Articolo pubblicato il 16 Marzo 2024 da Bruno Santini
Vincitore di quattro premi Oscar nell’edizione del 2024, Povere Creature è un film che ha assolutamente sorpreso sotto tutti i punti di vista e che ha conquistato un incredibile successo non soltanto in Italia, il secondo mercato più profittevole in tutto il mondo per il film di Yorgos Lanthimos, ma anche all’estero. Acclamato dalla critica e amato dal pubblico, Povere Creature è un prodigio dal punto di vista tecnico e un importante esempio di scrittura; un simbolo di tale elemento è determinato da quelle che sono alcune delle frasi più belle presenti nel film di Yorgos Lanthimos: ma quali sono e che cosa significano?
Le frasi più belle presenti in Povere Creature di Yorgos Lanthimos
Nel cercare di offrire una panoramica a proposito di quelle che sono le frasi più belle presenti nel film di Yorgos Lanthimos, si indicano innanzitutto le frasi in questione in aggiunta al loro significato:
- “Una donna che traccia la propria rotta verso la libertà”: la frase che viene pronunciata dalla proprietaria del bordello di Parigi verso cui Bella Baxter si reca dopo essersi separata da Duncan Wedderburn; si tratta di una frase così importante da essere stata selezionata anche come una delle tagline principali del film. Il senso è insito nelle azioni di Bella e nel significato del film, che non vuole parlare solo ed esclusivamente di femminismo ma anche di ideale socialista, di proposito di libertà e di affermazione del proprio ideale: il corpo, che Bella Baxter così come Emma Stone offre, diventa così uno strumento di identità e di affermazione di se stesse;
- “C’è un mondo da assaporare, circumnavigare”: in un momento particolare della sua crescita, Bella inizia a conoscere nuove parole e tutti i suoi sinonimi, che utilizza in maniera assolutamente libera. Questo suo – parafrasando Duncan – adorabile modo di parlare rappresenta da un lato un progresso linguistico, dall’altro anche il frutto del contatto con la realtà; del resto, il viaggio rappresenta una delle forme più concrete di contatto con il mondo e con la nostra storia, e la circumnavigazione a cui fa riferimento la protagonista del film indica proprio la sua volontà di non trascurare alcun dettaglio di quel mondo che potrebbe conoscere;
- “Mi sono avventurata e non ho trovato altro che zucchero e violenza”: il primo vero contatto con il mondo di Bella Baxter è rappresentato da Lisbona, la prima tappa del suo viaggio con Duncan Wedderburn; avendo conosciuto un mondo completamente diverso dal suo – che anche per questo diventa a colori all’interno del film -, Bella decide di non risparmiarsi in nessun ambito, visitando completamente la città in ognuno dei suoi scorci e andando oltre quelle regole di buon costume che sarebbero richieste ad una signora. Ne assapora i lati dolci, rappresentati dalle paste che consuma, dalla musica e dalla bellezza della città, ma anche quelli più violenti, con la criminalità per strada e con la violenza privata;
- “È davvero interessante quello che mi succede”: la frase pronunciata da Godwin Baxter in punto di morte rappresenta in sintesi quello che è il suo modo di esistere e di rapportarsi al mondo; costantemente improntato verso la scienza, God sembra non avere la minima compartecipazione emotiva per tutto ciò che gli accade – Bella esclusa – e, per questo motivo, in fondo la morte non è altro che un ulteriore momento di scoperta scientifica e di conoscenza di se stessi;
- “Noi siamo i nostri mezzi di produzione”: probabilmente la frase più emblematica della politica e dell’ideologia di Povere Creature, che viene pronunciata da Bella Baxter a Duncan Wedderburn quando questi addita lei e Toinette di prostituzione. L’ideale socialista a cui Bella viene incontro nel corso del film diventa un elemento predominante sia per il suo interessamento alla medicina, osservata come strumento per la salvaguardia dell’umanità, sia per la sua volontà di dare un aiuto alle persone più deboli; non si tratta più di quella ingenuità mostrata ad Alessandria, ma di un atteggiamento consapevole che Lanthimos decide di aggiungere all’interno del film, rispetto al libro che invece vede Bella Baxter più distante dal socialismo;