Cerca
Close this search box.

“Crudelia”: non è crudele ma ha stile

Da un po’ di tempo è uscito “Crudelia”, nuovo film live action stavolta basato sull’adattamento di una nuova storia su Crudelia De Mon, celebre villain di “La Carica Dei 101” dopo il successo commerciale del primo “Maleficent”. L’opera è approdata sia al cinema che su Disney Plus (con pagamento a parte) ed è diretta da Craig Gillespie, stesso regista dell’acclamato “Tonya”.

Il film parla di Estella Miller, bambina che cerca di controllare la sua personalità trasgressiva e cattiva che sua madre ha ribattezzato “Cruella”. Dopo la tragica scomparsa della madre, Estella farà amicizia con Jasper e Horace che la aiuteranno a diventare una ladra professionista… ma con il passare degli anni Estella non rinuncia a cercare di fare carriera nel mondo della moda e grazie alla sua determinazione riesce a conoscere la baronessa Von Hellman famosissima proprio in quel campo. Tuttavia la baronessa è davvero tanto spietata e la sua conoscenza comincerà a risvegliare la personalità ribelle di Estella, la quale vorrà farle concorrenza per affermarsi nel campo stilistico.

Dal punto di vista della regia, Gillespie si è sbizzarrito in maniera inaspettata attraverso scatti di macchina che trasmettono al film una potente energia, piani sequenza elegantissimi ed una geometria che in dei punti fa sembrare il film un dipinto settecentesco (la scena dell’altalena, i cani ed il tavolo non se ne andrà mai più dalla mia testa). Gillespie mette la sua firma anche nella narrazione, puntando sulla voce fuori campo della protagonista che racconta le sue sensazioni emotive accompagnate da un montaggio che prosegue a ritmo di una musica confezionata attraverso splendidi ed esaltanti brani pop e rock. Non mancano anche alcuni momenti in cui il montaggio viene meno in favore di scene riprese a mano in cui viene esaltata tutta l’intensità degli attori, per non parlare della fotografia di Nicolas Karakatsanis che è perfetta…. ma mai perfetta quanto le scenografie e soprattutto i costumi che sono estremamente schizzati e ribelli e che si possono tranquillamente definire tra i lavori più creativi mai partoriti da una costumista nel cinema degli ultimi 20 anni.

Emma Stone da tutta sé stessa per il ruolo di Cruella, creando un misto estremamente piacevole tra sensualità e schizofrenia ma senza perdere nemmeno una volta un grande tocco di eleganza che continua ad essere molto forte anche durante i momenti drammaticamente immensi, in contrasto con la classe di Emma Thompson nel ruolo della spietata baronessa creata con una freddezza in cui tuttavia si notano benissimo varie sfumature date con il minimo movimento del corpo realizzato dall’attrice. Anche Tipper Seifert-Cleveland che interpreta Cruella a 12 anni può tranquillamente entrare nelle elenco delle giovani grandi promesse di Hollywood, così come fa molto piacere vedere Paul Walter Hauser (attore che si sta affermando sempre di più) nel ruolo di un Orace sempre schietto, ingenuo ed esilarante senza togliere nulla alla più che buona interpretazione di Joel Fry nel ruolo di Jasper.

Prima di arrivare a parlare di tutto il resto, va fatta immediatamente una premessa: come film sul personaggio di Crudelia De Mon l’opera è un disastro. Siamo estremamente aperte alle reinterpretazioni, ma ogni reinterpretazione crea un nuovo modello a proprio piacimento rispettando lo spirito. Lo spirito di Crudelia è una donna che vuole far scuoiare cuccioli per il suo amore per le pellicce… e qui di quella donna non vediamo neanche l’ombra, tanto che ad un certo punto viene pure evidenziato esplicitamente che il personaggio non farebbe mai una cosa del genere. Inoltre il fatto che il regista stesso non sia nemmeno un amante di “La Carica dei 101” è la ciliegina sulla torta di quanto il film faccia completamente sparire l’originale salvo pochissimi riferimenti. Per questo “Crudelia” va visto come un film totalmente a parte, perché se si cerca un nuovo punto di vista sul personaggio si rimarrà delusi dato che il personaggio non c’è.

Tornando quindi alla nostra analisi, va detto che se sulla messinscena il film davvero toglie fiato in più punti, affermandosi come uno dei tentativi più alti mai prodotti dalla Disney nel campo del live action, dal punto di vista contenutistico le cose si fanno un po’ diverse. Il personaggio di Cruella ha un carattere molto interessante, in cui c’è una continua lotta tra il voler affermarsi con una personalità ribelle dal sistema e dal tempo ed allo stesso tempo la paura di esagerare perché in un mondo del genere bisogna essere spietati con tutti. La forte mano d’autore di Gillespie si fa sentire, dato che continua ad affermarsi nel suo voler raccontare di personaggi diversi ed emarginati continuamente soffocati da quello che hanno intorno e che lottano in tutti i modi per puntare su ciò che amano contro lo sfruttamento degli oppressori sia in campo economico che in campo personale.

La prima mezz’ora del lungometraggio è molto interessante perché è davvero bello vedere una ragazza che ne ha passate di tutti i colori approcciarsi con grande durezza e fortuna in ciò che la fa sentire a casa, ma che però viene spiazzata dal suo principale che è arrivata al centro del mondo ma pur di ottenerlo non ha nulla a cuore che non sia sé stessa, diventando spietatissima con qualunque avversario che si ritrovi. Tutto ciò è perfetto con il personaggio presentato dal film, il quale deve continuamente combattere il suo lato cattivo e vederlo uscire fuori grazie a diverse tentazioni che hanno come obiettivo la salita può essere un modo molto intelligente per mostrare la corruzione del potere… ma proprio quando questo lato comincia a palesarsi il film fa un passo indietro.

Dopo la prima mezz’ora infatti, l’opera modella l’obiettivo della protagonista in un sentimento di vendetta. La lotta continua tra lei e la sua principale viene mantenuta e rimane interessante, ma il fascino della cattiveria in quanto corruzione nel realismo del mondo spietato della moda viene molto meno, dato che il film pone troppo in evidenza la cattiveria della villain al posto di quella della protagonista, tanto che ad un certo punto quello di Cruella viene visto solo come un lato ribelle e basta, togliendo tutte le potenzialità di ciò che il film poteva essere perché l’opera ha preferito banalizzare appunto sulla vendetta che in un certo senso giustifica i dispetti cattivi fatti da Cruella pure se ad un certo punto viene messa in evidenza anche la sua esagerazione.

Il botta ed il risposta tra lei e l’antagonista è comunque molto divertente e l’ingegno con cui si arriva ad attuare certi piani è capace di mettere tensione allo spettatore, la quale viene smorta nei punti giusti grazie alle battute esilaranti ben scritte su Horace che è una spalla comica perfetta, mentre Jaspare aiuta il lato dolce del personaggio di Estella che mostra l’importanza dell’affetto verso i propri cari che non va mai dimenticato. Rimane interessante il contrasto tra Cruella e la baronessa, perché comunque il film evidenzia bene la differenza tra l’avere personalità e l’avere la cattiveria e il lato ribelle della protagonista che ha difficoltà a venire fuori è intrigante, ma nonostante l’audacia è come se il film in diversi momenti eviti di spingere il pedale sull’acceleratore. Inoltre due punti importanti del film ricalcano in maniera esplicita “Joker” di Todd Phillips, il che non solo toglie originalità alla pellicola ma evidenzia ancora di più l’asticella che vuole alzare ma che non riesce a mantenere salda.

“Crudelia” è senza dubbio un esperimento interessante ed alla base uno dei tentativi maggiori della Disney di discostarsi dal suo tipico modo di fare cinema, con un’impronta autoriale che è tra le più evidenti, ma anche se alla fine è uscita fuori una bella opera che intrattiene grazie ad una splendida direzione, grandi attori e dei contenuti intriganti, si avverte comunque che si poteva fare molto di più anche se siamo usciti dalla sala con il sorriso in ogni caso.

P.S: Per quanto sia antipatico sentire nella lingua italiana i nomi originali piuttosto che quelli italianizzati nel classico Disney originale, va evidenziato che ad un certo punto il nome di Crudelia è importante per delle alcune spiegazioni ed adattarlo nel modo italiano sarebbe stato impossibile nel film, per questo consigliamo di non essere troppo sbigottiti per questo.

Andrea Barone