David di Donatello 2025: Elio Germano ritira il premio e lo dedica al popolo palestinese

Elio Germano ha vinto il premio come miglior attore protagonista ai David di Donatello 2025 e l’ha dedicato al popolo palestinese, provocando reazioni particolari tra il pubblico.
David di Donatello 2025: Elio Germano ritira il premio e lo dedica al popolo palestinese

Articolo pubblicato il 8 Maggio 2025 da Bruno Santini

I David di Donatello 2025 si sono conclusi con una serie di riconoscimenti e di premi destinati ad alcuni film in particolare, come Vermiglio di Maura Delpero, premiato nelle principali categorie a seguito della decisione di far concorrere il film, Leone d’Argento al Festival di Venezia 2024, agli Oscar nella categoria di miglior film internazionale. Tra coloro che hanno ottenuto un riconoscimento c’è anche Elio Germano, come miglior attore protagonista per la sua interpretazione di Enrico Berlinguer all’interno del film La grande ambizione. Ciò che ha stupito, al di là del ringraziamento dell’attore, e la dedica realizzata nei confronti del popolo palestinese: come ben sappiamo, Elio Germano ed è sempre molto impegnato politicamente parlando e il suo discorso avviene a seguito di altre polemiche che avevano interessato il Ministro della Cultura Giuli.

Il discorso di ringraziamento di Elio Germano e le parole per il popolo palestinese

Premiato per l’ennesima volta con un David di Donatello, che porta l’attore a essere uno dei migliori di sempre in termini di premi e di riconoscimenti ottenuti nel nostro paese, Elio Germano ha dedicato una grandissima attenzione al tema dei pari diritti sociali, a partire proprio dalla figura di Enrico Berlinguer che ha portato sullo schermo. Non sono passate inosservate, ovviamente, le sue parole nei confronti del popolo palestinese:

“Volevamo raccontare tanto del nostro Paese perché è una storia di tutte le persone che hanno ottenuto conquiste democratiche coi loro corpi e i loro volti. Gli dobbiamo tanto perché la democrazia viene dal movimento studentesco, operaio, femminista. Voglio dedicare il premio a tutte le persone che lottano e continueranno a lottare per la parità di dignità che c’è scritta nella nostra Costituzione. Tutte le persone devono essere degne allo stesso modo. Una persona povera deve essere degna allo stesso modo di una persona ricca di accedere a sanità, istruzione, un nero e un bianco, un italiano e uno straniero. E permettetemi di dire un palestinese la stessa dignità di un israeliano”.

Le sue parole hanno provocato immediatamente una reazione del pubblico, con numerosi applausi e urla che arrivavano dalla platea e che hanno dimostrato una certa attenzione nei confronti di tematiche sociali che non vogliono più essere ignorate neanche in determinati contesti.

Elio Germano contro il Ministro Giuli e le sue parole sullo stato del cinema

Le dichiarazioni di Elio Germano non sono state le uniche nel contesto dei David di Donatello 2025, considerando che anche altri addetti ai lavori – come Pupi Avati e Riccardo Cocciante – si sono riferiti alla politica per parlare dello stato del cinema e non solo. Lo stesso Elio Germano aveva già rilasciato delle dichiarazioni polemiche nei confronti del Ministro Giuli:

“Il cinema è davvero in crisi e riteniamo che il ministero della Cultura abbia una grossa responsabilità in questo. Sentirci dire che tutto va bene, e per di più in un modo così bizzarro, è stato per me molto fastidioso. Piuttosto che piazzare i loro uomini come fanno i clan nei posti chiave, si preoccupassero davvero di fare il bene della nostra comunità mettendo le persone competente nei posti giusti e incontrando i rappresentanti di categoria per risolvere davvero i problemi