Tutta la curiosità intorno a questo prodotto televisivo, dopo l’exploit del quarto e del quinto episodio, svanisce in un finale con poco mordente e che non ripropone gli obiettivi che si è posta la serie fin dai primi episodi. Le problematiche per questo tipo di progetti spesso si presentano per determinati motivi: su tutti la troppa “carne al fuoco” ovvero fin troppi elementi all’interno di una storia che ha “solo” sei episodi per sviluppare troppi dettagli, personaggi, trama e varie sotto trame. Il background del protagonista Marc Spector (Oscar Isaac) viene esplorato, ma la sensazione è che manchi sempre qualcosa e la dimostrazione arriva proprio nella scena post-credit. Ecco che la rivelazione (finalmente) della terza personalità, per come viene messa in scena, si rivela parecchio sprecata. La storia generale si presenta al pubblico in maniera troppo prevedibile, tutto il fascino e il carisma che in parte si crea lungo gli scorsi cinque episodi non basta per promuovere questo progetto, nonostante la sua unicità all’interno di questo immenso universo cinematografico. 

“La bilancia è in equilibrio. Il cuore è pieno. Il tuo viaggio è finito.” - “E’ tutto così silenzioso” - “La pace che volevi e non hai mai avuto, la stai manifestando. Non c’è pericolo, solitudine, dolore.” - “Dov’è Steven?” - “Non c’è più, Marc. L’ha preso la Duat. Ti prego goditi questa pace.”

Dei e Mostri”, questo è il titolo del sesto ed ultimo episodio, si apre sulle note di “The End” di Earl Grant e mostra come Arthur Harrow (Ethan Hawke) riesce a liberare e diventare l’avatar della Dea Ammit (Saba Mubarak). Layla (May Calamawy) è sulle sue tracce e, su suggerimento della stessa Tawaret (Antonia Salib), decide di liberare Khonshu (F. Murray Abraham) dalla sua prigionia. Nel frattempo Marc, raggiunta oramai la Duat, decide di tornare sui suoi passi per salvare Steven. Assieme, con l’aiuto della Dea che li ha accompagnati nel regno dei morti, riescono a tornare in vita. Moon Knight è tornato ed è pronto a scontrarsi un’ultima volta con Harrow per far si che Ammit venga nuovamente imprigionata. La battaglia non ha una resa fantastica sullo schermo, o meglio, non pare essere il duello finale che tanto si aspetta alla fine di una storia tra il protagonista e l’antagonista. La computer grafica è traballante, nonostante qualche miglioramento qua e là negli episodi precedenti. Le interpretazioni di livello, ma per nulla memorabili. Una serie di sviluppi prevedibili, tutto succede in fretta come se fosse necessario per forza chiudere tutte quelle porte aperte fin dalla prima puntata. La premessa di quegli elementi horror o comunque di un progetto ai limiti del famoso PG13 vengono solo accennate a malapena (a differenza del già citato “Doctor Strange nel Multiverso della Follia”). 

Un finale di stagione decisamente scialbo rispetto a quanto visto fino al quinto episodio. Le premesse e le aspettative intorno a questa miniserie erano tante fin dalla presentazione del progetto, ma anche dopo la visione delle prime puntate. Oscar Isaac regala al pubblico l’ennesima performance di alto livello, ma questo non basta di fronte ad una storia che pare essere anche molto slegata da tutto il resto del progetto Marvel, soprattutto in un periodo storico dove certi prodotti trovano la loro “salvezza” nel collegamento con altri titoli della saga cinematografica. Una grande delusione che dimostra le enormi difficoltà che i Marvel Studios stanno riscontrando per quanto riguarda i progetti televisivi. Ogni serie, da “WandaVision” a quest’ultima “Moon Knight”, si presenta nel complesso altalenante con qualche scelta o episodio di gradevole fattura, ma composta da molti altri elementi che ne dimostrano le effettive difficoltà, sopratutto nel portare avanti un discorso ed un progetto così grande.

Voto:
3/5
Christian D'Avanzo
2.5/5
Andrea Barone
2/5
Paola Perri
0/5
Giovanni Urgnani
0/5
Paolo Innocenti
2.5/5
Carlo Iarossi
0/5
Alessio Minorenti
0/5
0,0
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Voto del redattore:
Data di rilascio:
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Cast:
Genere:

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