Articolo pubblicato il 9 Maggio 2025 da Bruno Santini
Uscito al cinema in Italia nel 2023, prima di arrivare in streaming su Netflix grazie ad un accordo con la nota piattaforma di streaming, Mixed by Erri è un film di Sydney Sibilia, che racconta la storia vera di Enrico Frattasio, il primo grande contraffattore di musicassette nel nostro paese. Non di certo un primato tradizionale ma, allo stesso tempo, lo so spirito del film è molto interessante nel tentare di raccontare la storia di un uomo che si ritrova in una realtà molto più grande di lui, non con la volontà di ottenere una rappresentazione apologetica, quanto più mostrando semplicemente la sequela degli eventi che hanno interessato la vita di Enrico Frattasio. Ma quanto c’è di vero all’interno del film e quali sono le differenze con la realtà? Per comprenderlo, di seguito proseguiamo con la storia vera di Mixed by Erri.
La storia vera di Enrico Frattasio raccontata all’interno del film Mixed by Erri
Per considerare quale sia la storia vera di Mixed by Erry bisogna partire proprio da quanto raccontato all’interno del film di Sydney Sibilia, che spicca, tra gli altri elementi, sia per le canzoni presenti nella colonna sonora, sia per il suo finale sicuramente molto interessante. Così come nel lungometraggio, anche la storia vera del film racconta di Enrico, il protagonista che ha la passione della musica che vorrebbe diventare DJ ma che si ritrova, accanto ai suoi fratelli Peppe e Angelo in una dimensione completamente differente. Sono reali quasi tutti i fatti che osserviamo all’interno del film: la contraffazione che inizia con le prime musicassette vendute a persone vicine, il primo negozio e addirittura i fatti del festival di Sanremo del 1991, con il carcere e gli arresti domiciliari che hanno interessato i tre fratelli proprio come mostrato all’interno del lungometraggio.
Le differenze tra Mixed by Erry e la storia vera di Enrico Frattasio
Rispetto a Mixed by Erry e alla storia raccontata nel film, ci sono delle differenze circa la storia vera di Enrico Frattasio, che ha raccontato la sua versione pur elogiando il film di Sydney Sibilia, che ne offre una rappresentazione si romanzata ma, allo stesso tempo, molto interessante. L’uomo ha raccontato che, su una scala da 1 a 10, il film vale 6 in termini di verosimiglianza. Tra le differenze che ci sono con la storia vera, l’uomo ha sottolineato soprattutto l’inizio dell’attività criminale di Enrico, che non ha chiesto un prestito come era visto all’interno del film che riuscì a vincere delle schedine, in particolar modo un 13 e dei 12: in questo modo, i tre fratelli pagarono i debiti del padre e avviarono la loro attività con tanto di negozio e supporti per la registrazione e la realizzazione delle musicassette.
Altre differenze riguardano la bomba, che nella storia vera non c’è mai stata rispetto al film, e i soldi seppelliti nel campo di tennis, l’elemento che definisce la parte finale del film. C’è da dire anche che, proprio come mostrato nel film, i tre fratelli sono i primi ad essere stati arrestati in Europa per un reato di pirateria musicale: prima di quelle problematiche che si osservarono con le case discografiche italiane, soprattutto a seguito di Sanremo, i tre fratelli venivano visti tranquillamente nel quartiere di Forcella, anche dalla polizia, ma nessuno penso mai di arrestarli.