Recensione – Presunto Innocente: la serie Apple TV+ con Jake Gyllenhaal

Jake Gyllenhaal è il protagonista della nuova serie Apple TV+ creata da David E. Kelley, un mix tra crime e thriller disponibile sulla piattaforma streaming.
Presunto Innocente di Apple TV+

Articolo pubblicato il 4 Agosto 2024 da Andrea Boggione

Presentata in anteprima durante il Tribeca Film Festival, “Presunto Innocente” è una della nuove serie tv distribuite e facente parte del catalogo di Apple TV+. La miniserie statunitense di genere thriller giudiziario ideata da David E. Kelley (“Big Little Lies”, 2017-2019, “The Undoing”, 2020 e “Nine Perfect Strangers”, 2021), con protagonista Jake Gyllenhaal, è il secondo adattamento dell’omonimo romanzo di Scott Turow dopo il lungometraggio del 1990 con Harrison Ford e diretto da Alan J. Pakula (“Tutti gli Uomini del Presidente”, 1976, “La Scelta di Sophie”, 1982 e “Il Rapporto Pelican”, 1993). Di seguito la trama ed una breve analisi della serie televisiva Apple TV+

La trama di Presunto Innocente creata da David E. Kelley 

Rusty Sabich (Jake Gyllenhaal), il vice procuratore e braccio destro del procuratore distrettuale di Chicago Raymond Horgan (Bill Camp), un giorno viene contattato dal suo studio per l’improvvisa morte di una sua collega: Carolyn Polhemus (Renate Reinsve). La donna è stata brutalmente uccisa e dopo le prime indagini il sospettato numero uno dell’efferato omicidio pare essere proprio Rusty. Prende così il via un processo che cattura l’attenzione dell’intera città, portando alla luce oscuri segreti e scomode verità sul passato della vittima e del suo presunto assassino che continua a proclamarsi innocente

Presunto Innocente di Apple TV+

La recensione della serie Apple TV+ “Presunto Innocente” 

Originariamente pensata ed ideata come una miniserie, “Presunto Innocente”, per via del grande successo ottenuto dopo la pubblicazione dello show televisivo sulla piattaforma di casa Apple, è stata rinnovata per una seconda stagione. La serie creata da David E. Kelley è prodotta dallo stesso protagonista Jake Gyllenhaal e da J. J. Abrams, con un cast che vanta nomi come Bill Camp, Peter Sarsgaard, Ruth Negga, O. T. Fagbenle, Elizabeth Marvel e Renate Reinsve. Nonostante si tratti di un’adattamento la storia risulta fin da subito accattivante e capace di catturare l’attenzione del pubblico. In più, attraverso il racconto di un intricato procedimento giudiziario, la serie porta in scena un thriller dai risvolti enigmatici guidando lo spettatore per gli otto episodi complessivi dal ritmo incalzante. 

Jake Gyllenhaal rappresenta ovviamente il focus dell’intera opera grazie ad un’interpretazione incredibile che ricorda alcune delle sue migliori performance della carriera. Difficile non notare alcune sfumature di personaggi come Robert Graysmith in “Zodiac” (2007), il detective Loki di “Prisoners” (2013) e Lou Bloom in “Nightcrawler” (2014). Un attore che dai primi anni 2000 ha cominciato a farsi notare sempre di più dal panorama internazionale, per poi perdersi tra alcune produzioni tra le più disparate. Qui pare, invece, aver ritrovato la sua dimensione, quel ruolo che pare essere proprio nelle sue corde, quasi come se fosse stato scritto proprio per lui. 

La parabola che affronta il personaggio di Rusty è ricca di colpi di scena, risvolti e continui enigmi che vengono man mano risolti, dai segreti riguardo il suo passato con la collega e presunta amante alla relazione con la sua famiglia, mantenendo quella continua ambiguità che porta lo spettatore ad empatizzare in parte con lui. La serie fin dal primo episodio pone sul piatto un gran numero di dilemmi morali proponendo al pubblico una sfida, un confronto accesso che mantiene la sua vitalità nonostante la quasi otto ore di durata. Questo perché le grandi capacità di scrivere e dar vita a prodotti di crime dalle sfumature thriller da parte di Kelley sono risapute, bastì pensare alle altre serie da lui ideate, come le precedentemente citate “Big Little Lies” o “The Undoing”: due prodotti televisivi del medesimo genere che affrontano bene o male situazioni similari. 

È proprio qui che la serie affronta, però, il suo più grande difetto: non basta rifarsi al romanzo di partenza o costruire le dinamiche attraverso i personaggi e le ottime performance, quello che fa davvero la differenza è l’originalità che si mette in gioco, ma a far storcere un po’ il naso in questo caso resta quella continua sensazione di già visto, pensando solamente ai lavori dell’autore. Le dinamiche affrontate negli altri show televisivi sono fin troppo simili: un caso di omicidio, un processo/un’interrogatorio ed una sequela di momenti che tentano, attraverso ogni puntata, di creare percorsi diversi e distorcere la realtà, ingannando e portando fuori strada lo spettatore. Una struttura spesso utilizzata da prodotti di questo genere che finiscono anche per funzionare come ad esempio in “Presunto Innocente”. 

Presunto Innocente di Apple TV+

La serie Apple TV+ con Jake Gyllenhaal 

Insomma, “Presunto Innocente” resta un’ottima serie televisiva che mescola più generi, dal crime al thriller senza dimenticare il classico sottogeneri giudiziario. Un prodotto dai continui colpi di scena, alcuni più funzionali ed inaspettati altri un po’ meno, con una messa in scena intrigante e ben studiata che restituisce quell’ambiguità che trasmette il protagonista, a tratti leggermente particolare e psichedelica che, grazie ad un buon cast corale, riesce a raggiungere il suo obiettivo. 

Un altro piccolo tassello di un panorama, qualitativamente parlando, di un certo spessore all’interno di una catalogo di una piattaforma streaming ancora poco conosciuta (e ancora meno pubblicizzata) come Apple TV+. Un progetto affascinante che, nonostante le ben otto puntate da circa 50’ risulta interessante e coinvolgente dall’inizio alla fine, restando godibile sia da quel pubblico che affronta giorno dopo giorno un episodio alla volta, sia dai più appassionati del mondo seriale che prediligono la classica visione in binge. 

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Presunto Innocente di Apple TV+
Presunto Innocente
Presunto Innocente

Il vice procuratore distrettuale Rusty Sabich di Chicago di punto in bianco si ritrova sospettato dell’omicidio di una sua collega.

Voto del redattore:

8.5 / 10

Data di rilascio:

24/07/2024

Regia:

Anne Sewitsky e Greg Yaitanes

Cast:

Jake Gyllenhaal, Bill Camp, Peter Sarsgaard, Ruth Negga, O. T. Fagbenle, Elizabeth Marvel e Renate Reinsve

Genere:

Crime, Thriller, Giudiziario

PRO

L’incredibile dinamicità dello show televisivo
Le prove di un cast in splendida forma
L’ambiguità di fondo che contraddistingue il protagonista e l’intera serie tv
Quella continua sensazione di già visto all’interno della filmografia dell’autore