Articolo pubblicato il 26 Maggio 2025 da Bruno Santini
Interpretata da Kaitlyn Dever nella seconda stagione di The Last Of Us, con l’attesa relativa ad un futuro sviluppo maggiore del personaggio nella terza stagione, Abby Anderson è una delle figure più complesse e discusse dell’universo di The Last of Us, sia nel videogioco sviluppato da Naughty Dog che nella serie televisiva prodotta da HBO. Introdotta come antagonista, Abby si rivela progressivamente una co-protagonista o deuteragomista, offrendo una prospettiva alternativa e profonda sulla narrazione che propone un modo differente di analizzare i personaggi, oltre i confini del bene e del male. Con la fine della seconda stagione, cerchiamo di comprendere finalmente, e del tutto, chi è Abby e quali sono le differenze tra Abby nel videogioco e nella serie TV.
Il personaggio nel videogioco: chi è Abby in The Last Of Us Parte II?
Nel considerare quali siano le differenze tra la Abby del videogioco e quella della serie TV, tentiamo di approfondire innanzitutto le componenti del personaggio nel celebre titolo della Naughty Dog. Nel videogioco The Last of Us Part II, Abby è una giovane donna appartenente al Washington Liberation Front (WLF), una milizia organizzata che opera nella Seattle post-apocalittica. Figlia del chirurgo delle Luci ucciso da Joel alla fine del primo capitolo, Abby intraprende un percorso di vendetta che la porta a cercare e uccidere Joel, dopo essersi allenata per anni per potenziare la sua fisicità e per aumentare la sua forza, al fine di uccidere quello che era stato il protagonista del primo videogioco della Naughty Dog.
Fisicamente, infatti, Abby è rappresentata con una corporatura muscolosa e imponente, riflesso degli anni di addestramento e sopravvivenza in un mondo ostile, e ciò costituisce – come vedremo – una delle enormi differenze dal punto di vista narrativo ed estetico con il videogioco. Questa caratterizzazione ha suscitato dibattiti tra i fan, ma è stata difesa dagli sviluppatori come coerente con il background del personaggio: nel corso del titolo, ovviamente, scopriamo anche di più sulla storia personale di Abby attraverso i tre giorni di Seattle che la vedono protagonista nei rapporti con Owen, Mel, Isaac, Lev e tanti altri.
L’adattamento nella serie televisiva e chi è Abby nella serie TV
Nella serie TV di HBO, Abby è interpretata da Kaitlyn Dever, la cui scelta ha generato discussioni a causa della differente fisicità rispetto alla controparte videoludica. I creatori della serie, Neil Druckmann e Craig Mazin, hanno spiegato che l’adattamento televisivo si concentra maggiormente sull’aspetto drammatico e psicologico dei personaggi, piuttosto che sulla loro rappresentazione fisica. Dever ha affrontato il ruolo con l’intenzione di esplorare la vulnerabilità e l’empatia di Abby, offrendo una performance che mette in luce le sfumature emotive del personaggio.
Per ora, l’abbiamo osservata soltanto nell’ambito del secondo episodio e di quel drammatico atto che porta alla morte di Joel, ma è stato molto importante osservare quel rapporto stabilito sul set con Pedro Pascal che, subito dopo l’uscita del secondo episodio, ha pubblicato una foto che lo vedeva proprio protagonista con l’attrice, per tentare di evitare qualsiasi hating sul web. In attesa di un futuro sviluppo del personaggio, per ora la vendetta intesa in ambito bruciante sembra essere stata pensata esclusivamente per il personaggio di Abby, nonostante le differenze nel trattamento di altri personaggi e temi.

Differenze tra videogioco e serie TV nel personaggio di Abby
A questo punto, possiamo considerare le principali differenze tra la rappresentazione di Abby nel videogioco e nella serie TV. Per ora, naturalmente, non possiamo fornire una panoramica completa in tal senso (che diventerà sicuramente più ampia dopo la terza stagione), ma queste essenzialmente riguardano:
- Fisicità: nel gioco, Abby ha una corporatura molto muscolosa, mentre nella serie TV la sua fisicità è meno accentuata, per enfatizzare aspetti emotivi e relazionali;
- Introduzione del personaggio: nel videogioco, il giocatore assume il controllo di Abby senza conoscerne inizialmente le motivazioni, mentre nella serie TV la sua storia e le sue ragioni sono presentate sin dall’inizio, facilitando l’empatia del pubblico;
- Approfondimento psicologico: la serie TV dedica più spazio all’esplorazione della psiche di Abby, introducendo anche personaggi inediti, come la terapeuta Gail, per approfondire le dinamiche emotive e le motivazioni dei protagonisti e per conoscere maggiormente un aspetto più legato alle componenti mentali di ogni personaggio; ciò, di fatto, riduce l’aspetto di quella brutalità osservata nel videogioco, soprattutto nell’atto in sé della morte di Joel;
Queste differenze riflettono le diverse esigenze narrative dei due media: il videogioco punta sull’interattività e sulla sorpresa, oltre che sulla maggiore immedesimazione del videogiocatore, mentre la serie TV si concentra sulla costruzione di una narrazione coerente e sull’approfondimento dei personaggi, pur se non riuscendo sempre nei propri intenti, almeno stando a ciò che si osserva in termini di reazioni sul web. Il futuro saprà dirci se la scelta di Kaitlyn Dever, che per ora sembra essere perfetta nelle sue caratterizzazioni (nonostante le differenze di cui sopra) reggerà il passo con un maggiore approfondimento nella terza stagione.