Gran Torino: le curiosità che forse non sapevi sul capolavoro di Clint Eastwood

Gran Torino è uno dei capolavori del cinema contemporaneo, nonché uno dei migliori film di Clint Eastwood: ma quali sono le curiosità che forse non sapevi sul film?
Gran Torino: le curiosità che forse non sapevi sul capolavoro di Clint Eastwood

Articolo pubblicato il 31 Maggio 2025 da Bruno Santini

Uscito nel 2008, Gran Torino rappresenta uno dei film più iconici della carriera di Clint Eastwood, sia come regista che come attore. Il film narra la storia di Walt Kowalski, un veterano della guerra di Corea che, dopo la morte della moglie, si trova a confrontarsi con i cambiamenti del suo quartiere e con una famiglia di immigrati Hmong. Con una trama incredibilmente toccante, il film è particolarmente apprezzato dagli spettatori, soprattutto i più contemporanei che grazie a questo lungometraggio hanno avuto modo di confrontarsi con il Clint Eastwood di oggi; tuttavia, non tutti sanno che a Gran Torino sono legate alcune delle curiosità più impattanti, anche dal punto di vista emotivo e relativo al metodo di lavoro del regista; per questo motivo, vogliamo sottolineare alcune delle curiosità che forse non sapevi sul capolavoro di Clint Eastwood, Gran Torino.

Riprese rapide e budget contenuto

Tra le curiosità che non sapevi su Gran Torino di Clint Eastwood, probabilmente, c’è il suo tempo di lavorazione che ha richiesto possibile, sia in termini di effettivi investimenti e di budget, sia per quanto riguarda tempistiche di lavorazione; Gran Torino è stato girato in soli 33 giorni, un tempo record per una produzione cinematografica di questa portata, a dimostrazione anche di uno stile e di una regia particolarmente asciutti, che spesso comportano un’accelerazione del regista in termini di riprese. Il budget del film si aggirava tra i 25 e i 33 milioni di dollari, ma nonostante ciò, ha incassato circa 270 milioni di dollari a livello mondiale, diventando uno dei maggiori successi commerciali di Eastwood e, soprattutto, un film dal rendimento altissimo per quanto riguarda i moltiplicatori del budget.

Un cast in gran parte esordiente

Accanto alla panoramica delle riprese e del budget del film, tra le curiosità che forse non sapevi su Gran Torino c’è anche il cast del film, scelto accuratamente da Clint Eastwood pur pescando da volti di esordienti nel grande schermo. Per rappresentare autenticamente la comunità Hmong, Eastwood ha scelto di lavorare con attori non professionisti provenienti da comunità Hmong negli Stati Uniti: tra questi, Bee Vang, che interpreta Thao, e Ahney Her, nel ruolo di Sue. Questa decisione ha conferito al film un realismo e una profondità culturale difficilmente raggiungibili con attori più esperti, ma allo stesso tempo sembra rimandare a quel modo di fare tipico del cinema neorealista che non trova nel professionismo e nelle grandi star la sua chiave di lettura fondamentale.

La partecipazione della famiglia Eastwood

Clint Eastwood, come abbiamo osservato nel corso della sua carriera, ha avuto modo di distinguersi non soltanto come regista, ma anche come attore; questo elemento gli ha permesso di venire a stretto contatto con un mondo particolarmente ricco di figure che potessero aiutarlo sotto tutti i punti di vista, tra cui anche membri della sua famiglia. Per questo motivo, tra le curiosità che non sapevi su Gran Torino, c’è anche la partecipazione della sua famiglia al film. La colonna sonora del film è stata composta da Kyle Eastwood, figlio di Clint, in collaborazione con Michael Stevens. Inoltre, Scott Eastwood, altro figlio di Clint, appare brevemente nel film nel ruolo di Trey, il ragazzo che accompagna Sue quando viene molestata da una gang.

Il linguaggio crudo del film e gli insulti di Walt Kowalski

Nel film, il personaggio di Walt Kowalski pronuncia ben 53 insulti, un numero significativo che riflette la sua personalità burbera e i suoi pregiudizi iniziali. Questo linguaggio diretto e spesso offensivo è stato utilizzato per sottolineare il percorso di redenzione del personaggio e la sua evoluzione nel corso della storia, con la volontà di sottolineare un ideale percorso che muove i suoi passi dal razzismo dell’uomo e dalla sua chiusura mentale che derivano dai traumi della guerra, che l’hanno segnato anche dal punto di vista sociale, oltre che fisico.

Un addio simbolico alla recitazione

Tra le curiosità che non conosci su Gran Torino di Clint Eastwood c’è anche la concezione del personaggio di Walt Kowalski, a cui si lega simbolicamente il senso della carriera dello stesso regista e attore. Gran Torino era, infatti, stato inizialmente concepito come l’ultimo film in cui Clint Eastwood avrebbe recitato; la morte del suo personaggio alla fine del film doveva rappresentare simbolicamente il suo addio alle scene, con un certo struggimento che deriva anche dal fatto che – effettivamente – i personaggi interpretati dal regista non avevano mai incontrato un destino simile. Tuttavia, Clint Eastwood è tornato a recitare in Di nuovo in gioco nel 2012 e successivamente in Il corriere – The Mule nel 2018.

Riconoscimenti e premi per Gran Torino

Ultima tra le curiosità che non sapevi su Gran Torino di Clint Eastwood riguarda i riconoscimenti che il film ha ottenuto a seguito del suo debutto in sala. Nonostante non abbia ricevuto nomination agli Oscar, Gran Torino è stato ampiamente riconosciuto dalla critica e ha ottenuto numerosi premi, tra cui il David di Donatello per il miglior film straniero e il Premio César nella stessa categoria, mentre la canzone originale del film, interpretata da Jamie Cullum e Clint Eastwood, è stata nominata ai Golden Globe. Gran Torino rimane un’opera intensa e profonda che affronta temi come il razzismo, la redenzione e il cambiamento culturale, in grado di confermare l’estremo valore del regista che, ancora oggi, dimostra di non avere ancora terminato le sue numerose idee.