Il 23 Dicembre 2021 arriva nelle nostre sale “Sing 2 – Sempre Più Forte”, una commedia musicale di Garth Jennings (“Guida Galattica per Autostoppisti” 2005, “Son of Rambow” 2007) e sequel di “Sing”, film d’animazione del 2016 prodotto dalla Illumination Entertainment. La casa di produzione cinematografica statunitense fondata da Chris Meledandri, che ha raggiunto il successo grazie a titoli come la trilogia “Cattivissimo Me”, “Minions” e i due capitoli di “Pets”, porta in scena ancora una volta le (dis)avventure dell’eclettico sognatore e sempre ottimista impresario koala Buster Moon (Matthew McConaughey) e della sua squadra di talenti. Il New Moon Theatre è oramai un successo dopo quanto accaduto nel primo capitolo, ma questo non basta a Buster e ai suoi amici. L’obiettivo dei protagonisti è quello di potersi esibire nel luogo più prestigioso della capitale mondiale dell’intrattenimento: il Crystal Tower Theatre, a Redshore City. Il teatro è di proprietà della Crystal Entertainment, gestita dallo spietato magnate Jimmy Crystal (Bobby Cannavale), il quale viene convinto a metter su lo show di Buster grazie alla promessa della partecipazione della star internazionale Clay Calloway (in originale doppiato da Bono, il leader degli U2). Una falsa promessa che porta Moon a dover intraprendere una missione per trovare Clay e convincere l’ex star a calcare ancora una volta il palcoscenico. Il progetto di questo sequel è nato nel 2017, quando la Illumination Entertainment e la Universal Pictures (la casa di distribuzione dello studio d’animazione statunitense) hanno annunciato il progetto come in fase di sviluppo, dopo il grande successo riscosso dal primo film uscito in sale l’anno precedente. Naturalmente un altro titolo che ha subito le conseguenze della pandemia di COVID-19 che ha portato l’uscita del film ad essere posticipata più volte. Una serie di posticipi che hanno portato questo sequel a diventare il film d’apertura della 39° edizione del Torino Film Festival, con un breve passaggio in anteprima nelle sale tra l’11 e il 12 Dicembre per poi uscire definitivamente nelle sale, come sottolineato in precedenza nel periodo natalizio. Scelta più che azzeccata visto che si tratta di un film che incarna, nonostante parli di tutt’altro, un po’ lo spirito delle feste, grazie ad una storia che parla di sogni e sognatori che pur di realizzare i propri obiettivi si spingono oltre ogni limite e non si fermano di fronte alle difficoltà. 

“Devi sognare in grande, lo sempre detto giusto?”

Cit. Buster Moon (Matthew McConaughey).

Il cast vocale in lingua originale è ricco di grandi nomi, oltre ai già citati Matthew McConaughey e Bono, fanno parte del doppiaggio americano le star hollywoodiane Reese Witherspoon che presta la voce all’intrepida maialina Rosita, Scarlett Johansson che interpreta la tosta istrice Ash, Nick Kroll nei panni del maialino sognatore Gunter, Taron Egerton ovvero il giovane gorilla Johnny, Tori Kelly che doppia la timida elefantessa Tina, i quali riprendono i loro ruoli dal primo film. Mentre tra le nuovi voci troviamo Halsey, Pharrell Williams, Letitia Wright, Eric André e Chelsea Peretti. Tra quelle italiane spiccano invece i talent come Jenny De Nucci, Frank Matano e il cantautore Zucchero Fornaciari che prestano le loro voci rispettivamente a Porsha Crystal, Darius e Clay Calloway. 

Insomma “Sing 2 – Sempre Più Forte” è un piccolo gioiellino d’animazione capace di emozionare nonostante una storia semplice, ricca di stereotipi e sicuramente poco originale, anche rispetto al primo capitolo. In tutto ciò questo sequel riesce però nell’intento di dar vita ad un racconto che intrattiene dall’inizio alla fine che cattura l’attenzione di grandi e piccini, come solo alcuni film d’animazione riescono a fare. Il primo “Sing” aveva dalla sua quel pizzico di originalità e quella capacità di portare in scena qualcosa di diverso rispetto agli altri progetti della casa di produzione d’animazione statunitense, l’unico che sembrava essere un titolo a se stante che funziona tutt’oggi e che pareva non aver bisogno di un proseguimento della storia. In questi ultimi anni però il pubblico è stato abituato ad assidui rilanci e riprese di franchise anche parecchio datati, di conseguenza risulta più che logica la decisione della Illumination in collaborazione con la Universal. 

Voto: 7/10

– Andrea Boggione