Continua a crescere l’hype intorno a “Spider-Man: No Way Home”, il terzo capitolo della trilogia dedicata all’uomo ragno interpretato da Tom Holland all’interno del Marvel Cinematic Universe. In questi ultimi mesi sono circolate molte voci, news ed ufficialità per quanto riguarda trama, personaggi e uscita in sala. L’ultima di queste novità riguarda Alfred Molina: l’attore statunitense ha confermato la sua presenza nel nuovo film su Spider-Man nuovamente nei panni del famigerato Doctor Octopus, il villain del secondo capitolo della trilogia sempre dedicata all’Uomo Ragno di Sam Raimi (il quale dirigerà, invece, il secondo capitolo sullo Stregone Supremo “Doctor Strange in the Multiverse of Madness”).
“Durante le riprese del film c’era stato vietato di parlarne perché doveva essere tutto tenuto in gran segreto. Ovviamente poi tutto è uscito in rete, quindi non ha più senso nascondersi. Per me è stato fantastico riprendere un ruolo di ben 17 anni fa, anche se ora sono molto diverso fisicamente”.
Le parole di Alfred Molina ai microfoni di Variety
Molina ha anche confermato che molto probabilmente la Marvel utilizzerà la tecnica de-aging, già sperimentata in altri film del MCU, per ringiovanirlo proprio come accaduto per Robert Downey Jr, Kurt Russell e Michael Douglas. Inoltre l’arco narrativo di questo Doctor Octopus ripartirà proprio dal finale di “Spider-Man 2”, quindi ci troveremo di fronte alla stessa versione del personaggio. “Spider-Man: No Way Home” arriverà in sala il 17 Dicembre 2021, anche questo terzo capitolo sarà diretto da Jon Watts e nel cast ritroveremo Tom Holland, Zendaya, Jacob Batalon, Marisa Tomei, Tony Revolori, Jon Favreau e Jamie Foxx (anche lui ufficializzato qualche mese fa).
Ora non ci resta che aspettare per poterci godere il film, si spera, sul grande schermo. L’hype per la pellicola non manca, anzi cresce ogni giorno di più. Sicuramente circoleranno ancora tanti rumor e news intorno ad uno dei titoli più interessanti e chiave della nuova Fase di questo oramai immenso universo cinematografico.
– Andrea Boggione
