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“Aline – La Voce dell’Amore”: il biopic su Celine Dion

Oggi in data 20 Gennaio arriva nelle sale italiane un titolo che ha riscosso parecchio successo e che ha scatenato attraverso le parole della critica e le reazioni del pubblico internazionale tanta curiosità. Un biopic, un genere che negli ultimi anni va molto di moda, liberamente ispirato alla vita e storia della nota star Celine Dion ed intitolata “Aline – La Voce dell’Amore”. Un film scritto, diretto ed interpretato da Valérie Lemercier. Si tratta di una versione molto romanzata, a partire dal nome della protagonista Aline Dieu, un’aspirante giovane cantante canadese che sogna di raggiungere lo status di superstar internazionale. Nonostante questo dettaglio, il progetto viene pubblicizzato come un biopic sulla carriera della star: da quando venne scoperta da piccola fino a quando non si è imposta come icona mondiale. Lungo la narrazione viene portata in scena tutta una vita. Si scopre come la piccola Aline si è avvicinata al mondo della musica, come ha conosciuto il produttore e futuro marito Guy-Claude Kamar (Sylvain Marcel) e come la lanciata sul mercato musicale e che la plasmata negli anni portandola al vero e proprio successo. Sicuramente la scelta del cast rappresenta qualcosa di fondamentale per un film di questo genere: la scelta da parte della Lemercier di voler interpretare Aline anche nelle prime fasi della sua vita ha portato ad un pesante e alquanto posticcio lavoro di effetti speciali per poter adattare digitalmente i tratti del viso e la statura. Il risultato è pessimo, ma l’attrice riesce lo stesso a regalare un’interpretazione toccante che riesce, nonostante gli evidenti problemi, a toccare il cuore degli spettatori. 

Aline” fin dalle prime proiezioni in anteprima, dopo il passaggio a Cannes 2021 ma anche in terra canadese, ha riscosso pareri contrastanti. Critica e pubblica lo hanno elogiato a grande tributo, mentre i familiari della Dion hanno aspramente criticato negativamente la pellicola (la stessa Celine ad oggi pare non si sia ancora espressa). E’ vero, molti dettagli, alcune sequenze, certe scelte che vengono fatte possono essere lette in maniera superficiale come un affronto verso la star reale, ma non si tratta di questo. Il discorso è un altro: la nota comica che qui, come sottolineato, si presta a tutto tondo per realizzare un vero e proprio omaggio. Gli stereotipi, i colpi di scena, la tipica struttura da biopic c’è, ma non risulta mai pesante durante la visione. Quest’ultima è molto scorrevole, riesce a trascinare il pubblico attraverso una storia che mostra anche quello che si cela dietro l’ascesa di un personaggio, di una grande personalità, del valore di Celine Dion. Il percorso che viene portato in scena e trasposto sullo schermo è scritto e diretto senza troppi virtuosismi, ma capace comunque di attirare l’attenzione. Spesso quando si tratta di film che raccontano storie realmente accaduti si limitano a riprodurre per filo e per segno i fatti. In questo caso, invece, lo sguardo, il punto di vista messo in gioco da Valérie Lemercier è talmente originale da sembrare quasi come un affronto, una versione parodistica della vita di una persona famosa. Quello che bisogna fare è provare ad andare un po’ oltre i paletti che il cinema moderno oramai sempre più spesso utilizza per dover soddisfare un mercato sempre più veloce nel dover accontentare un pubblico sempre più esigente e che spesso sembra quasi controllare le fasi di produzione. Ma dove si trova quella libertà che un tempo aveva un artista nel portare in scena la propria visione? In questo caso, come già accennato in precedenza, la Lemercier si lascia tutto questo alle spalle e dimostra il coraggio di voler raccontare al pubblico la sua storia, quella che realizza senza nascondere l’amore per la nota cantante canadese. 

“Le canzoni sono il 45% dello show, quello che fa davvero la differenza è quello che darai loro di te stessa. Devi farli sognare.”

Cit. Guy-Claude Kamar (Sylvain Marcel) 

Aline – La Voce dell’Amore” si dimostra essere un film biografico originale, nonostante sia, come molti altri titoli di questo genere, confezionato come prodotto acchiappa consensi. Non manca però il cuore che restituisce forza ed energia ad un prodotto cinematografico che si regge tutto sulle spalle della protagonista, la quale riesce a trovare il giusto equilibrio tra i vari ruoli che ricopre all’interno del progetto: la co-scrittura con Brigitte Buc, il lavoro dietro la macchina da presa e nei panni, anche se in una versione rivisitata, di una cantante come Celine Dion, di cui viene mostrata la donna che si trova dietro la star. Un tributo emozionante verso un’artista ed un’icona non solo del mondo della musica.

Voto: 7/10 

– Andrea Boggione

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Christian D’Avanzo:
Carlo Iarossi:
Paolo Innocenti: 7
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